Si può fare qualcosa?

Inviata da Max P. · 10 lug 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Mi sembra quasi assurdo essere arrivato a 50 anni con queste "problematiche" irrisolte e scrivere solo adesso, ma tant' è...
Nocciolo fondamentale è una sorta di avversione al sesso, quasi come se fosse qualcosa che non mi appartenga, che non mi riguardi, che sia qualcosa di animalesco che è da evitare.
Per via della timidezza e probabilmente dell'educazione che mi hanno reso rigidissimo caratterialmente, tutte le esperienze che si fanno abitualmente durante l' adolescenza sono saltate.
In casa non si è mai parlato di sesso e a 20 anni sono venuto a conoscenza di un evento ( non riguardante me) che sicuramente ha contribuito a radicalizzare questa mia avversione verso il sesso, anche se come detto preesistevano già dei blocchi miei.
Le esperienze successive sono arrivate con ritardo, dopo i 30 anni, e mentre si è "recuperato" sul piano degli approcci,si è fallito sul piano sessuale, anche per una forte componente ansiogena.
In questo modo, mentre la vita ordinaria trascorreva normalmente ( anche se con parecchie vicissitudini relative ai parenti, ma questa è la vita)
la vita relazionale ( e sessuale) ha avuto ampi periodi di completa apatia.
Anche quando si è verificata una rarissima attività sessuale, questa è stata vissuta da me quasi come uno sforzo, anzi, come qualcosa da cercare di evitare ( ed infatti credo che giustamente sia stato poi il motivo fondamentale per cui le rare relazioni si sono subito arenate).
Alla fine,quindi, mi sono trovato nella situazione di aver voluto approfondire delle conoscenze, ma di essermi trovato poi nel momento in cui si era passati ai fatti nel non riuscire ad avere il giusto sentimento di eccitazione crescente,ma anzi di cercare in ogni modo di interrompere quella situazione proprio perchè apparentemente vissuta come sbagliata, inadatta,in poche parole che non riguardava me. Trovandomi così in situazioni paradossali nelle quali invece di sentire montare il desiderio, pensavo alla spesa da fare o alla macchina da parcheggiare non importandomi nulla del contesto.
Assurdo è stato anche aver vissuto così senza approfondire cosa ci fosse di anormale in questo modo di vivere.
Che si dovesse far qualcosa me lo ha fatto capire per la prima volta la persona che sto frequentando da un anno, la quale naturalmente vive con grande frustrazione tutto ciò, considerando che se all' inizio vi era stato un mio interesse fisico verso di lei, che però per le ragioni di sopra non si è concretizzato, ora le mie azioni sono quasi nulle, ben sapendo che tanto si finirebbe nuovamente in quella situazione di apatia già descritta.
Ora, in conclusione, vi chiederei, a 50 anni, vale la pena cercare di cambiare faticosamente qualcosa che non è mai mutato ( se non in peggio forse), avendo comunque ormai perso gli anni nei quali si doveva essere "attivi" ed essendo comunque ormai abituati a questa vita praticamente asessuata?
Mi pare un po' come voler diventare un ciclista scalatore quando per anni non solo non ci si è cimentati con le salite, ma non si è proprio andati in bicicletta.
Nel caso il consiglio sia che merita provare a fare un cambiamento, allora, come fare a trovare uno specialista adeguato? Non è sufficiente leggere decine di profili,come già provato a fare qui tramite la ricerca in Piemonte, dove la maggior parte pare essere virtuoso e capace,ma servirebbe capire chi veramente si è già occupato ed ha affrontato casistiche simili.
Sono stato probabilmente prolisso,ma ci tenevo a inquadrare un po' meglio la situazione.
Ringrazio molto chi si soffermerà a leggere e magari esprimerà il suo parere a proposito.

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Miglior risposta 14 LUG 2023

Caro Max.

