Sono finito nel limbo

Buongiorno, immagino sia molto pesante la situazione che sta vivendo. Non solo la sua relazione è in un limbo, ma pare anche lei, come bloccato. Cercando di sbloccarsi nelle stesse modalità è difficile riuscire a trovare la via d'uscita. Sarevvero da approfondire tanti aspetti, se vuole rimango disponibile a tale scopo per avvire un percorso con lo scopo di comprendere come sbloccarsi e capire diversi aspetti di se.

Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo al limbo in cui vede la sua relazione, ma anche legato a quel rapporto occasionale decisamente non positivo da come lo ha descritto.
La presenza di sintomi ansiosi in una situazione di questo tipo è assolutamente normale e può essere gestita attraverso un percorso di terapia, che mi sento di suggerirle, perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita, rielaborando il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Salve Marco,
l'ansia è una grande nostra alleata lo sa?
Il nostro corpo sa, prima della nostra mente.
Probabilmente è arrivato il momento per lei, di ascoltarsi un po' di più, e l'ansia che la blocca glielo sta dicendo. Le sta dicendo di fermarsi e capire quali sono i suoi sentimenti, quali sono i suoi bisogni.
Le consiglio un percorso che possa aiutarla in questo. Io ricevo anche on line, dott.ssa Valentina Borsari

Caro Marco, grazie per la sua condivisione.
Per quanto fastidiosa e paralizzante, l'ansia le sta comunicando qualcosa. Lei non ci dice molto della sua storia personale, ma intuisco dalle sue parole che l'ansia si sia manifestata dopo l'incontro sessuale occasionale, mentre prima era assente o gestibile. Un filo conduttore del suo racconto potrebbe essere il senso di vergogna e di inadeguatezza, provato inizialmente a seguito di questo incontro per lei umiliante e imbarazzante, ma che sta continuando a provare ogni volta che non riesce a soddisfare questa ragazza nel contesto della vostra quasi-relazione. Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo per essere aiutato nella lettura e nella gestione delle sue emozioni e dei suoi sentimenti. Io resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott. ssa Susanna Mattoccia

Buongiorno Marco
Grazie per aver condivido il suo sentire.
Non deve essere facile vivere in quello che definisce "limbo" senza una direzione precisa.
E se fosse proprio questa emozione, l'ansia, pur disfunzionale, a suggerirle qualcosa?
"Ascoltare" la "sua" ansia, potrebbe aiutarla anche a scegliere la strada che più è in sintonia con i suoi bisogni e sentimenti.
Mi riferisco in particolare alla sua affermazione "...ogni volta che cerco di ricominciare seriamente ho attacchi d'ansia che mi bloccano"
Capisco quanto sia difficile esplorare da soli il proprio mondo emotivo: si affidi ad un professionista psicologo, potrà aiutarla ad approffondire i suoi bisogni sia personali che in relazione duale e a scegliere il percorso di vita che più le è consono.
Resto a disposizione anche on line
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa - Pedavena (Belluno)

Buonasera,
dal suo racconto emerge quanto la sua ansia sia diventata un elemento presente nella sua vita relazionale ed il suo sentirsi nel "limbo" è più che comprensibile, poiché la porta a vivere in uno stato di incertezza.
L'attuale condizione del vostro rapporto, porta così insoddisfazione anche a lei ed in questo modo, questi sentimenti la bloccano in questo "limbo", ossia in questo loop che si autoalimenta.

Credo le possa essere utile approfondire il meccanismo di questo schema in un percorso per poter affrontare l'ansia che ne deriva.

Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Brandini

Buongiorno Marco,
ho letto con attenzione la sua storia e si percepisce la sua difficoltà nel gestire la sua relazione.
La sua capacità di analizzarsi e comprendere l'evoluzione dei vari episodi è un buon elemento a suo favore.
Lei riferisce di un evento che come dice lo ha mandato "in tilt", credo che lei possa ripartire proprio da quell'evento e lavorare con un professionista su cosa ha significato per lei e quali pensieri le ha scaturito.
Le consiglio di affidarsi a qualcuno che lo possa guidare nel comprendere questi meccanismi che si sono attivati.
Se vuole posso rendermi disponibile online,
ad ogni modo spero di averle dato uno spunto di riflessione.

Dott.ssa Sara Brandi