Buongiorno vorrei chiedere dei chiarimenti riguardo la condizione di mia sorella. Lei ha 15 anni, piuttosto riservata e non ha mai praticato sport. Per forza maggiore la mattina entra a scuola alla seconda ora perché ha difficoltà ad alzarsi e dice di avere sensazione di vomito/nodo alla gola (tra l'altro preferisce non fare colazione per paura di vomitare). Mi rattrista molto perché ha già perso un anno scolastico per le assenze accumulate per questa condizione, come dovrebbero agire i miei genitori?
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1 DIC 2023
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Buongiorno Sa1717, sembra emergere una difficoltà emotiva ed una sintomatologia ansiosa che immagino presente da molto tempo considerato che sua sorella ha già perso un anno. Un percorso di consulenza psicologica potrebbe chiarire meglio la situazione ai suoi genitori e prepararli, soprattutto, ad un coinvolgimento di sua sorella in un percorso di terapia personale. Se la situazione invece ha degli elementi di rischio evidenti (che non si desumono da ciò che ha condiviso con noi) è importante intraprendere un percorso di terapia personale quanto prima. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
28 GEN 2024
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Cara Sa1717,
È nobile da parte tua preoccuparti per tua sorella.
In assenza di problemi organici che giustifichino la sensazione di nausea/ nodo in gola; questi sintomi possono essere l'espressione di un disagio psichico. Spesso compaiono in un quadro ansioso. Per comprendere meglio la situazione e intervenire, tua sorella con il consenso di entrambi i genitori dovrebbe iniziare un percorso psicologico. Quello che puoi fare è far notare ai tuoi genitori la tua preoccupazione nei confronti di tua sorella e supportare quest'ultima facendola sentire vista e compresa.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
13 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. evidentemente sua sorella sta attrevarsendo un momento di difficoltà che si manifesta direttamente nel corpo sia nella sensazione alla gola, che nella difficoltà ad abbandonare il sonno. Lei chiede se si tratta di fobia scolare; effettivamente i sintomi che riporta sembrano mostrarsi attorno al momento di andare a scuola. Ma sua sorella soffre l'andare a scuola? si trova male? ci sono stati dei problemi? Credo che i suoi genitori dovrebbero prestare attenzione ai segnali di disagio e interpellare uno psicologo che di occupi di adolescenza. Tuttavia credo che anche lei potrebbe avere un ruolo importante: sembra molto preoccupata, forse tra tutti è quella che se ne è accorta per prima. Questo dimostra un'attenzione e una sensibilità particolare nei confronti di sua sorella. Ha provato a chiederle come si sente, cosa succede? Alle volte il legame tra sorelle può essere di grande aiuto e conforto.
un saluto
12 DIC 2023
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Gentile Sa1717, grazie per aver condiviso con noi i suoi dubbi. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare la preoccupazione sua e dei suoi genitori.
Purtroppo capire che strategia attuare per un problema altrui non è semplice, ma suggerirei di valutare una presa in carico familiare in psicoterapia, di modo che sua sorella abbia uno spazio per parlare di come si sente e di cosa prova. Oltre a ciò, avreste anche voi familiari uno spazio di confronto con un/una professionista che potrebbe accogliere anche il vostro malessere e aiutarvi ad affrontarlo.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
11 DIC 2023
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Buongiorno,
Prima di tutto grazie per l'impegno rispetto alla situazione problematica in cui si trova sua sorella. Considerata la situazione che descrive e la giovane eta' di sua sorella, credo abbia bisogno di tutto l'aiuto che puo' ricevere da chi le e' vicino. Detto questo, Lei ha ragione che sta ai suoi genitori intervenire, trovando un centro specializzato nel supporto ad adolescenti e famiglie. Importante anche assicurarsi la collaborazione di sua sorella, ma anche in questo i suoi genitori possono ricevere supporto dai professionisti che li seguiranno. Insomma, tenga presente che nessuno di voi deve necessariamente affrontare questo disagio da solo, ne' sua sorella che lo vive, ne' Lei e i suoi genitori che assistono preoccupandosi per lei. E' possibile modificare la situazione ed il cambiamento inizia sempre con il primo passo.
I miei migliori auguri a Lei ed alla sua famiglia,
dott.ssa Francesca Calvano
10 DIC 2023
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Buonasera Sa 1717
il comportamento di sua sorella può avere molte cause anche sociali, cioè legate alla vita sociale quotidiana, alla difficoltà di relazionarsi e confrontarsi con altre/i, con amicizie, in familia ecc. ,perciò i suoi genitori dovrebbero contattare un/a professionista per avere un aiuto riguardo a sua sorella che sta vivendo una crisi esistenziale probabilmente. In questa sede non posso fare altro che fornirle questo consiglio. Se ne può uscire da questo stato occorre però affrontarlo anche con il consenso di sua sorella.
