Mio figlio non è più figlio unico e io mi sento in colpa, come fare?

Inviata da micaela · 6 giu 2014 Psicologia infantile

Mi sento terribilmente in colpa nei confronti del mio primogenito di quasi nove anni da quando 3 mesi fa è nata la sorellina. Ho paura che soffra perche non posso dedicargli il tempo di prima. Cerco sempre di invitare i suoi amici x non farlo sentire solo...o cerco di liberarmi la coscienza?

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Miglior risposta 10 GIU 2014

E perchè non pensare invece all'altra metà del bicchiere? Nella vita avrà sempre affettivamente accanto una sorella con la quale, in un modo o nell'altro, si sosterranno e si confronteranno anche quando i genitori non ci saranno più.
Certo, questo avviene se l'educazione che i genitori danno facilita la conimportante, dedichi al Suo primogenito momenti con lui da solo, nei quali fare cose belle assieme! In mancanza di momenti unici la sorellina verrà percepita come ... una"rompi"!

Dott. Carla Maria Brunialti Psicologo a Rovereto

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13 GIU 2014

Dietro c'è sicuramente altro. necessita di una consulenza. Dott.ssa Calenzo

Dott.ssa Anna Elisabetta Calenzo Psicologo a Guidonia

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11 GIU 2014

Gentile Monica,
Capisco che per lei è un grosso cambiamento ed anche emotivamente sarà scossa; tuttavia il senso di colpa è "antipatico" ed in tal caso inopportuno.
Il senso di colpa ha ragione d'essere se ha commesso un errore, lei ritiene di aver commesso un errore?
È sano x suo figlio l'arrivo della sorellina, gli fa bene ed il dono più bello x una famiglia, quando voluto.
rimango a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott. Petrozzi.

Petrozzi Roberto Alex Psicologo a Savona

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10 GIU 2014

Buonasera,
Le rispondo in base alle sue poche righe.. è abbastanza comune che una madre abbia paure di non essere sufficientemente buona e che abbia sensi di colpa verso i propri figli. L esperienza di avere un fratellino che ruba lo scettro di principino di casa può ingelosire il bambino, ma può avere diversi risvolti positivi. Primo fra tutti quello di consentirgli un principio di distacco dalla madre. Forse la sofferenza è più sua che del suo primogenito. Lo coinvolga per quanto possibile nella cura della sorellina e spinga il padre a fare attività con lui. Vedrà che andrà tutto bene.
Saluti
Dott.ssa Marzia Vaiarelli

Dott.ssa Marzia Vaiarelli Psicologo a Torino

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10 GIU 2014

Perchè si pone tali domande? Un figlio nella maggior parte dei casi desidera un fratello/sorella. Forse è lei che si sente disorientata di fronte ad un notevole cambiamento di abitudini e non se ne rende pienamente conto? Nel caso consultare uno psicologo potrà fare chiarezza ed aiutarla di più.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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10 GIU 2014

Gentile Monica, la nascita di un figlio comporta dei cambiamenti per tutti, all'interno del nucleo familiare , i cambiamenti destabilizzano in qualche modo la famiglia ,però portano anche nuove risorse alla famiglia. Per suo figlio la nascita di una sorellina costituisce una risorsa in quanto gli consente di "condividere" in senso lato. La nascita di una sorellina gli insegna a condividere con lei spazi, giochi, tempo, e anche il ruolo di figlio che inevitabilmente non potrà più avere i genitori esclusivamente per se ma dovrà condividerli con la sorella. Il0 mio consiglio per lei come madre è di rivolgersi a uno psicologo della sua zona per fare qualche colloquio, in modo da sentirsi supportata in questa fase di transizione. Un saluto
Dott.ssa Lucia Firinu, Psicologa e Psicoterapeuta Cagliari, Oristano, Serrenti

