Sempre più depresso, che posso fare? Colpa dei miei?

Inviata da Maxwell · 6 apr 2018 Depressione

Salve, sono un ragazzo di 21 anni che sta vivendo un momento difficile, mi spiego: sono depresso già da diversi anni(quasi 6 anni), solo che all'inizio, andando ancora a scuola, cercavo di fare il mio dovere, studiando e impegnandomi per prendermi il diploma che i miei volevano assolutamente che prendessi. la scuola non mi è mai interessata, però l'ho fatto perché i miei mi "costringevano" ad andarci. Ora la scuola l'ho finita ma non trovo lavoro e quindi sono già tre anni(quasi) che sto a casa. Questo mi ha portato a peggiorare il mio stato depressivo. Ho smesso di uscire(non ho più manco un amico e non ho voglia di averne), mi sveglio la mattina che mi sento già esausto e vorrei sempre dormire, sperando di non svegliarmi più. Non faccio nulla, anche perché i miei sono dei tipi solo doveri e obblighi nella vita, mai il divertimento e perciò ho passato la mia vita intera a non far nulla, se non studiare controvoglia. Ci tengo a precisare che quando avevo finito la scuola ancora ero pieno di voglia di uscire e di fare, tant'è che i primi mesi di libertà dalla scuola non stavo mai a casa. In ogni caso, adesso mi ritrovo con un angoscia tale che ogni minima cosa al di fuori delle abitudini che mi sono creato, mi da ansia, stress e depressione. Inoltre, mi sono reso conto che la colpa di tutta questa situazione è proprio a causa dei miei genitori. Ho sempre fatto di tutto per stare fuori di casa il più possibile per non dover subirmi loro tutto il giorno che mi sfiancavano, perché mi trattano sempre come se ogni responsabilità di questo mondo ricadesse su di me. Sempre pronti a farmi sentire inferiore in ogni situazione, come se non valessi nulla. Ogni volta che qualcosa non mi va di farla o non mi piace, loro mi obbligano a farla a maggior ragione se non mi piace. Infatti adesso devo andare a fare un corso di specializzazione che non mi interessa minimamente, solo perché loro vogliono farmi star male e in qualche modo scaricarmi fuori di casa come se fossi un sacco della spazzatura. insomma se ne fregano di me, sono contenti solo se sto male(so' che può sembrare assurdo ma vi posso assicurare che esistono casi del genere). Addirittura mi hanno chiesto se mi piacesse questo corso che mi avevano proposto e appena ho risposto "No!" mi hanno detto di andarci(cos'è psicologia inversa?!?). Il punto è che fanno sempre così, ogni volta, e poi quando glielo rinfaccio rispondono "tu sei voluto andare! tu l'hai voluto fare!" è una cosa che non sopporto. Mi sono reso conto che quando sto con loro, cominciano a venirmi i nervi, il mio umore si abbassa e sono sempre arrabbiato. Anni fa ho passato un estate intera senza di loro e stavo da Dio. quando poi sono venuti in vacanza anche loro dove mi trovavo io, è accaduto tutto ciò di cui ho parlato prima(abbassamento dell'umore, rabbia ecc...). Lì mi sono proprio reso conto che effetto mi fanno i miei. però casco ogni volta nella trappola di fare tutto ciò che dicono loro, per evitare le eventuali critiche che poi farebbero se mi rifiutassi e i sensi di colpa che cercano sempre di farmi venire. sono sempre stato ribelle, ma da quando sto depresso forse ho lasciato che i miei prendessero il controllo su di me e non so più come tornare a essere felice e spensierato come prima. Ho sempre voluto essere indipendente(fin da ragazzino volevo andarmene da casa), ma adesso non trovando lavoro non so più quello che sto facendo. Sono sempre giù e non ce la faccio più. Come se non bastasse tra un pochi giorni inizia sto benedetto corso e non so come né uscirò da questa cosa. Insomma voglio riprendermi la mia vita ma se non trovo la forza di andare avanti come faccio? Al di là dei miei genitori, vorrei veramente cominciare a pensare a me stesso per star bene, come devo fare? forse i miei non mi hanno insegnato ad amarmi e per questo non so come fare ad affrontare tutte le situazioni che sto vivendo da solo, come posso uscire da tutto questo casino infinito? Scusatemi se mi sono dilungato e forse ho perso un po' il filo del discorso, ma ho cercato di scrivere ciò che mi veniva. Grazie in anticipo.

