Posso tornare felice come prima? Doc Omosex

Inviata da Simone · 24 ago 2019

Sono un ragazzo di 22 anni disperato, sono passato dall’essere la persona più felice sulla terra a essere infelice e depresso.
Tutto è cominciato a inizio giugno quando non sono riuscito a concludere un rapporto con la mia ragazza. Da quel momento in poi è successo qualcosa che fino a quel momento non avrei mai pensato: incredibile calo del desiderio sessuale sia nei suoi confronti sia in generale (con lei non mi era mai successo perché l’ho sempre trovata molto eccitante è fin da ragazzo sono sempre stato molto “arrapato”) e dubbi sulla relazione e sui sentimenti che provavo per lei. Queste due cose sono durate per una settimana circa, fino a quando lei non ha finito la scuola (lei ha 3 anni meno di me e quest anno aveva la maturità) in cui siamo riusciti a passare 3 giorni insieme (prima che tornasse a studiare) e in cui era tutto tornato come prima (i dubbi erano svaniti è il desiderio era tornato). Questa condizione di “normalità” è durata una settimana poi tutto è peggiorato. Mi sono tenuto sempre tutto dentro e non ne ho mai parlato con nessuno neanche con lei (non volevo essere un peso oltre alla maturità) e ho cominciato a vivere la relazione come test (se non provo questo mentre sono con lei vuol dire che non sono più innamorato, se non riesco ad eccitarmi non provo più le stesse cose). Arriviamo al 29 luglio, maturità finita e decidiamo di andare 3 giorni al mare per passare del tempo insieme. Durante questa vacanza l’ho vissuta un po’ come un test è un po’ per cercare di stare bene con lei e basta (nonostante tutti i dubbi che erano rimasti). Poi il 3 luglio ci fu il compleanno di mio padre in cui i dubbi mi hanno completamente fatto impazzire tant’è che le sera stessa le chiesi un pausa per cercare di capire cosa mi stesse succedendo nella testa. I giorni successi sono stati pessimi: ho smesso di andare in palestra, non riuscivo a studiare, avevo smesso di mangiare, non uscivo di casa e non riuscivo a smettere di sentirla nonostante la mia decisione. La settimana dopo decidemmo di tornare insieme per vedere le cose come si sarebbero messe ed io ero contento perché era quello che volevo, peró non mi sentivo me stesso durante questo periodo. Dopo pochi giorni lei andò in vacanza con i suoi (quindi non avevamo avuto modo di passare del tempo insieme) e i dubbi rimanevano costanti, soprattutto non riuscivo a capire il motivo di questo calo della libido (anche se i nostri rapporti continuavamo ad averli). Quando lei torno dalla vacanza coi suoi genitori (12-20 luglio), partì dopo pochi giorni per andare in viaggio di maturità coi suoi compagni di classe (25 luglio - 2 agosto) e mentre lei era in viaggio di maturità le scrissi che non mi sentivo bene ed ero triste perché non riuscivo ad essere me stesso (mi sono sempre sentito come in gabbia). Questo messaggio non lo prese bene iniziando a dire che i miei problemi dovevo risolverli e che non era possibile che in due mesi non avessi risolto nulla (a luglio dopo che ervamo tornati insieme ho iniziato ad aprirmi con lei) e decise di mollarmi dicendo di non volermi sentire fino a quando non sarebbe tornata. Nella settimana in cui decise di non sentirmi io raccontai la situazione a un mio amico parlando del fatto che non avessi il desiderio sessuale come prima e nacque una battuta del tipo “se non riesci ad avere rapporti con lei vuol dire che sei gay” (premetto non ho nulla contro di loro), subito non gli diedi molto peso peró appena tornai a casa questi dubbi presero il controllo della mia mente è tutto cominciò con un “e se lo fossi veramente?”. Mi sentii spaventato, perso, disgustato, non riuscivo a darmi spiegazioni tant’è che ancoraggi ho questi dubbi che invadono le mie giornate e che non mi fanno stare bene, sono stato sempre un ragazzo che avuto relazioni con ragazze e non mi sono mai avvicinato agli uomini in quel senso (infatti iniziai a compiere delle messe alla prova)
Quando il 3 agosto ci siamo visti le dissi che quando avevamo deciso di tornare insieme non ero me stesso (era come se fossi al 50%) e lei dicendo di sentirsi presa in giro mi lasció dicendo che doveva pensare a quello che voleva veramente. Il giorno successivo andai uno psicologo e mi disse che stavo soffrendo di un disturbo ossessivo compulsivo di tipo omosessuale. Questa risposta mi portó molto sollievo perché io non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo. I giorni successivi i dubbi rimasero ma ero convinto di poterli sconfiggere, infatti piano piano la preoccupazione di poter far tornare le cose come prima con la mia ragazza presero il loro posto dei pensieri omosessuali (anche se cominciavo a preoccuparmi di non camminare come un omosessuale, assumere pose di un certo tipo, parlare in un certo modo e alla vista di ogni omosessuale avevo paura di diventare così). In questo periodo l’ansia ha comunque preso il sopravvento perché avevo delle crisi di pianto durante le giornate, mi mancavano le forze e decisi di prendere la valeriana. Arriviamo verso il 20 di agosto in cui chiesi alla mia ragazza di poterci vedere per parlare (anche perché avevamo in programma di andare in vacanza insieme a inizio settembre con tutto già prenotato) per cercare di mettere le cose a posto. Dal momento in cui mi ha detto che in vacanza comunque ci voleva venire con me per rimettere le cose a posto i dubbi omosessuali sono tornati: “se quando siete insieme non riuscite ad avere rapporti allora vuol dire che lo sei veramente”, “se non ti ecciti più guardando anche altre ragazze vuol dire che lo sei diventato”, “se non riuscirai ad avere più rapporti con le ragazze vuol dire che sei omosessuale”..... a questo punto comincio a provare a prendere infuori di bach che secondo me mi hanno un po’ tranquillazato è ridotto l’ansia, però allo stesso tempo sono spaventato e confuso perché non vorrei avere scambiato questa tranquillità con la consapevolezza di essere diventato omosessuale. Sono sempre stato un ragazzo timido, introverso, insicuro, ma nonostante questo ho sempre avuto relazioni felici sia dal punto di vista empirico che sessuale con ragazze (mi era già capitato di non riuscire a concludere un rapporto, ma era perché avevo bevuto troppo).
Questo non sono il vero io, voglio uscirne, voglio tornare ad essere felice come prima.
Mi sono accorto che anche mentre scrivevo questo papiro i pensieri omosessuali non li avevo fino a quando non ho comiciato a raccontarli.
Ho capito quali sono i miei sentimenti nei suoi confronti, è sempre stata una ragazza speciale per me, ha riaperto le porte del mio cuore quando avevo deciso che non le avrei più aperte per nessuno (dopo una relazione finita male).
Sta di fatto che oggi è il suo compleanno e invece di poter passare del tempo con lei devo andare dallo psicologo... chiedo aiuto.