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano
8 DIC 2023
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Gentile utente,
le informazioni fornite sono insufficienti per definire le cause del problema di sua sorella e quindi mettere in atto l'intervento più adatto.
In particolare potrebbe trattarsi di ansia somatizzata relativa a difficoltà scolastiche o socio-relazionali per cui è consigliabile un approfondimento tramite psicoterapia individuale o familiare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 DIC 2023
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Buongiorno Sa1717. In effetti la situazione che riporta deve essere difficile e frustrante per sua sorella. L'ansia sembra aver raggiunto picchi molto alti, ma sarebbe utile sapere se è altrettanto angosciata in contesti diversi dalla scuola. Ad esempio, ha un gruppo di amici con cui si ritrova? Frequenta qualche associazione? Da quello che ci scrive, posso dirle che già la sola paura di vomitare potrebbe giustificare l'evitamento di alcune situazioni sociali che prevedono una difficoltà ad allontanarsi, proprio come potrebbe essere una lezione in aula a scuola. Già lavorando su queste paure e gestendo meglio l'ansia in generale potrà avere dei benefici. Poi si può pensare al resto. Consiglio di iniziare quanto prima un percorso psicologico perché il circuito dell'ansia ha una grande capacità di rafforzarsi e autoalimentarsi se non viene spezzato in modo opportuno. Resto a disposizione, in bocca al lupo!
5 DIC 2023
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Gentile utente, il disagio di sua sorella è sicuramente importante e non è da sottovalutare. Le suggerisco di intraprendere un percorso di terapia familiare ad orientamento sistemico relazionale. Data la giovane età di sua sorella, è consigliabile valutare il suo disagio coinvolgendo l'intero nucleo, in moda da comprendere in maniera adeguata ed approfondita le modalità relazionali e le dinamiche che sono presenti all'interno dell' intero contesto familiare. Resto a disposizione, naturalmente senza alcun impegno, per fornirle eventuali ulteriori suggerimenti ed approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.
5 DIC 2023
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Buongiorno
Dai sintomi da lei descritti più che di fobia scolare parlerei di sintomatologia ansioso depressiva con risvolti ( nausea la mattina per saltare la colazione) legati a problemi alimentari.
Suppongo ci siano stati eventi pregressi traumatici o problematici a livello della sfera emotiva, che abbiano innescato questi problemi.
Personalmente tratto queste situazioni con sedute di psicoterapia ed ipnosi, la prima per individuare il problema ,la seconda per risolverlo in poche sedute.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini
4 DIC 2023
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Buongiorno,
Comprendo bene la sua preoccupazione, i segnali che sia sorella manda sono effettivamente di malessere. Sarebbe opportuno, a mio avviso, confrontarsi con i suoi genitori per valutare la possibilità di proporre a sia sorella un percorso che la aiuti a districarsi. Essendo minorenne probabilmente il/la professionista che prenderà in carico sia sorella, prevederà degli incontri con i genitori, prima per la raccolta anamnestica e poi, eventualmente, per aiutarli a sostenere sua sorella.
4 DIC 2023
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Salve, la ringrazio per aver scritto.
Descrive una situazione di disagio in fase adolescenziale, che spesso può rivelarsi un appello, che potrebbe essere inizialmente accolto portando la questione in uno spazio riservato al supporto genitoriale per comprendere meglio preoccupazioni e difficoltà della fase che si sta attraversando, senza in tal modo sottovalutare segnali di difficoltà o incrementare incomprensioni, prima di poter eventualmente coinvolgere la persona interessata e aprire separatamente anche per essa uno spazio di parola dedicato.
Con l’augurio che possiate trovare il supporto necessario, porgo un cordiale saluto
3 DIC 2023
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Buonasera,
Capisco la sua preoccupazione per sua sorella in quanto mostra, come ha raccontato lei, un disagio evidente. Partendo dal presupposto che lei è minorenne e, in quanto tale, entreranno in gioco inevitabilmente i genitori, sarebbe utile capire se lei sia predisposta o meno ad un incontro con un terapeuta. Sarebbe corretto fare prima un passaggio con lei per sondare questo aspetto, perché va comunque considerata "protagonista" della sua vita. Sperando sia favorevole, i suoi genitori potrebbero cercare e affidarsi ad uno psicoterapeuta dell'età evolutiva e a seconda delle esigenze, valuterà sulla tipologia del percorso.
