Sono una ragazza di 25 anni e ormai convivo con un senso di vuoto fin da quando ero piccola. Infatti mio padre purtroppo inizialmente non è stato molto presente durante la mia infanzia perché si era lasciato con mia madre, successivamente quando avevo 7 anni è deceduto per metastasi. È sofferente per me l' idea di non aver potuto trascorrere il mio tempo con lui. Sento maggiormente il senso di vuoto ogni volta che termina una mia relazione con un ragazzo. Ho sempre avuto ragazzi autoritari, egoisti e falsi che non tolleravano il mio carattere indipendente e quindi ho messo fine io a queste relazioni. La mia ultima relazione è stata deleteria, mi ha lasciato molta sofferenza ed è tornato in me il senso di vuoto in modo più forte dandomi la sensazione che non riuscirò a costruire più in futuro una relazione stabile che possa portare al matrimonio. Mi è difficile immaginare un matrimonio in futuro e alcune volte ho davvero paura di rimanere sola senza quel figlio che invece ho sempre desiderato.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve, Mi dispiace molto per la situazione e per il lutto del Caro papà.
Immagino quanto questa situazione possa aver determinato il suo benessere emotivo: Credo che possa essere utile per lei non ha terapia con approccio EMDR al fine di elaborare il lutto vissuto e per cercare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
10 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Angel96,
ho letto con attenzione quanto scrive e mi è arrivato emotivamente il senso di vuoto dentro di sé per la mancanza di suo padre, genitore amato e con il quale si instaura un processo di attaccamento e di innamoramento che tutti conoscono come il complesso di Edipo.
Nel suo caso pare ci sia stato un Edipo mancato, visto che suo padre è sempre stato una figura desiderata e non vissuta nei suoi ricordi. Mi spiace molto per questa forte mancanza e per questa perdita che mi ha fatto ipotizzare un lutto non ancora elaborato.
Mi ha colpito anche la scelta dei suoi ragazzi, che rientravano tutti in una tipologia ben definita: autoritari, falsi ed egoisti...come mai ha avuto bisogno di questi partner per se stessa? Che attinenza hanno queste caratteristiche con suo padre, reale o fantasticato?
Ritengo che la possa aiutare cominciare ad intraprendere un percorso psicologico di ascolto di se stessa e di attribuzione di significati ai suoi vissuti, alle sue scelte, magari comprendendo se e quale mito familiare stia agendo nella sua situazione.
Cerchi e si affidi ad uno psicoterapeuta che sappia affiancarla in questo momento per aiutarla a comprendersi e a sostenere questo senso di vuoto così importante, portandola ad avere ancora fiducia nel suo futuro.
Ha ancora una vita davanti a sé e il suo desiderio di famiglia potrà realizzarsi!
Restando a disposizione per approfondimenti o per una consulenza (anche online) la saluto cordialmente.
dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
istruttore di protocolli basati sulla Mindfulness
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per “costruire” una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per scioglierla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio veramente sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno cara Angel96,
grazie per aver condiviso il suo dolore, non deve essere facile. La va dato atto di avere buona consapevolezza di sé, ha messo in relazione il suo lutto con il senso di vuoto che prova, e forse questo l’ha condizionata con l’attrazione verso quei temperamenti autoritari che potrebbero rievocare l’idea atavica della figura genitoriale che le è mancata. Questo ed altro andrebbero attenzionati in un percorso accogliente e strutturato. Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
3 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Angel96,
I traumi dell’infanzia, quelli relativi alle omissioni nell’affetto se non sono rielaborati e integrati con la propria storia si impongono e condizionano il presente. La incoraggio a farsi aiutare per mandare in remissione i disturbi che il passato le procura e poter non solo immaginare ma anche progettare una vita con qualcun altro felice.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio Angel,
Da quello che racconta è molto probabile che il suo senso di vuoto sia relazionato con la morte non elaborata del padre. Poi il vuoto ricomprare ogni volte che lei si separa dal suo ragazzo. Ritengo opportuno che lei possa elaborare la perdita del suo padre oltre ad analizzare la dinamica dei suoi rapporti con i ragazzi. Non vedo un altro modo di farlo se non nell'ambito di un rapporto terapeutico. Non le sembra il caso? Rimango disponibile per un colloquio o per qualsiasi informazione. Buona serata.
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Angel96,
posso solo immaginare il suo disagio, non deve essere per nulla semplice da gestire.
Mi fa piacere sia riuscita a condividerlo qui, è un primo grande passo che dimostra la sua voglia di migliorare e riavere un benessere che merita. Mi colpisce la sua storia, ricca di significati e dolori che probabilmente andrebbero compresi per sciogliere quei nodi che ora non le permettono di fluire nella sua vita. Sarebbe un peccato continuare a vivere senza aver elaborato questi suoi vissuti passati che ora fungono da macigni. Valuti l'idea di affidarsi ad un professionista che possa guidarla in questo momento.
Io se vuole resto a disposizione anche online.
Le auguro il meglio e le mando un caro saluto
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Angel96, percepisco dalle tue parole la sofferenza ed il senso di impotenza che provi.
Ti consiglio di iniziare un percorso di supporto psicologico per poter dare un senso ed un significato profondo al senso di vuoto che senti.
Probabilmente la non presenza di tuo padre, prima affettiva poi anche fisica, ha influenzato i tuoi rapporti interpersonali, innescando circoli viziosi che ti portano sempre allo stesso punto.
Non cercare le risposte negli altri, ma in te stessa, con l'aiuto di uno specialista.
Resto a disposizione, anche online.
Dottoressa Barbara Piscitelli
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Angela, dalle tue parole traspare una consapevolezza che non va sottovalutata. Sentire il vuoto esistenziale, conoscerne la possibile origine ed osservarne gli effetti nelle relazioni presenti è spesso un traguardo che si conquista con fatica in un percorso di terapia. Tu hai già questa risorsa ed è importante perché sei padrona di una sofferenza che c’è ma puoi gestire, esplorare e risolvete. A mio avviso l’inizio di una psicoterapia potrebbe essere la chiave risolutiva per dare voce a questo vuoto, ascoltarlo e riempirlo di un senso che gli tolga ragion d’esistere
Resto a tua completa disposizione, anche per iniziare un percorso assieme.
Un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
2 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Angel,
è stata molto acuta a collegare il suo senso di vuoto da suo padre alle sue relazioni sentimentali. A questo proposito, sarebbe molto importante che lei intraprendesse un percorso psicologico paragonabile a un viaggio di scoperta e riscoperta di sé, in modo da riattivare le sue preziose risorse e per sciogliere i nodi relazionali più difficili da accettare, alla luce dei suoi contesti di appartenenza.
Sono a sua completa disposizione, anche online.