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Miglior risposta 4 APR 2022

Ciao,
da come racconti sembra che la cosa sia nata come un disturbo sessuale, o comunque un calo della libido, e poi sia arrivata l'ossessione rispetto al timore di essere omosessuale. A me sembra manchi un pezzo della storia, cioè cos'è successo nel periodo in cui hai avuto il calo di desiderio. Perchè può darsi sia avvenuto un avvenimento importante, che, non elaborato, si è tradotto in un calo di desiderio. Oppure potrebbe non essere successo nulla, il calo di desiderio era transitorio, ma tu ti sei spaventato molto di questo fatto. Oppure ancora era la relazione ad avere qualcosa di diverso.
Mi sembra che le ossessioni rispetto all'omosessualità siano un sintomo molto spiacevole e anche il calo del desiderio. Entrambi i sintomi forse fanno capo agli stessi timori. Come forse ti avrà detto il tuo terapeuta, nel disturbo ossessivo compulsivo sono coinvolte le emozioni della colpa e del disgusto, l'essere indegni, sporchi, cattivi, meritevoli di punizione. Potrebbe essere utile un lavoro di elaborazione ed eventualmente rescripting su eventi della tua vita in cui qualcuno ti ha fatto sentire in questo modo. Sulle ossessioni, probabilmente ci sono dei fattori di mantenimento da disinnescare. Sicuramente i "check", o controlli, come quelli sulla postura, la camminata e il fatto di evitare i contatti con persone omosessuali. Altri potrebbero essere ad esempio l'imporsi di non pensare a certi contenuti, oppure l'imporsi di pensarci mettendosi alla prova...
Sono passati quasi 3 anni dalla tua richiesta, spero che le cose siano migliorate.
Un caro saluto

David Maddalon

Dott. David Maddalon Psicologo a Treviso

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