Non ho fiducia nel mio terapeuta

Gentili dottori mi chiamo Lucia , ho 22 anni , e studio economia all’università a Milano. Da 2 anni vado in psicoterapia ma ho davvero difficoltà a fidarmi del mio terapeuta a seguito di numerosi campanelli d’allarme che ,nel corso de tempo , hanno incrinato il rapporto nei suoi confronti. La prima volta si è permesso di dire che il mio compagno ( con cui ho una relazione di dipendenza da 3 anni ) è uno stronzo . Quando glie l’ho fatto notare la spiegazione che mi è stata data e’ che l’ha fatto per rafforzare le mie convinzioni su di lui (?) . E ci sono voluta passare sopra e dargli fiducia . Ci sono stati degli atteggiamenti che mi hanno fatto capire che lui non mi stesse ascoltando realmente . Capitava che sbadigliava , che guardava spesso l’orologio e che le sedute ( qualche volta ) finivano anche prima di 5 minuti. Sono stati dei campanelli d’allarme che mi hanno fatto pensare che non fosse effettivamente focalizzato su di me .Spesso mi dava consigli dicendomi cosa secondo lui avrei dovuto fare con il mio ragazzo in una determinata situazione. Non mi sono mai sentita femminile e in una seduta mi ha detto che ero un maschiaccio. Quando glie l’ho fatto notare mi ha detto che probabilmente avevo dei problemi con questa parola . Ed è vero perché è la parola che mi sono sentita dire per tutta la mia adolescenza da mia mamma .Non mi aspettavo che anche il mio psicoterapeuta mi definisse così senza il minimo tatto nel pensare di ferirmi nel dirmi questa parola . Ho una serie di problemi con il mio corpo in quanto in passato ero una ragazza sovrappeso ( ero arrivata a pesare 94kg ) e questo mi ha portato tante insicurezze nell’’accettare me stessa e mi ha portato a sviluppare un perfezionismo su come sono ora ( che sono magra e fissata con la linea ) . Lui a più di una seduta mi ha fatto una serie di commenti su 1) come ero vestita 2) sul fatto che dovessi vestirmi come un stracciona ed uscire di casa così da vincere il mio perfezionismo ( sue testuali parole ) . Sono stata male per una settimana da queste sue parole perché mi sono sentita giudicata esattamente come altre persone del mio passato avevano fatto .Quando gli ho detto la volta dopo che ci sono rimasta male per le parole che mi ha detto e che mi sono sentita giudicata per l’ennesima volta su come sono lui mi ha detto sorridendo che lo ha fatto apposta per farmi vincere le mie paure . Risultato ? Dopo diverse sedute in cui mi sono sforzata ad andarci per vedere se qualcosa cambiava non ho più fiducia in lui , non mi sento al sicuro quando gli racconto le mie cose e mi sento come se avessi davanti una persona che mi giudica in modo negativo . Ci tengo a precisare che questa percezione ce l’ho solamente su di lui perche' non mi sento mai giudicata negativamente da nessuna persona che e' presente nella mia vita in questo momento . Probabilmente anche grazie al lavoro che ho fatto con lui ho superato questa paura del giudizio ma lui rimane la sola persona che per via di queste cose mi fa sentire giudicata negativamente . . Una volta all’ennesima volta che parlavo del mio ragazzo per cui sono stata tanto male mi ha detto che avrebbe recapitato a lui le fatture delle mie sedute ( su battuta ).Non so se cambiare terapeuta perche' ormai il rapporto si e' incrinato e , pur avendogliene parlato , npn riesco a passare sopra a tutte queste cose che mi hanno fatto troppo male . Sono una persona che da fiducia al prossimo ma al contempo quando vengo ferita per me risulta impossibile passarci sopra . Con lui ho raggiunto diversi risultati in passato anche positivi per cui glie ne sono grata . Ma ultimamente sento di avere un blocco nei suoi confronti , mi sento demotivata . Ho parlato con alcune mie amiche e mi hanno detto che le loro terapeute sono ematiche e fanno sentire a proprio agio il paziente e sopratutto non le fanno sentire giudicate .Dovrei rivolgermi ad un altro terapeuta ?