Ho 36 anni e sono stata 9 anni con un uomo malato di schizofrenia, l'ho sempre visto come una persona stravagante e lo amavo (lo amo ancora) per quello che era (ed è), sono riuscita a capire cosa aveva solo dopo 5 anni a seguito di un attacco, non era mai accaduto prima di allora e la sua famiglia mi aveva tenuto nascosto tutto. Quando l'ho scoperto mi hanno detto più volte di lasciarlo per il mio bene. L'ho conosciuto che faceva l'educatore e lavorava con i bambini, una grande passione tra noi che è continuata nonostante la malattia, ma le cose sono tristemente cambiate, si è licenziato, ha tentato di suicidarsi più volte; poi durante un attacco ho cercato di farlo ragionare, sempre con amore, gli ho spiegato della sua malattia, ha reagito dicendomi tante frasi che mi hanno addolorato e mi ha lasciato. Mi ha chiamato il giorno seguente in lacrime, voleva che tornassi e il giorno dopo ancora mi ha detto "è finita per sempre". Sono passati quasi 3 mesi, non mi vuole né vedere né parlare, quando lo chiamo risponde "pronto" e non parla più, mi ascolta soltanto ma non risponde a nulla, solo tanta freddezza e indifferenza nei miei confronti. So che esce per bere e drogarsi. mi chiedo se mi abbia mai amato o se ha smesso semplicemente di amarmi, come capita in tante coppie. È possibile che mi abbia eliminato dalla sua mente? È possibile che non provi più nessun sentimento per me? So che come dicono tutti è meglio così per me, ma non lo credo veramente, né per me né per lui. Ogni giorno, spesso nell'arco della giornata i miei pensieri sono per lui e sono sempre con le lacrime agli occhi. Potete darmi dei consigli? Grazie tante
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16 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Tiziana,
come forse saprà, la schizofrenia è una psicosi, cioè una patologia mentale cronica di gravità elevata anzi è la più grave tra le psicopatologie e va curata con psicoterapia e farmaci, specie nei periodi di recrudescenza con sintomi positivi.
Pertanto comprenderà che non basta la sua vicinanza e buona volontà per "farlo ragionare" o guarire e le condotte autolesionistiche non fanno che peggiorarne il quadro clinico.
E' probabile che il suo dolore per la fine di questa relazione è aumentato anche perchè ora lei sa che quest'uomo non sta bene e vorrebbe poterlo aiutare.
Purtroppo l'amore e le cure non si possono imporre a nessuno e per queste ultime lei può fare ancora meno della famiglia di quest'uomo, famiglia che per anni le ha tenuto nascosta la diagnosi.
E' anche probabile che quando lei lo chiama al telefono, lui non le parla come tentativo di difesa sia personale che nei suoi confronti.
Pur comprendendo il suo dolore, penso che lei farebbe bene ad evitare telefonate e contatti diretti, specialmente se non è lui a chiamarla.
Penso anche che le gioverebbe un aiuto psicologico per poter elaborare questa dolorosa esperienza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Rifletti su questo: il tuo problema non è quel ragazzo, ma il rapporto che hai con te stessa. Il rimuginare, le ossessioni "usano" lui per parlare di te, della tua insicurezza, del tuo non sapere forse ancora quale sia la tua strada. Prova a non combattere questi stati d'animo ma accoglili dentro di te così come vengono quando vengono, senza cercare un modo per mandarli via: il disagio arriva sempre da dentro e quindi non è contro di te ma "lavora" perchè chiunque diventi armonico con la sua vera natura. E' finita, solo questo conta e data la situazione è bene che sia così. Ora hai da vivere la vita di oggi: quel che è successo ieri è finito. Anche la tua separazione tormentata appartiene al passato. La natura ci insegna che nessun albero trattiene le foglie in autunno, nessun animale che fa la muta conserva la sua vecchia pelle. Fai così anche tu: tutto ciò che è vecchio è morto e solo il nuovo ti potrà dare ciò di cui hai veramente bisogno ora.
17 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile ragazza,
la schizofrenia è una malattia mentale grave e invalidante, che porta ad alterare la realtà e che va "tenuta a bada" con i farmaci. Se regolarmente assunti, essi permettono una vita abbastanza normale.
Ritengo che che Sua "rivelazione"
"durante un attacco ho cercato di farlo ragionare, sempre con amore, gli ho spiegato della sua malattia,"
abbia destabilizzato ulteriormente tale situazione precaria. Non saprei dirLe se lui non ne era al corrente;
se aveva costruito dentro di sè una realtà parallela;
o altro ancora.
Il fatto è che lui ora non vuole più vederLa, né frequentarLa.
Accetti il suo desiderio.
Magari Lei ritiene di poterlo aiutare, ma forse lui non vuole una infermiera.
O forse non Le vuole bene.
Oppure la malattia, o l'alcol, o la droga, sono più forti di Lei.
16 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Tiziana,
questa situazione l'ha messa e probabilmente sempre più la metterà di fronte alla limitatezza delle nostre azioni. Nonostante la grande volontà e la sua vicinanza, questa persona sembra desiderare rimanere lontano da lei, è possibile che lo faccia sia per non soffrire che per non farla soffrire.
Tiziana, lei mi sembra una persona molto determinata, che spera in una soluzione di questa sofferenza, ma non sempre questo è possibile. Come diceva Pascal, Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce, e questo la porta a lottare per riavvicinarsi a lui, ma a volte è necessario fare i conti con la limitatezza delle nostre azioni e ad avvicinarsi all'accettazione.
Forse un consulto psicologico, potrebbe aiutarla nella rielaborazione di questa situazione
Rimango a disposizione.
16 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Tiziana,
quest'uomo, considerata al diagnosi, ha evidentemente bisogno di cure, tra cui una buona psicoterapia. Si cura?
Anche lei potrebbe comunque giovarsi di un sostegno psicologico che, tra l'altro, la aiuterebbe a comunicare più efficacemente con quest'uomo, a chiarire i termini della vostra relazione e a cambiarla nei punti critici.
La psicoterapia della Gestalt dovrebbe essere molto adatta allo scopo.
Cordiali saluti