Dott.ssa Firinu Lucia, Psicologo - Psicoterapeuta Psicologo a Cagliari

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10 GIU 2014

Buonasera,
credo che questi suoi sentimenti/paure siano naturali, quindi non si preoccupi.
Di certo, una madre sa sempre donare il suo amore, a prescindere da tutto. Inoltre, i bambini sono molto più intelligenti degli adulti, che spesso li sottovalutano e danno per scontato le cose, oppure proiettano sui figli "le loro preoccupazioni".
Fermo restando questo, il consiglio che le do è quello di essere più serena e di "stare" con i suoi figli...entrambi. In più, con parole molto semplici, può provare anche a confrontarsi con suo figlio. Lui apprezzerà ogni singolo gesto d'amore da parte di sua madre, non la vicinanza dei suoi amici.
Spero di esserle stato d'aiuto. Per qualsiasi altra domanda, non esiti a contattarmi.
Buonanotte.

dott. Pietro Caputo

Dott. Pietro Caputo Psicologo a Misano Adriatico

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10 GIU 2014

Gentile Monica,
non credo debba sentirsi in colpa, queste dinamiche sono presenti in tutte le famiglie con più di un figlio. Sarebbe più utile interrogarsi sul "perché" emergono tali sentimenti, per poi elaborarli.
Lei ha sperimentato da piccola una situazione simile con i suoi fratelli o sorelle?
Suo figlio si sente trascurato o manifesta gelosia nei confronti della piccola?

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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10 GIU 2014

Gentile Monica,
mi chiedevo se ha notato dei cambiamenti nel comportamento di suo figlio di 9 anni. Le sembra che soffra della situazione? Ovviamente lei non può più dedicargli il tempo di prima, ma se comunque il tempo che gli dedica è di qualità, cioè, è presente magari nei momenti in cui la bambina dorme giocando con lui, interessandosi a lui o gli sta vicino, il bambino sarà più sereno e non si sentirà escluso. L'importante è che non si senta totalmente escluso da Lei perché è "troppo presa" a curare la piccola. Potete anche svolgere delle attività tutti e tre insieme, se volete, cose semplici come per esempio una passeggiata al parco o quello cha la sua creatività le suggerisce. E' anche importante spiegare al bambino la nuova situazione, è perfettamente in grado di comprenderla. Invitare gli amici sicuramente gli farà piacere, come penso gli facesse piacere già prima della nuova nascita, ma gli amici non potranno mai sostituire la Sua presenza, sono una relazione differente. Passi il tempo che può con suo figlio in attività che vi piacciono e facevate anche prima, gli parli, gli spieghi, gli chieda cosa prova, se sente un po' la sua mancanza. Sono sicura che lei sta facendo del suo meglio e questo i bambino lo capiscono bene. Non si senta in colpa, il senso di colpa non porta da nessuna parte se non solo a star male senza motivo.
Cordialmente

Dott.ssa Laura Critelli

Dott.ssa Critelli Laura Antonietta Psicologo a Torino

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10 GIU 2014

Cara Monica, la tua preoccupazione per il benessere di tuo figlio maggiore, che sta vivendo un grande cambiamento, è sana. Cercare di farlo stare con i suoi amici, se lui lo desidera e lo apprezza mi sembra una soluzione ottima ma perchè parli di senso di colpa? Pensi di farlo solo per compensare il tempo che non trascorre con te? Tuo figlio sta crescendo e forse dovresti chiedere a lui cosa preferisce, osservare come sta e mantenere un dialogo aperto con lui, in cui si senta libero anche di dire sono geloso della sorellina oppure ti occupi più di lei che di me, e in cui tu possa rispondergli serenamente che a seconda dell'età ci sono bisogni diversi e che se vuole trascorrere del tempo con te vi organizzerete per fare qualcosa insieme senza la sorellina, come momento esclusivo e speciale tra di voi. Goditi il momento di cambiamento, osserva le razioni di tuo figlio e i suoi bisogni e chiedi aiuto e sostegno al papà e a chi vi sta vicino per poter essere presente e serena per entrambi i tuoi figli.
Rimango a tua disposizione. Un augurio.
Dott.ssa Elisa Zocchi

