Sensazione di vuoto e apatia
Sono una ragazza di 19 anni, sempre stata abbastanza timida e ansiosa. La mia "carriera" scolastica ha subito nel tempo importanti cambiamenti: a lungo, durante l'infanzia e la prima adolescenza, non mi sono mai sentita all'altezza in un ambiente che a mio parere mi valorizzava poco, motivo per il quale ho sempre evitato di impegnarmi; non volevo che si ascoltasse la mia voce (banalmente anche durante le interrogazioni), per la costante paura di essere giudicata male(paura limitata al contesto scolastico). Ogni mattina era per me un calvario alzarmi dal letto per andare a scuola, se avessi potuto, l'avrei evitato con tutte le mie forze, per non parlare di tutte le volte in cui i miei insuccessi (che oggi mi rendo conto, creavo io stessa), venivano esplicitati direttamente a me o davanti alla classe: era come se fossi ben cosciente della mia situazione, che tuttavia non era degna di importanza, almeno fino a quando non mi veniva sbattuta in faccia. Questa situazione si è promulgata fino intorno ai 13 anni circa, tant'è che con l'inizio del liceo, il mio modo di approcciarmi sia allo studio, che alla scuola in generale, è decisamente cambiato. Non sono capace di spiegare come sia successo, so solo che è successo e basta. Ho trascorso e concluso gli anni del liceo con ottimi risulati, che a volte hanno richiesto sacrificio e ansia, ma che hanno sempre ripagato tutto ciò che c'era stato dietro. Le prime incertezze poi, si sono presentate al momento della scelta universitaria: negli anni avevo avuto una sola aspirazione, ma mi ero accorta di essere innamorata dell' "idea di essere" quel qualcuno a cui aspiravo, ma quella non era la strada giusta per me. Ho scelto così, all'ultimo momento e senza esserne pienamente sicura, la facoltà che sto frequentando, in modo da non perdere un anno, capire quale potesse essere la strada giusta, ed eventualmente, se mi fosse piaciuto il percorso intrapreso, di rimanere su quello, e, anche se poi questo anno non è ancora finito, credo di aver optato per quest'ultima opzione. Ho appena concluso la mia prima sessione con il massimo dei voti, ma con tanta ansia durante il periodo di preparazione degli esami, e paura di deludere le aspettative altrui e che pensavo potesse svanire a fine sessione, ma così non è stato. Nonostante i massimi risultati, sento dentro di me il vuoto più totale, non sono triste, ma non riesco neanche a gioire dei miei traguardi, e questa situazione mi spaventa, perché non è il mio modo solito di reagire. Ciò che vorrei capire è se quasta mia condizione sia solo momentanea e guidata dalla stanchezza, dal rilascio di tensione, o cose simili, o possa promulgarsi nel tempo fino a sfociare in altro..sarò forse solo paranoica, ma non vorrei che questo possa condizionare il mio modo solito di essere o ad ogni modo, se si tratta solo di sensazioni, impararle a gestire.