Senza troppi giri di parole, vorrei soffermarmi sulla sua domanda "a 50 anni, vale la pena cercare di cambiare faticosamente qualcosa?". Per prima cosa mi chiedo, chi è che detta il tempo? A 50 anni secondo lei ormai è "tardi"? Io credo che la risposta alla sua domanda dipenda solo da una cosa: per lei è troppo tardi? E, ancora più importante, c'è qualcosa che vuole davvero cambiare?
Le spiego brevemente quest'ultima mia domanda: la sessualità è un qualcosa che viene vissuto in modo strettamente personale e soggettivo, è una componente intima della propria vita. Ci sono persone che, ad esempio, si definiscono "asessuali", ovvero non provano interesse verso l'attività sessuale ma magari invece sono persone che provano interesse romantico.
La cosa che andrebbe, a parer mio, esplorata, è capire se questa sua caratteristica le provochi o meno disagio, quali sensazioni prova e cosa l'ha spinta a riflettere su un cambiamento. Inoltre, si dovrebbe indagare in generale la sua storia sessuale per capire se siamo nel contesto dell'avversione sessuale oppure di qualche altra situazione sulla quale lavorare con l'aspetto dell'accettazione.
Da quanto ci racconta, ci possono essere veri spunti da approfondire e sui quali eventualmente poi valutare come lavorare insieme.

Per quanto riguarda la sua domanda sulla scelta del professionista, non voglio essere ipocrita: la trovo più che lecita.
L'unico consiglio che mi permetto di darle (da professionista che lavora proprio con la sessualità) è quello di cercare qualcuno che abbia una formazione specifica (riconosciuta) in sessuologia.

Rimango a sua disposizione e le auguro un in bocca al lupo per il suo (eventuale) nuovo percorso!
⊱ Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, consulente sessuale e Counselor professionista (Torino e online)

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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15 LUG 2023

Buongiorno Max,
La ringrazio per aver scelto di condividere la sua storia, nonostante la sensazione di quasi rassegnazione che emerge dalle sue parole.
Non c'è età che possa impedire di costruire la strada che possa condurla a raggiungere il suo benessere, per cui si, si può assolutamente fare qualcosa!
Sembra che la sua storia di vita sia stata complessa, con esperienze che se non vengono adeguatamente affrontate ed elaborate, non possano essere superate e continuano a lasciare degli strascichi che diventano limitanti in determinati contesti di vita.
Ogni professionista è valido, bisogna trovare quello che maggiormente si adatta alle sue esigenze e che riesca ad entrare in empatia con lei e le situazioni che ha vissuto, permettendole di aprirsi, sfogare i suoi stati d'animo e le sue paure e liberarsi di alcuni pesi che sembra portare con sé da molto tempo.

La scelta del professionista adatto è una scelta personale e, in alcuni casi, bisogna procedere per prove e tentativi, ma generalmente sin dai primi incontri si riesce a capire la possibilità di aprirsi e di intraprendere un percorso positivo ed efficace; capisco che si tratti di problematiche delicate che possono provocare anche un certo imbarazzo e forse è questo il motivo che l'ha portata a rimandare la scelta di iniziare un percorso: vorrei tranquillizzarla su quest'aspetto perché storie come la sua sono comuni nelle stanze di psicoterapia e il professionista non ha lo scopo di giudicarla, ma semplicemente di aiutarla ad aumentare le sue consapevolezze e trovare la strada giusta per affrontarle, offrendole uno spazio protetto e sicuro in cui riuscire a lasciare andare i suoi demoni interiori. Se pensa che sia più "semplice" può anche scegliere di intraprendere un percorso online, ma sicuramente dovrebbe riuscire a trovare il coraggio di mettersi in gioco e affrontare le sue paure.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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12 LUG 2023