3 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno e grazie per essersi rivolta a noi,
difficile dire se si tratti di una fobia specifica per l'ambiente scolastico o più di un'ansia sociale. In ogni caso, per l'età estremamente delicata in cui si trova sua sorella le suggerisco di individuare un terapeuta che si occupa di età evolutiva nella sua città. Inizialmente è indispensabile che vadano soltanto i genitori per permettere al professionista di farsi una prima idea del caso, poi deciderà lui come procedere.
3 DIC 2023
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Buongiorno,
Sicuramente ritengo che sua sorella, per prima,dovrebbe essere seguita da un professionista all'interno di un percorso di cura. È importante anche capire da quando è in questa situazione, se ha già cercato aiuto, da quando sono insorte queste paure.
I suoi genitori, per quanto preoccupati, si trovano in una posizione tale per cui le loro possibilità di intervento sono limitate.
Un percorso di psicoterapia breve è particolarmente indicato anche laddove esistono, da parte dei pazienti, particolari aspettative rispetto alla brevità della psicoterapia.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
2 DIC 2023
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Buongiorno
La sensazione di vomito è nodo alla gola è un sintomo ansiogeno rinforzato da uno stato depressivo , vista la fatica che fa ad alzarsi.
Inoltre non fa colazione per paura di vomitare, le chiedo quindi se per caso sua sorella abbia anche un disturbo alimentare
Da questa descrizione emerge un evidente disagio legato a dinamiche scolastiche e / o familiari.
Credo che sua sorella abbia bisogno di essere seguita per individuare la natura e la causa prima del disagio che manifesta oltre a rendere il terapeuta consapevole del problema da trattare e risolvere.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini
2 DIC 2023
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La sensazione di nausea/vomito può essere indice di ansia somatizzata (espressa tramite il corpo).
Sarebbe opportuno indagare se l'esordio di questa sintomatologia è avvenuto durante il percorso scolastico (asilo/scuole elementari/ scuole medie/ liceo), oppure se è dovuto a un disagio nato all'interno della relazione con i genitori, poichè a volte possono trasmettere i propri vissuti di ansia ai figli in età dell'infanzia, che li assorbono e li incorporano come se fossero propri.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi.
Cordialmente
Dott. Giacomo Ginestrone
1 DIC 2023
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Gent.ma
Grazie per condividere la tua preoccupazione in merito alla situazione che sta vivendo la sorella.
Non deve essere semplice per entrambe.
Direi che i segnali che riporti non vanno sottovalutati, vanno certamente condivisi con un professionista, che potrà escludere cause organiche (anche il MMG) e con un@ psicolog@ che potrà esplorare il suo mondo emotivo. Essendo minore dallo psicologo sia accede con consenso informato di entrambi i genitori.
La sorella che ne pensa di un aiuto in questo momento di vita? È consapevole del suo malessere? Lo sottovaluta? Ambiti diversi da quello scolastico la vedono egualmente turbata?
Queste sono alcune domande che potrebbero aiutarvi ad "aiutarla", sapendo che il primo passo, quello della richiesta d'aiuto, pur sempre difficile, è necessario per intraprendere un percorso di riequilibrio emotivo.
Cordialità
Dr.ssa Peloso Ornella - Pedavena (Belluno)
1 DIC 2023
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Gentile Sa1717,
Avere pensieri affannosi al mattino, spesso accompagnati da una sintomatologia, può essere indice di "ansia mattutina". Pertanto questi sentimenti, o questa negatività, spesso accompagnano le persone durante la giornata oppure le portano a mettere in atto delle strategie di "evitamento", come infatti lei riporta nell'esperienza di sua sorella che ha perso un anno scolastico per le assenze accumulate per questa condizione.
I suoi genitori potrebbero agire richiedendo il supporto di un professionista, in maniera tale da poter intervenire già loro indirettamente, spiegando il comportamento di sua sorella al professionista e cercando di trovare insieme delle strategie utili alla risoluzione di questa problematica. Inoltre si può anche valutare l'idea che a richiedere il supporto sia direttamente sua sorella.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
30 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima, grazie per essersi rivolta a noi innanzitutto. Capisco la situazione di sua sorella, e non nego che nell'ultimo anno è una sintomatologia molto presente tra i giovani. Credo che potrebbe suggerire ai suoi genitori e a sua sorella di farle intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare eventuali fattori emotivi scatenanti di questo disagio.
Resto a disposizione!
AV
30 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Sa1717,
Dai pochi elementi che ci fornisce si potrebbe anche ipotizzare un fattore emotivo per spiegare i disturbi di sua sorella, infatti spesso l'ansia ha, tra le altre cose, delle manifestazioni somatiche che coinvolgono anche l'apparato gastro-intestinale. Tuttavia credo sia opportuno approfondire maggiormente la situazione, magari chiedendo un consulto medico e psicologico (se sua sorella è d'accordo ovviamente).
Un caro saluto.