Dott.ssa Elisa Zocchi Psicologo a Samarate

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10 GIU 2014

Salve Monica,
forse tu identifichi il senso di colpa con il senso di inadeguatezza? Sai, è molto importante dare il giusto significato alle parole per non dare adito alla confusione. Poi è anche vero che quando ci si sente inadeguati, si ha sempre la sensazione di sbagliare, a maggior ragione di fronte al senso di responsabilità nei confronti di un essere dipendente come un figlio. Data la esageratamente penosa preoccupazione che manifesti, mi viene da pensare che tu in prima persona abbia vissuto direttamente o indirettamente qualche frustrazione del genere. Magari la mia è solo un' illazione ed è per questo che mi metto a tua disposizione, se tu lo riterrai opportuno, per affrontare più in profondità la tua 'problematica'. Come alternativa e per ritrovare la serenità, potresti rivolgerti ad un mio Collega per qualche colloquio che io ritengo necessario. Un caro saluto
Dott.ssa Carla Panno
psicologa- psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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10 GIU 2014

Gentile Monica,voglio innanzitutto premettere che la nascita della tua secondogenita costituisce una risorsa per tutti voi come famiglia,sia per te e per tuo marito come genitori perché avete entrambi la possibilità di sperimentarvi come tali con una figlia femmina e di farlo con qualche paura in meno rispetto a quando avete avuto il primo bambino,visto che avete già un'altra esperienza genitoriale alle spalle;la nascita di una sorellina costituisce una grande risorsa anche per il tuo primo figlio perché lo aiuterà a sperimentarsi nella condivisione in vari sensi; dovrà imparare a condividere con la sorella i propri genitori,i propri giochi,i propri spazi che non saranno più solo suoi ma diventeranno di entrambi. Fatta questa premessa,se ritieni di aver bisogno di un supporto per attraversare con maggiore serenità questa fase,il mio consiglio è di rivolgerti a uno psicologo della tua zona che possa valutare il caso e offrirti un supporto psicologico. Un saluto
Dott.ssa Lucia Firinu, psicologa e psicoterapeuta a Cagliari,Oristano,Serrenti.

Dott.ssa Firinu Lucia, Psicologo - Psicoterapeuta Psicologo a Cagliari

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10 GIU 2014

Gentile Monica,
la nascita di un fratello o di una sorella è sempre un piccolo trauma per il primogenito, in quanto deve dividere le attenzioni dei genitori con il nuovo venuto. Allo stesso tempo, all'età di suo figlio, è importante poter sperimentare un po' di frustrazione, serve a rimanere in contatto con la realtà, capendo che tutto non può essere costantemente disponibile.
Non si colpevolizzi, è il ciclo della vita; inoltre non è solo la quantità di tempo dedicato ma anche, e soprattutto la qualità.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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10 GIU 2014

Cara Monica,
penso sia normale che insorgano delle preoccupazione legate al cambio di routine, ora che è arrivata una nuova presenza in casa. Il fatto che cerchi di non far sentire solo suo figlio è positivo, tuttavia oltre che invitare i suoi amichetti, cerchi anche di mantenere un dialogo con lui, di fargli capire le nuove esigenze della famiglia e che questo non vorrà dire meno attenzioni e amore per lui. Ritagliare comunque degli spazi riservati a lui, interessarsi dei suoi hobby, della scuola, ecc.. Potrebbe coinvolgerlo nelle attività di cura della sorellina, come essere presente quando le si fa il bagnetto o quando più tardi inizierà a mangiare le pappine… Se dovesse notare particolari cambiamenti nel comportamento o umore del bambino o se il suo senso di colpa continua a causarle disagio, potrebbe consultare uno psicologo che si occupi di età evolutiva e di ambito familiare, per ricevere consigli più specifici.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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