Cos'è la schizofrenia?
Il termine schizofrenia deriva dal greco, "mente divisa", e si riferisce a un disturbo psicotico cronico che causa la perdita di contatto con la realtà, attraverso distorsioni del comportamento, delle percezioni e delle emozioni, ad esempio causando allucinazioni. Chi ne soffre, di conseguenza, tende a isolarsi dalla realtà poiché la sua percezione degli stimoli esterni è del tutto diversa. Si tratta di una patologia altamente invalidante e ha gravi conseguenze sulla vita lavorativa, personale e relazionale del paziente.
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Quali sono le cause della schizofrenia?
Non sono ancora del tutto chiare le cause esatte della schizofrenia. Tuttavia, si tende a indicare alcuni fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di soffrire di questo disturbo. Le principali cause della schizofrenia sono:
- predisposizione genetica;
- complicazioni durante la gravidanza o il parto;
- esposizione a sostanze tossiche;
- alterazioni a livello cerebrale;
- abuso di sostanze;
- eventi stressanti.
Quali sono i sintomi della schizofrenia?
Generalmente, i primi campanelli d'allarme della schizofrenia si manifestano durante l'adolescenza. Nella diagnosi di questo disturbo, i sintomi vengono suddivisi fra "positivi", "negativi" e "cognitivi".
I principali sintomi positivi sono:
- allucinazioni;
- deliri;
- manie di persecuzione;
- alterazioni del comportamento e del pensiero.
I principali sintomi negativi sono:
- apatia;
- tristezza;
- isolamento;
- difficoltà a livello comunicativo e relazionale;
- mancanza di iniziativa.
I principali sintomi cognitivi sono:
- difficoltà di attenzione e di concentrazione;
- funzionalità esecutiva scarsa.
È importante specificare che i sintomi considerati positivi sono quelli presenti nelle persone affette da schizofrenia e non si presentano nelle persone sane. Di solito i farmaci producono una buona risposta rispetto a questo genere di sintomi. I sintomi considerati negativi,invece, rispondono meno bene ai farmaci.
Quali sono i tipi di schizofrenia?
A seconda dei sintomi che il paziente manifesta, è possibile distinguere tra diversi tipi di schizofrenia. Le principali tipologie sono:
- schizofrenia paranoide: si caratterizza principalmente per la presenza di allucinazioni e dei cosiddetti "deliri", ossia convincimenti errati che portano solitamente il paziente ad avere manie di persecuzione;
- schizofrenia disorganizzata: in questo caso il paziente presenta eloquio e comportamento disorganizzati che rende difficile la comunicazione con gli altri;
- schizofrenia residua: si sono manifestati i sintomi della schizofrenia ma il paziente non presenta attualmente sintomi di questo disturbo;
- schizofrenia catatonica: si presenta attraverso alterazioni a livello fisico, ad esempio immobilità o, al contrario, agitazione;
- schizofrenia indifferenziata: non rientra nelle categorie precedenti in quanto può presentare sintomi di diversi tipi di schizofrenia.
Quali sono le conseguenze della schizofrenia?
La schizofrenia può causare gravi conseguenze a livello personale, lavorativo e sociale ed è un disturbo invalidante. Fra i principali effetti di questo disturbo troviamo:
- dipendenza da sostanze;
- isolamento;
- esclusione sociale;
- difficoltà a livello lavorativo o scolastico;
- disoccupazione;
- problemi economici;
- pensieri suicidi;
- tentativi di suicidio;
- depressione;
- attacchi di panico;
- ansia;
- fobie;
- problemi a livello familiare.
Come aiutare una persona che soffre di schizofrenia?
Chi si trova al lato di una persona schizofrenica ha un ruolo decisivo, quello di riconoscere i sintomi e aiutare a eseguire una diagnosi veloce. È indispensabile, inoltre, offrire sostegno e aiutare il paziente a seguire attentamente il trattamento. Spesso, infatti, a livello sociale la schizofrenia viene stigmatizzata. Tuttavia, bisogna aiutare chi soffre di questo disturbo a vivere in un ambiente tranquillo, a prendersi cura di se stesso e a mantenere una routine ma anche a dedicarsi ad attività nuove e stimolanti.
Chi ti può aiutare?
Prima di tutto, è necessario rivolgersi al medico di famiglia che potrà indicare gli specialisti migliori per poter valutare la situazione e eseguire una diagnosi corretta. Il trattamento della schizofrenia si basa sull'uso di farmaci (ad esempio gli antipsicotici), ma anche su una terapia, per poter aiutare il paziente a ridurre i sintomi e le conseguenze della schizofrenia e a migliorare la qualità della sua vita. Stare accanto a un paziente che soffre di questo disturbo può essere complesso, per cui anche i familiari del paziente potrebbero aver bisogno di supporto psicologico.
È fondamentale fare alcune precisazioni. Sicuramente la terapia farmacologica è fondamentale, anche se i risultati sono diversi in relazione al paziente alla specifica forma schizofrenica che presenta.
Riguardo all’intervento psicoterapeutico bisogna tener conto del fatto che difficilmente il paziente schizofrenico stabilisce un transfert e, come diceva Freud, se non c’è transfert non c’è terapia.
Nel caso in cui l’apporto farmacologico consentisse al paziente di seguire un percorso psicoterapeutico, l’approccio più indicato sarebbe quello ad indirizzo psicodinamico, teso a ricucire quella scissione mente-corpo, o emozioni e razionalità, che caratterizzano il dramma esistenziale e patologico del paziente affetto da tale malattia.
In tal senso la relazione terapeuta-paziente non può essere indirizzata alla risoluzione dei cosiddetti sintomi, ma piuttosto alla possibilità di scavare più profondamente nelle cause laddove la relazione col paziente, compensato dalla cura farmacologica, lo permetta.
Contenuto corretto e rivisto dal Dott. Gianfranco Inserra
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