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Miglior risposta 7 APR 2018

Caro Maxwell,
Certamente la famiglia ha un grosso peso nella formazione di una persona, ma quando quest'ultima è adulta la responsabilità della propria vita è nelle sue mani, e, per quanto i genitori possano aver fatto degli errori, continuare ad accusarli serve solo a mantenere la situazione in stallo e a non trovare una via d'uscita. Invece la via d'uscita per te è la possibilità di tornare a vivere, e di diventare autonomo affrontando le tue paure delle relazioni e mettendoti in gioco. Visto che sei un ribelle, ribellati al vittimismo, fatti aiutare psicologicamente scegliendo una terapia breve mirata, e comincia rapidamente a fare delle scelte impegnando il tuo tempo in modo costruttivo, senza aspettare che te le "impongano" i tuoi genitori. La vita è rischio, ed è proprio questo che tu hai paura di affrontare, ma è anche l'unica possibilità che hai di non buttare via la tua esistenza.
Cordiali saluti
Dr.ssa M. Sara Sanavio
Perugia

Dr.ssa M.Sara Sanavìo Psicologo a Perugia

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9 APR 2018

Gentile Maxwell,
Lei sembra entrato in uno stato d'ansia e di depressione da cui fatica ad uscire. Il fatto di non essersi inserito in nessun contesto lavorativo non l'aiuta purtroppo. Inoltre, pare che i genitori hanno fatto degli errori, ma ad un certo punto occorre perdonare o comunque riparare le ferite emotive che altrimenti rischiano di rimanere aperte per sempre.
Le consiglierei di non perdere altro tempo intraprendendo un percorso psicologico mirato per vivere pienamente la propria unica e speciale vita.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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9 APR 2018

Maxwell....credo che tu abbia compreso da solo cause ed effetti:
1.genitori critici e privi di empatia ti hanno intimamente convinto di valere poco;
2. la disoccupazione dopo il diploma per te e' stata una conferma di scarso valore;
3. ti sei ammalato di depressione.
Al tuo posto io:
1. mi rivolgerei all'asl tramite il tuo medico per un aiuto farmacologico e psicoterapeutico;
2. cercherei un qualsiasi lavoro in qualsiasi posto per ricominciare in un ambiente emotivamente piu' sano che non sia casa tua.
Coraggio, ti assicuro che se ne esce.

Anonimo-157342 Psicologo a Montebelluna

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9 APR 2018

Caro Maxwell, da come ti racconti sembri ad oggi bloccato in una via senza uscita: da un lato vorresti staccarti dai tuoi che, come dici tu, peggiorano il tuo stato, ma dall'altro senti di dover fare quello che ti impongono per non deluderli e non sentirti in colpa...come se in qualche modo hai imparato che per essere "accettato' devi essere in un certo modo. Comprendo il disagio di tutto ció, insieme alla difficoltâ a trovare lavoro e a prendere una direzione di vita in genere. Hai mai parlato apertamente con i tuoi delle tue difficoltà? Perché sembra ci siano anche delle difficoltâ di comunicazione tra voi. Arriva peró anche la tua voglia di riscatto, di riprenderti in mano la tua vita: hai pensato di rivolgerti ad un professionista che ti ispira fiducia per iniziare un lavoro su te stesso? Potrebbe essere un grande sostegno per te. Un grosso in bocca al lupo, dott.ssa Daniela Cannistrâ.

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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9 APR 2018

Gent.le Maxwell consideri che i momenti difficili e dove insorgono rabbia, depressione e frustrazione sono anche i momenti in cui possiamo sviluppare un po' di consapevolezza circa le nostre decisioni.

I suoi genitori hanno già consolidato le loro scelte e la loro visione della vita e delle relazioni.
Per lei invece tutto dipende dalle scelte dei prossimi anni.
In famiglia siete soltanto in tre? Ha tra i suoi parenti qualcuno che le possa fare da modello o che lei sente esserle di sostegno?
Chieda ai suoi genitori di contribuire economicamente al pagamento di una psicoterapia cosi da superare questo periodo difficile.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Annalisa Fabbri, psicoterapeuta Padova

Studio Associato di Psicologia e Arteterapia Psicologo a Padova

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9 APR 2018

Gentile Maxwell,,
dalle tue parole emerge una forte conflittualità nei confronti dei tuoi genitori, che alterna in te sensazione di rabbia e depressione.
Considera la possibilità di un percorso psicologico, che ti possa supportare nel miglioramento dell'autostima e ti permetta di attivare le strategie necessarie affinché tu possa diventare protagonista delle tue scelte e della tue progettualità.
Se avessi difficoltà economiche può rivolgerti ad un consultorio della tua zona di residenza.
Coraggio!
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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