Gentile Max,Po
prima di tutto grazie per aver dato tutte queste informazioni che sono molto preziose per inquadrare la sua problematica.
Le rispondo partendo dalle parole di un mio paziente di 73 anni i cui parenti contestavano la scelta di venire a fare psicoterapia. La sua risposta è stata "nessuno sa quanto ancora ha da vivere, ma quello che c'è da vivere viviamolo al meglio, no?".
Passo poi alla fine del suo messaggio (ma tornerò al cuore di quanto da lei esposto): come si fa a scegliere lo specialista giusto? Intanto non fermandosi al primo incontrato ma assicurandosi di essere davanti ad una persona con cui sentirsi accolti e sicuri.
In seguito affidarsi, cosa che per chi, come da sua stessa ammissione, ha difese rigide resta molto difficile fare ma è già il 50% della cura! La sua puntualizzazione "chi veramente si è già occupato ed ha affrontato casistiche simili" manifesta una necessità di controllo che è più che comprensibile ma che non ha ragion d'essere. Lei, partendo dal suo punto di osservazione, sente di essere un "caso a sé" ma le problematiche di cui parla non sono assolutamente rare. In ogni caso, ogni persona porta la propria storia personalissalima. Se noi psicoterapeuti dovessimo lavorare solo su casi che già conosciamo, non lavoreremmo affatto! Dato che ogni persona è un caso a sé, ogni persona è simile e diversa a tutte le altre.
Se riuscirà ad affidarsi a qualcuno avrà già fatto un passo importantissimo nella cura del suo problema e nel prendersi cura di sé: se ci riflette un attimo converrà con me che la sessualità è un campo dove "lasciarsi andare" è un presupposto irrinunciabile, affidarsi e fidarsi dell'altro, fidarsi di sé e delle proprie sensazioni...
La sua storia porta con sé il nucleo del suo disagio, senza dubbio, ma si può sempre ripartire e "guarire le ferite" quel tanto che basta per vivere bene il presente e aspettarsi un futuro migliore.
Le auguro il meglio,
Annalisa Ilari

Dott.ssa Annalisa Ilari Psicologo a Scandicci

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12 LUG 2023

Carissimo,

la sua mancanza di desiderio sessuale è un problema serio perchè come lei dice interferisce con le sue relazioni sentimentali.
E' ancora possibile fare qualcosa, cioè sottoporsi ad una psicoterapia dinamica che le fornisca i mezzi per gestire sul piano personale questa problematica. Non si scoraggi nell'apprendere che è una psicoterapia piuttosto lunga. In alcuni casi si può notare un miglioramento nel giro di qualche mese, cioè attraverso una psicoterapia breve. Nella maggioranza dei casi la questione è più lunga e richiede l'intervento di uno specialista sessuologo.
Se lo desidera, possiamo mantenere un contatto.
Al momento le auguro ogni bene.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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11 LUG 2023

Buongiorno Max,

Comprendo che si trovi in una situazione complessa e difficile. Prima di tutto, vorrei dirle che non è mai troppo tardi per cercare di capire meglio se stessi e per cercare di migliorare la propria vita, indipendentemente dall'età. Ogni persona ha il proprio percorso e il proprio ritmo, e non c'è un "momento giusto" per affrontare certe questioni.

La sua avversione al sesso potrebbe avere radici profonde e potrebbe essere legata a vari fattori, tra cui l'educazione ricevuta, le esperienze passate e la sua personalità. Potrebbe essere utile parlare di questi sentimenti con un professionista della salute mentale, come un terapeuta o un consulente specializzato in sessuologia. Essi possono aiutarla a esplorare i suoi sentimenti e a capire meglio le sue reazioni.

Non è insolito che le persone abbiano dei blocchi o delle resistenze quando si tratta di sesso, e un professionista può aiutarla a capire se ciò che sta vivendo è legato a un disturbo specifico, come l'asessualità, o se è più una questione di ansia o di paura.

Per quanto riguarda la ricerca di uno specialista, potrebbe essere utile chiedere consigli a un medico di fiducia o a un altro professionista della salute mentale. Potrebbe anche cercare associazioni o gruppi di supporto online che si occupano di questioni relative alla sessualità, che potrebbero essere in grado di consigliarle uno specialista.

Ricordi, non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e nel voler migliorare la propria vita. Non è mai troppo tardi per iniziare a lavorare su se stessi. Le auguro il meglio nel suo percorso.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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11 LUG 2023

Buongiorno Max. Le consiglio due percorsi: uno per lei sulla gestione dell'ansia, le sarebbe molto utile. L'altro, potrebbe essere forse anche più utile. Se in questo momento ha una compagna, fare una terapia di coppia, potrebbe portare dei cambiamenti radicali sul suo approccio alla sessualità e viverla in modo molto più sereno. È possibile anche una terapia on-line.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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