Situazione complessa - Rupofobia + Minacce di suicidio + Ossessioni varie
Vengo da una relazione complicata, distrutta (a parer mio), principalmente dalla rupofobia del quale è affetta la mia ex, oltre che dalla sua paura del covid (essendo anche asmatica).
Ho cercato in tutti i modi di forzare la mia (ex) partner nell'affrontare con una terapia questa situazione ma non ci sono riuscito. Le ho comprato un libro di auto-aiuto, ho cercato con un approccio razionale, ho cercato di dire di no gradualmente, le ho offerto di finanziare tutto il percorso. Non c'è stato verso.
Non ho potuto fare altro che andarmene, crollando a mia volta, perché non sono riuscito ad aiutarla.
La nostra convivenza era diventata un'inferno (avevamo spostato parti delle cose da me ma non tutto, vista la mia insicurezza nel futuro della relazione a causa del DOC) e ho commesso gli errori di concederle di privarmi della mia libertà di vivere, di fare sport, di vedere amici, di compiere azioni normali in casa, pensando di fare del bene....
Purtroppo ho appreso troppo tardi che si stava entrando nel circolo vizioso di un DOC e non sapevo nè come combatterlo nè come gestirlo, figuriamoci conviverci in casa.... Da pazzi!!!!!
Non vedevo l'ora di andare in ufficio per evitare l'iter di compulsioni alle quali ero costantemente costretto, cose che mi vergogno anche a raccontarle. Fuori da ogni logica.
Io personalmente ne sono uscito distrutto, dopo aver resistito oltre un anno, ma con un peggioramento significativo negli ultimi 10 mesi.
Riavere la mia libertà, riprendere possesso della mia casa, del mio ordine (perché prima era caos puro fatto di problemi non gestiti o di un mix di compulsioni), riprendere a fare sport, visto che lo praticavo da oltre 30 anni ininterrottamente, mi ha ridato aria, anche se sono ancora molto provato, probabilmente perché sono ancora nel limbo di una chiusura dolorosa.
Ho dovuto chiudere forzatamente le cose per "salvarmi" da una sopravvivenza malata che stava sconfinando in tutte le sfere vitali, dove ho salvato a fatica il mio lavoro e i rapporti familiari, tenendoli all'oscuro di molte cose che ho dovuto sopportare o gestire. Provavo quasi vergogna a condividerle e mi sono tenuto tutto dentro per tanto troppo tempo. E' stato difficile compiere quel passo, e ci ho messo mesi....
Purtroppo la mia ex-partner viene da una infanzia difficile e temo non abbia mai avuto qualcuno che abbia fatto quello che ho cercato di fare io, qualcuno che tenesse a lei veramente.
Si porta dietro tanti problemi, dalla salute, allo stile di vita... Ma è bravissima a fingere col mondo. Era anche una persona piena di entusiasmo nelle sue cose e questo mi aveva colpito tanto.
Mi ha dato tanto non lo rinnego, ma ora sono qui a scrivervi perché mi trovo in una situazione ancora stressante e difficile da gestire, che non so come affrontare se non rivolgermi ad uno specialista. Mi serve una figura sufficiente autorevole che le dica (e mi dica) cosa bisogna fare per sgrovigliare questo equilibrio.
Lei mi supplica continuamente per avere una opportunità, per dimostrarmi che è diversa...
Queste cose però io le ho già sentite più volte.. e l'ho anche portata fuori di qui in vacanza per dimostrarle che senza un percorso non cambierà mai. Che non dipende dalla zona nè dalla casa in cui siamo, che non dipende nemmeno da me.
Ahimè ha il brutto vizio di non affrontare i problemi: se può rinviarli a domani bene... e se può rinviarli all'anno del mai, ancora meglio. Temo però che siano troppi ora e dovrebbe, a parer mio, cominciare a togliersi un pezzettino di stress alla volta, perché la montagna è enorme.
Vorrebbe tornare con me, con un equilibrio diverso. Tutto bene fino a qui. Peccato che non mi fa vivere. Mattina/pomeriggio/Sera... mi scrive.. viene alla porta se non rispondo, controlla cosa faccio, quando mi sposto (abita vicinissima a me), mi minaccia di suicidarsi.. che non ha voglia di vivere se non torno con lei... mangia poco e niente, vive accampata probabilmente (non mi fa entrare in casa sua ora perché temo che non abbia nemmeno disfatto gli scatoloni)...
Ha perso totalmente voglia di vivere. Non sente amici, la famiglia in parte la ignora (genitori separati dove solo la madre la considera, ogni tanto). E' ossessionata dalla paura di perdermi. Non ci dorme la notte e mi rammenta che solo con me riuscirebbe a riposare.
Mi chiede "presenza" ma più che cercare di vederla 1 o 2 volte alla settimana, accontentarla in sue passioni, sentirla tutti i santi giorni, io non posso e non riesco a tornare come prima. Non ne ho le forze e mi sono già fatto molto male. La paura di tornare nell'oblio è tanta e quando siamo assieme, per quanto si sforzi di sopportare certe situazioni che mi danno fastidio, è inevitabile che ci sia del disagio congiunto.
Credo di non aver mai pianto in tutta la mia vita messa assieme come quanto ho pianto nell'ultimo anno. Oltre a provare spesso della rabbia che non ho mai avuto, credo a causa della mancanza di libertà e soprattutto dello sport.
Sono riuscito a convincerla a parlare con qualcuno (dopo 14 mesi di pressing continuo da quando la frequento), ma tanto lei è convinta che senza di me... non ha senso vivere.
Non so se servirà, ma non vedo altre alternative se non cambiare casa e sparire, facendole inevitabilmente molto male e sicuramente lasciandomi un senso di colpa e responsabilità dentro difficile da placare o col quale convivere.
Io personalmente sono convinto di non avere le forze per trascinarmi una persona così complicata, per quanto bene io le voglia, per quanto in molte situazioni è bello avere qualcuno che ti da così tanto. Siamo tanto e troppo diversi, l'opposto in tutto, anche caratterialmente. Ho fatto l'impossibile per aiutarla, sacrificando tutto quello che avevo da dare. Ma ho fallito...
Allo stato attuale sono in attesa di un appuntamento da uno specialista e ci andremo in due, sperando che abbia scritto veramente. Se così non fosse.. visto che ho fissato un limite, mi muoverò io, trascinandola.
Mi rinfaccia che ci andiamo solo per lei, ma credo di averne bisogno anche io, per migliorare la mia qualità di vita.. il mio carattere.. e ritrovare quella serenità che prima avevo (o mi pareva di avere).
Spero abbiate qualche ulteriore consiglio perché non so più che pesci pigliare se non chiedere un aiuto a voi.