Scelta universitaria sbagliata e osessione

Inviata da Giuliasab · 2 gen 2024 Orientamento scolastico

Buongiorno, sono Giulia.
Ho 24 anni e sono iscritta ad una magistrale fuori sede.
A 18 anni ho scelto una triennale e l'ho portata a termine, anche con buoni risultati. Ho sempre saputo fin dall'inizio che quell'università non mi sarebbe piaciuta, ma essendomi trovata bene nel contesto ho deciso di continuarla e terminarla.
Fin dall'inizio sapevo che la scelta giusta sarebbe stata seguire Chimica Farmaceutica, ma mi sono fatta spaventare dal fatto che fosse 5 anni senza possibilità di fermarsi dopo i 3 e che fosse molto complessa.
Ora che mi sono laureata, sento che questa laurea non mi rappresenta, quasi che non vorrei mai essermi laureata.
Durante i 3 anni, ho provato a decidere di cambiare, e fare una triennale che sarebbe stata sicuramente più attinente con i miei interessi (non quanto chimica farmaceutica, ma sicuramente meglio di quello che ho studiato), ma nonostante io abbia scritto l'email per cambiare corso 10 volte, non sono mai stata in grado di inviarla.
La magistrale che ho scelto ora (chimica ambientale) aveva l'obbiettivo di dare un senso alla mia triennale e cambiare direzione, ma ora che ci sono dentro, penso continuamente a quanto quello che sto studiando, sebbene non sia cosi male, non sia per nulla quello che mi avrebbe appassionato, ossia il campo farmaceutico e biomedico della chimica. Durante la scelta della magistrale, pensavo di essermi lasciata alle spalle gli errori passati, e di poter intraprendere un percorso alternativo senza troppi rimugini, anche perche una magistrale in chimica farmaceutica non esiste.
Ma rimettendomi sui libri, è come se tutti i miei errori passati fossero tornati a galla, e non riesco piu a studiare nulla.
Iniziare una quinquennale a 23 anni ormai non ha piu senso penso... ma nemmeno continuare a pensare e pensare e pentirmi senza nessuna conclusione. Vi ringrazio per avermi prestato attenzione, spero che possiate consigliarmi cosa fare.

ps. ho 23 anni e sono i miei genitori ad aver accettato di mantenermi fuori sede, perche hanno visto che sembravo entusiasta con la scelta. Andare da loro e dire che in realta non mi sento pienamente soddisfatta sarebbe difficilissimo, infatti con loro non ho parlato di questo mio problema.

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Miglior risposta 15 GEN 2024

Gentile Giulia,
anche se ha fatto degli studi senza eccessivo entusiasmo per una scelta di cui poi si è pentita, penso che trattandosi di studio non bisogna mai svalutare quello che si fa che poi significa svalutare se stessi e deprimersi.
Premesso che in forza della capacità di adattamento le proprie idee possono essere anche modificate, se lei ora ha sufficiente chiarezza, interesse, motivazione e determinazione, può senz'altro fare quello che non ha fatto prima cioè studiare la Chimica Farmaceutica come seconda laurea e non è certo un impedimento la sua età di 24 anni.
Pensi che io ho scoperto la passione per la psicologia a quasi 40 anni e, pur lavorando come medico ospedaliero, ho iniziato a studiare a quell'età per una seconda laurea con il vecchio ordinamento.
Pertanto le suggerisco un percorso di psicoterapia anche breve per arrivare più facilmente ad una decisione e riuscire a condividerla in maniera adeguata con i suoi genitori che sicuramente nell'ipotesi suddetta continuerebbero a sostenerla anche economicamente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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18 GEN 2024

Buongiorno Giulia,
Può capitare di fare delle scelte e poi pensare che queste non ci rappresentano più perchè nel frattempo i nostri interessi e obiettivi sono cambiati, specie se fatte da giovanissimi come nel suo caso. Consiederi la triennale che ha conquistato un successo perchè è riuscita comunque a portarla a termine nonostante " non le piacesse". A 23 anni continua ad essere giovane ed avere tutte le carte in regola per iscriversi ad un nuovo corso di laurea. Piuttosto credo che la sfida più importante per lei riguardi la comunicazione della sua scelta ai suoi genitori. Cosa la spaventa nello specifico? Cosa teme potrebbe succedere? Se pensa che sia questo ad ostacolarla valuti di parlarne con un collega che la aiuterà sicuramente ad affrontare la situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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15 GEN 2024

Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso sia ai ripensamenti continui rispetto alle sue scelte di vita sia ai timori rispetto al dirlo alla sue famiglia. E' una situazione complessa e merita la giusta cura e comprensione, anche perchè si avverte la pressione di concludere gli studi propria del nostro periodo storico che a volte tende a imporre tappe definite in base all'età, cosa non sempre così vera e, soprattutto, rispettosa dei tempi propri dell'individuo.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, ricercando insieme al professionista una direzione che la soddisfi per il suo futuro e sviluppando strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e comunicare con i suoi genitori il suo malessere.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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15 GEN 2024

