Salve a tutt*! Sono una 30enne (quasi) esaurita
Salve a tutt*! Come già scritto prima, sono S., una 30enne (quasi) esaurita per via di diversi problemi familiari abbastanza gravi. Scrivo qui perchè credo di aver bisogno di un'opinione oggettiva esterna.
Prima di tutto chiarisco che, nonostante io sia cresciuta in Italia con i miei genitori, non ho la cittadinanza italiana, poi per diverse situazioni ostiche e per i pessimi rapporti con la mia famiglia ho da poco fatto domanda di asilo politico (con l'aiuto della mia avvocata). Per essere breve e concisa questa è la mia situazione: sono al 2° anno di magistrale in un corso che mi permetterebbe di vincere un concorso e ottenere un lavoro fisso (che adoro e sarebbe il mio sogno dopo un percorso triennale molto travagliato e lungo: da una parte i miei genitori mi ostacolavano, dall'altra dovevo lavorare per pagarmi gli studi tutti da sola); ho vinto un'umile borsa di studio da studentessa in sede-per cui sono molto grata- e al momento sono disoccupata; vivo ancora con i miei genitori ma vorrei scappare via: il motivo è che si litiga SEMPRE, ogni giorno e ogni 5 minuti buoni, per motivi futili (di solito i miei litigano furiosamente tra di loro o per soldi, le pulizie di casa e/o per il cibo, in seguito mia madre cerca in ogni modo di coinvolge pure me, insultandomi e criticandomi, nonostante io la aiuti spesso in casa); poi mi viene messa tanta pressione riguardo al matrimonio, ma allo stesso tempo da sempre OGNI aspetto della mia vita privata viene controllato- soprattutto le relazioni sentimentali/sessuali al punto che penso di aver sviluppato così tanta ansia da non riuscire a legarmi sentimentalmente a nessuno. Ho sempre rifiutato e troncato sul nascere qualsiasi relazione o anche solo possibile relazione: un po' per paura che i miei genitori disapprovassero la relazione- come si fa nel mio paese d'origine- e anche perchè temevo/temo il rifiuto da parte di un possibjle partner. Insomma, stendiamo un velo pietoso sulla mia vita sentimentale.
Al momento mio padre è pensionato e ogni tanto lavora, mia madre invece lavora poco per via di problemi di salute e ha fatto domanda di invalidità (aveva avuto un ictus non molto grave e deve fare un intervento alle mani); in tutto ciò il proprietario della casa in affitto in cui viviamo, dal 2010 senza problemi, non intende in alcun modo rinnovare il contratto che scadrà a maggio '24. I miei genitori hanno fatto domanda per la casa popolare (hanno ottenuto per adesso pochi punti) e a me nè mi va di vivere con loro e nemmeno di vivere nuovamente in città, ho sempre desiderato vivere in una città più piccola. Della mia indipendenza abitativa ho già provato a parlarne con loro, ma secondo loro è inacettabile che io viva da sola perchè non sono sposata. Visto l'inesorabile avvicinarsi della scadenza del contratto d'affitto, ho proposto una collaborazione ovvero di prendere casa in affitto il prima possibile, così io avrei la mia indipendenza senza tagliare tutti i rapporti e in seguito loro ci vivrebbero, così da non avere un tetto sopra la testa (ANCHE SE NON MI VA proprio bene l'idea).
La città in cui vivo è diventata carissima e ovunque ci sono offerte abitative solo per studenti oppure solo per chi ha un contratto indeterminato (e spesso alcuni proprietari non vogliono stranieri), dunque la soluzione più ovvia è cercare qualcosa un po' fuori città giusto? Ecco, i miei genitori non ne vogliono assolutamente sapere di lasciare la città e rifiutano qualsiasi appartamento gli proponga poco fuori città, con i mezzi disponibili e a buon prezzo; ma oltre al danno la beffa: ciò che ottengo è un "sisi" disinteressato e basta, come se fossi una bambina da ignorare (cosa che hanno sempre fatto, ormai mi ci sono abituata).
Sinceramente visti gli alti prezzi degli affitti, in un futuro non troppo lontano, ho una mezza idea di comprare una casa di proprietà- di cui affittare una stanza per lavoratrici/studentesse- con i miei risparmi e approfittando delle agevolazioni under 30... però mi attanaglia un dubbio: è vero che ho un pessimo rapporto con i miei genitori (e anche con i miei fratelli che non ho menzionato prima o mi sarei dilungata molto), un rapporto su cui ho riflettuto e accettato grazie al percorso di 3 anni fatto con la mia ex psicologa, ma non posso lasciare in difficoltà i miei genitori.
Non so veramente cosa fare con loro, mi viene da pensare solo a me stessa perchè se no non andrò avanti, non farò nulla nella vita se cercherò di avere la loro approvazione, cosa che ho cercato di avere per anni ma mai senza successo.. Ora come ora i miei risparmi sono davvero pochi per comprare casa e sarei costretta a chiedere un loro aiuto; inoltre purtroppo posso solo lavorare part time così da finire in tempo l'università.
So che ho scirtto molto ma non so che fare e vi prego di darmi un consiglio. Grazie in anticipo.
Ps.- sono una donna responsabile e che sa gestire una casa, mia madre mi ha insegnato e affidato le pulizie di casa da quando avevo 11 anni- non ho avuto un'adolescenza spensierata; non ho la patente e nemmeno l'auto perchè ho sempre vissuto in una metropoli dove ci sono i mezzi e poi per via di altre spese inevitabili che pagavo e pago da sola (università, permesso di soggiorno, ecc), non ho mai avuto abbastanza entrate per permettermelo e poi i miei genitori hanno sempre aiutato volentieri i miei fratelli, invece quando si tratta di aiutare me ricorrono ai ricatti e ai sensi di colpa (semplicemente sono maschilisti, anche se non lo ammettono).
