Sono in una relazione felice ma comincio a provare attrazione per un altro

Sono entrata nel terzo decennio di vita e, dopo aver studiato all‘estero, mi ci sono stabilità e cerco di costruirmi una situazione lavorativa li. Sono da due anni in una relazione felice con un ragazzo di li, più giovane di me di quasi 10 anni. Lui non è privo di difetti, per alcuni versi meno maturo della mia età e ingenuo, ma ci amiamo teneramente e conviviamo. Da Marzo lui è stato in Asia per un periodo di studio di 8 mesi e io sono andata a trovarlo, passando una vacanza meravigliosa. La relazione a distanza è stata un po’ difficile e a tratti deprimente, specie perché io per un progetto e corsi di aggiornamento sono dovuta tornare in Italia nella mia città natale che mi è ormai estranea. Lí non ho più amicizie stabili e veramente significative e mi sono focalizzata sul progetto, sullo studio e su mio lavoro in remoto.
Ho supplito con organizzazione ferrea e stakanovismo su quel fronte poiché so essere molto controllata, razionale e orientata ai miei obbiettivi, con la prospettiva di tornare alla vita che mi sto costruendo all’estero.
A fine Settembre ho conosciuto ad un matrimonio di cari amici un uomo di qualche anno più grande di me, anche lui accademico. Abbiamo parlato tutta la sera, scoprendo di avere tanti interessi culturali in comune. Ho intuito in lui un interesse per me ma, visto il mio desiderio di coltivare la mia socialità e il mio amore per arte, teatro, cinema e sopratutto letteratura, ho ignorato i segnali, conscia che ad un certo punto me ne sarei andata. Fin qui tutto calcolato.
Ci siamo incontrati per i vari cinema, mostre, pranzi con amici del suo gruppo, finendo a parlare sempre per ore. Abbiamo cominciato ad incontrarci in centro con frequenza settimanale per leggere poesia davanti a sempre più calici di vino. Dopo tre settimane di frequentazione ci siamo ritrovati brilli, ridanciani e spensierati, come adolescenti, in giro a notte fonda e lui mi ha baciata. Lui sa bene che sono impegnata e mi ha blandito con frasi del tipo : “ non facciamo niente di male” e “ prenditi del tempo per pensarci. Io ti aspetto”.
Il problema è che, per quanto profondamente imbarazzata e con un senso di vergogna e colpa lancinante, io non mi sono sottratta ai suoi baci e ho sentito di essere attratta da lui, facendo grandi sforzi per controllare me e la situazione. Sono stata sincera con lui, dicendo che per me doveva rimanere un’amicizia alla quale tengo e lo credo veramente. Con il mio attuale partner ho una progettualità e non avrei nessun motivo per tornare nella mia città natale oltre che nessuna intenzione di vivere una relazione a distanza con un tizio conosciuto appena tre settimane fa nella mia città natale. Sono un po’ sedotta dall’altro ma, da un punto di vista puramente razionale, non ho intenzione di buttare a mare una relazione per un desiderio. Non so se dovrei dargli spazio, “togliermi uno sfizio” senza impegno (sarò ferma nella mia posizione), poiché non voglio avere segreti con il mio partner e rischiare di ferirlo e rovinare il rapporto.
So che lui non lo potrebbe sopportare.
Intanto tra pochi giorni vedrò di nuovo l’altro e devo decidere una strategia di comportamento, laddove vivo invece in una confusione adolescenziale.
Non so neppure che senso abbia scriverne qui, ho solo il bisogno di parlarne, dal momento che non ho il coraggio di confidarlo a nessuno ( famiglia, amici stretti) per paura che questa cosa possa tradirmi. Sento il peso di un segreto inconfessabile, anche se non è ancora successo “niente” ( ma i baci sono davvero una cosa innocente? Non ho già superato i limiti imposti dalla mia relazione monogamica?) e sopratutto sento il peso di dovermi controllare ancora, almeno fino a fine mese, quando ripartirò. Ma cosa succederà poi? Continueremo a scriverci con l’altro? A mandarci poesie? E come fargli capire che questa storia deve rimanere platonica senza perdere la sua amicizia?