Buonasera Giulia
l'aver scelto il percorso di studi che ha fatto, e conseguendo anche buoni risultati, suggerisce che lei ha ottime capacità di apprendere e che ha fatto quel che si sentiva di fare in quel momento. Ora lei ha comunque in mano un titolo spendibile per cui non lo svaluti, perché ha comportato impegno, costanza e serietà nei confronti della sua scelta.
Il fatto che ora lei trovi una grande difficoltà a proseguire gli studi in un campo che ritiene non interessarla é normale. Ciò che interessa é fonte di forza nel perseguirlo e ora lei questo interesse non c'é l'ha. Lei é anche in una situazione che forse le permette di parlarne con i suoi genitori, esponendo loro la situazione che sta vivendo e che non la rende serena. Sul fatto che ha scritto più volte la lettera per cambiare corso e che non ha mai trovato la forza per inviarla. In buona sostanza approfitti del fatto che ha dei genitori che la supportano nelle sue scelte e che potrebbero capire la sua delusione in merito alla scelta di studi e che é stata influenzata dalla paura delle difficoltà, che pensa avrebbe avuto, nel scegliere Chimica Farmaceutica.
Non metta davanti a sé l'età poiché questa non è un problema, ciò che chiamiamo cervello funziona a pieno regime davanti a cose che interessano, ma può diventare un problema il continuare a fare qualcosa che di fondo non le interessa e non l'appassiona.
Se i suoi possono sostenerla nella scelta di iniziare un nuovo ciclo di studi, non tentenni ma si tuffi decisamente nel mare di ciò che l'appassiona, in caso contrario troverà il la forza di capitalizzare ciò che ha ottenuto fin'ora, terminando ciò che sta facendo, e ottenere una seconda laurea potrà essere il prossimo obbiettivo.
Cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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13 GEN 2024

Cara Giulia,

Quando ci si trova di fronte ad un cambiamento, alla cui base vi è parte del nostro desiderio che però andrà potenzialmente a toccare diverse parti della nostra struttura quotidiana (il ritmo giornaliero, le nostre aspettative sul futuro, le aspettative di chi ci sta intorno, ecc.) è normale sentirsi spaventati e preoccupati da questo ignoto che sembra precederci.

Detto ciò, è anche vero però che non esistendo mai una perfezione o un momento giusto oggettivo per le cose è sempre possibile decidere di cambiare.

Ovviamente, tale cambiamento non deve per forza essere affrontato da soli quanto invece può essere supportato da diverse figure quali amici, figure di riferimento e anche verosimilmente da una figura professionale.

Si ricordi sempre che non c’è mai un’età corretta per incominciare ad essere sé stessi.

Un cordiale saluto

Lorenzo Buggio

Lorenzo Buggio Psicologo a Milano

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9 GEN 2024

Ciao Giulia, sicuramente l'argomento che porti è delicato e complesso, spesso quando arriva il momento 'fisiologico' della scelta non si hanno tutti gli strumenti necessari così come non ci si conosce ancora del tutto. Tuttavia da come racconti il tuo percorso di studio si denota un timore, un'angoscia differente, che tocca altre corde in te, sembra-almeno da come ne parli- che sia in ballo il tuo valore. Sicuramente il percorso di studi è un momento significativo nella vita di ognuno di noi, ma questa ricerca spasmodica della perfezione assoluta e una difficoltà a trovare un compromesso forse è una proiezione di qualcosa di più profondo. Spero tu possa trovare supporto e sollievo. Ti auguro il meglio!

Dott.ssa Ilaria Bagnoli Psicologo a Modena

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9 GEN 2024

Ciao Giulia, capisco che tu stia attraversando un periodo di incertezza e confusione riguardo al tuo percorso di studi. È normale avere dubbi e rimpianti, specialmente quando si tratta di decisioni a cui tieni molto, come la scelta della tua carriera.

Prima di tutto, è importante ricordare che non esiste un “momento giusto” per fare certe scelte. Anche se ti senti in ritardo rispetto ai tuoi coetanei, non significa che tu non possa cambiare direzione. Molte persone cambiano carriera o tornano a studiare in età avanzata. Quello che conta è trovare qualcosa che ti appassioni veramente. Io ad esempio ho iniziato tardi gli studi e mi sono iscritto all’università solamente a 23 anni, lavorando in un cinema la sera, per poi laurearmi alla magistrale a 28 anni e se pensiamo a quanti anni dovremo lavorare puoi ben capire come sia importante stare bene nel fare ciò che si fa per vivere.

Le domande che ti devi fare sono queste: “voglio lavorare per il resto della mia vita facendo qualcosa che a me non piace, cercando soddisfazioni da altre sfere della mia vita oppure preferisco investire 5/6 anni, magari lavorando part-time nel frattempo per poi passare tutta la mia carriera a fare qualcosa che poi mi autorealizzerà?

Ricorda, è la tua vita e hai il diritto di fare ciò che ti rende felice. Non c’è nulla di sbagliato nel voler cambiare direzione. Non è una gara con i tuoi coetanei perché poi la tua vita la vivrai solo tu e non loro o i tuoi familiari.
In bocca al lupo, sii te stessa Giulia.

Dott. Ettore Tumolo Psicologo a Origgio

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9 GEN 2024

Buongiorno Giulia, quando si sceglie un percorso universitario che poi ci influenza per tutta la vita…a volte non si è davvero così sicuri della scelta. Nel suo caso a soli 23 anni si è resa conto che il suo percorso non è quello adatto a lei, ricominciare a questa età …ma facendo qualcosa che la stimola e l’aggrada veramente le farebbe solo onore. Glielo dice una che ha capito a 40 anni cosa vuole fare nella vita e che ha ricominciato a studiare per realizzarlo. Nella vita c’è un tempo “esterno” che è dato dal calendario, dall’orologio e un tempo “interno” che è dato da ciò che sente lei di volere fare d che le rende la vita migliore. Segua sempre il suo tempo interno senza pensare a quello esterno, i suoi genitori che le pagano la vita da fuori sede sono sicura che vogliono solo il meglio per lei e capiranno qualsiasi scelta che lei voglia fare per la sua felicità e per seguire il suo sogno. In bocca al lupo.

Dott.ssa Serena Sgrosso Psicologo a Dueville

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