Forte crisi personale e di coppia
Salve,
mi scuso in anticipo per la lunghezza del messaggio ma è l'unico modo per spiegare realmente il mio problema. Mi chiamo Martina, ho 22 anni e sono fidanzata da 6. La mia relazione è sempre stata molto felice e appagante, nonostante abbia avuto alti e bassi come ogni relazione. In particolare, ho sempre apprezzato il fatto che siamo cambiati e maturati moltissimo (tutto questo assieme) senza perdere mai la sensazione di esserci veramente trovati. Premetto che sono sempre stata una persona molto ansiosa, e perfettamente in grado di ingigantire i problemi in maniera inutile. Quest'anno, prima dell'estate, ho cominciato ad avvertire una forte crisi relativa alla possibilità di conciliare il mio futuro col mio ragazzo con la possibilità di una carriera universitaria piuttosto complessa (mi sono laureata da poco in triennale, sto frequentando la magistrale e da circa un annetto ho cominciato a considerare la possibilità di un dottorato). Questo è stato l'inizio della fine. dopo un periodo apparentemente calmo, sono esplosa totalmente e ho cominciato a vivere varie fasi, tutte caratterizzate da un'ossessione diversa, ma tutte riguardanti il mio ragazzo in senso stretto o la relazione in generale. Ho cominciato ad ossessionarmi sulla legittimità della mia relazione, sul fatto che possa esserci così attaccata perchè è stata la prima esperienza seria; da lì sono passata a ossessioni relative all'aspetto fisico del mio ragazzo, oppure al monitoraggio costante delle sensazioni provate mentre ero con lui (in questo contento ha giocato un ruolo importante il fatto che, indubbiamente, dopo sei anni e tanta quotidianità vissuta assieme non è sempre facile toccare con mano, percepire, i sentimenti che provo realmente. sono consapevole che le emozioni dei primi tempi non siano propriamente possibili, ma questo elemento non aiuta). Ho cominciato a pormi domande serie sulla mia soddisfazione sessuale (non a caso, già da mesi, nell'intimità provavo un forte senso di colpa e la percezione che potesse non essere più come prima). Poi mi sono fissata sul fatto che le relazioni così giovani non possano durare e che chi lo pretende mente a sè stesso (cosa non maturata da me stessa ma frutto di varie letture sul web, dalle quali tendo ad essere influenzata notevolmente); sul fatto che probabilmente dovrei trovare qualcuno che prevede per sè un percorso di vita più simile al mio, e via dicendo. Il problema grosso è che, di tutto questo, non capisco più cosa è frutto di sensazioni reali e cosa è frutto della pura agitazione. Alcune volte infatti ho provato forti impulsi a lasciarlo (con annessi attacchi di panico), magari come reazione al fatto che ultimamente i momenti passati assieme sono più spenti e tesi (lui è perfettamente al corrente della situazione, anzi, ne parliamo spesso ed è molto aperto, ma ne sta ovviamente risentendo). Sento di essere entrata in un circolo vizioso che non fa che peggiorare, ma francamente non riesco a pensare che interrompere la relazione sia davvero qualcosa che voglio fare. Purtroppo non sono in grado di trasmettere a parole tutta la mia ansia e impotenza di fronte a questa situazione, e soprattutto la sofferenza con la quale la vivo, perchè, davvero, non riesco a capire che cosa mi stia succedendo e come capire sia come sbloccare questa situazione sia cosa voglio dalla mia vita. Non appena comincio a pensare più seriamente alla possibilità della rottura e a tutte le sue implicazioni, sento subito un forte senso di attaccamento nei suoi confronti; allo stesso tempo, però, quando siamo assieme mi sento angosciata. Non so proprio più cosa fare, questa situazione mi sta logorando e mi impedisce anche di vivere la quotidianità in maniera serena.