Sono caduto. Voglio rialzarmi, ma non ci riesco.
Ciao, mi chiamo Vito e ho 20 anni. Da piccolo sono sempre stato un ragazzo timido, silenzioso, buono (anche fin troppo), ma anche attento, curioso e calmo. Nel corso degli anni ho represso molti sentimenti e man mano che crescevo mi sentivo peggio. Ricordo la sensazione di sentirmi sempre peggio ad ogni nuovo anno di liceo. A 16 anni ho iniziato ad avere crolli depressivi. Sono stato da due psicologi diversi che mi hanno diagnosticato ognuno diversi disturbi: disturbo borderline, disturbo narcisistico della personalità, sindrome ossessivo-compulsiva e depressione. Questo accadeva anni fa. Adesso le acque non si sono ancora calmare purtroppo. Prendo dei farmaci da molto tempo, mi sono iscritto a Giurisprudenza, ma in 1 anno e mezzo ho dato solo 1 esame. Mi sento estremamemte frustrato perché non riesco ancora ad essere in pace con me stesso dopo così tanto tempo. Mi sento un debole. Attualmente non penso all'università, perché voglio momentaneamente concentrarmi su altro. Mi piacerebbe avere un rapporto più solido con i miei genitori, amici... A volte mi sembra di essere nella confusione più totale. Mi sembra di non conoscere nemmeno me stesso... questa è una sensazione netta. Voglio uscire dalla mia situazione totalmente, più forte e consapevole di prima, ma non ci sto riuscendo. Ci provo, mi dò delle regole, cerco di autoanalizzarmi, ho anche comprato libri sulla crescita personale, cerco di concludere qualcosa, ma i risultati sono veramente scarsissimi. Non so cosa mi stia succedendo. Mi è anche capitato di fare pensieri indicibili e folli.