Salve, cerco di far capire in breve più o meno la situazione: quasi 30enne, nessun percorso di studi, lasciati da adolescente (me ne pento quasi tutti i gg) proveniente da famiglia che ha spesso cambiato città. Dico ciò per dire in breve che non ho nessuna situazione stabile d'amicizia, purtroppo, grande assenza per me. Questo mi ha creato problemi nel sentirmi a mio agio nelle relazioni sociali, perfino quelle con il mio ragazzo, con la quale nonostante il lungo periodo di relazione, continuo a sentirmi sbagliata su certe cose, a non riuscire ad esprimermi/sentirmi libera a 360°, insomma si creano anche varie discussioni che non avendo nessuno con cui confrontarmi non riesco ad esaminare e capire se son cose normali o meno. I miei genitori, anch'essi provati socialmente dal fatto di non essere mai stati stabili in un posto, si trovano anche loro soli. Io tutta questa situazione soprattutto ultimamente la sto vivendo malissimo.
Sento di avere sbagliato tutto, di non aver chiaro chi sono e cosa mi piace fare, insomma è come se allo stato attuale fossi ancora un adolescente che si deve formare, che deve avere le sue PRIME esperienze, infatti non riesco nemmeno a capire se la relazione che ho adesso sia "giusta" o se sia soltanto un grosso legame che però persiste per paura di non aver più nemmeno questo punto di riferimento. Sto vivendo davvero un periodo complicato e mi farebbe piacere ricevere dei pareri. Grazie.
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20 APR 2022
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Cara,
dalle sue parole mi arriva un senso di disagio e mi dispiace per ciò che vive.
Alla luce di quanto riporta, sarebbe il caso di intraprendere un percorso mirato che la aiuti a trovare le cause, ma anche ciò che, ad oggi, alimenta il suo sentirsi così. Probabilmente c’è anche dell’altro, sia a livello relazionale che di socializzazione, che influisce.
Le cose possono essere cambiate, guardando verso le giuste direzioni.
Augurandole il meglio, resto a sua disposizione e le invio un caro saluto.
Dr.ssa ASignorelli, esperta in vita Relazionale e di coppia, sedute anche online
28 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima,
mi rendo conto della sua complessa situazione. Deve essere molto difficile orientarsi nel mondo senza aver avuto la possibilità di radicarsi in un luogo e da quel luogo partire per iniziare ad esplorare la vita. Dalle sue parole mi sembra che questo disagio generi anche una limitazione della libera espressione di sé stessa e di ciò che prova per gli altri. Credo però che lei abbia tutte le risorse, la sua lettura della realtà mi pare molto lucida, per rivolgere la sua attenzione a ciò che sente come utile per lei e per dare una direzione ai suoi 30 anni.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e la saluto cordialmente.
dott. Massimo Reale
21 APR 2022
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Gentile utente,
quanto sarebbe utile per lei in questo momento riuscire a fermarsi e stare in una relazione stabile quanto quella terapeutica.
Se solo si desse la possibilità di sperimentare cosa vuol dire e cosa rappresenta per lei "stare fermi".
Probabilmente avrebbe la possibilità di contattare la sua parte interna, di sintonizzarsi su quello che è, è stata e vuole diventare da grande. Restiamo a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Saluti,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara, Dott.ssa Sonia Simeoli
20 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao DF,
hai quasi 30 anni, non quasi 80 anni, per fortuna sei molto giovane e nulla è irrecuperabile!
Il percorso di crescita non è uguale per tutti, non tutti nasciamo e cresciamo nello stesso contesto, con le stesse opportunità, alcuni devono affrontare problemi più gravi di altri, e così via.
Il fatto che i tuoi genitori abbiano cambiato spesso città probabilmente non ti ha aiutata nella definizione della tua identità e nel trovare dei gruppi e/o relazioni più stabili, a parte (da quel che dici) quella con il tuo fidanzato, anche perché da bambini e adolescenti non sempre si ha la giusta maturità per affrontare numerosi cambiamenti, cosa che per un adulto è già più facile.
A te cosa piace fare? Hai interessi, passioni?
Se hai abbandonato gli studi, puoi anche riprenderli a 30 anni e oltre. Le vie possono essere tante ma devi intanto fare un po’ di chiarezza dentro di te.
Se fossi interessata, io sono disponibile online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Ciavarra
20 APR 2022
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Buongiorno,
dal suo racconbto trapela un forte senso di inadeguatezza e smarrimemto e comprendo come possa soffrirne.
Penso che quelloche si fa nella propria vita , qualsiasi cosa o percorso intraoreso abbia un profondo sensoper la nostra parte interiore , Ora e' importante credo per Lei capire di cosa autenticamente ha veramente bisogni e necessita ' e quali delle tante risorse che ha puo ' utilizzare per vivere al meglio la sua vita.
Le consiglierei un percorso di contatto con la sua parte nascosta che vuole emergere edi valorizzazione delle sue risorse.
Per ulteriori approfondimenti , mi rendo disponibile.
Drssa Alessandra Petrachi psicologa clinica -metodologia bioenergetica
20 APR 2022
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Buongiorno,
sono dispiaciuta per ciò che esprimi. Immagino sia stato difficile non poter “radicizzare” in un posto e sentire per questo, un senso di inadeguatezza o una mancanza di confronto e crescita sociale. Potrebbe esserti utile un percorso di orientamento, volto sia a livello professionale/lavorativo, sia personale, aumentando autostima e autoefficacia. Sarebbe anche utile che ri-raccontassi il tuo vissuto, sulla scia dei tanti posti che hai visto e tante persone conosciute, rimettendo luce e ordine su ciò che ti hanno lasciata e arricchita. Spero di esserti stata utile. Un caro saluto.
Dott.ssa Myria Laghi
20 APR 2022
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Buongiorno,
quel senso di indefinizione, inadeguatezza nei rapporti con gli altri e con la vita che si attendeva è sicuramente un elemento centrale del suo malessere in questa fase di vita. Si percepisce che stia ricercando una stabilità maggiore nella definizione di chi è. Parto col riferirle intanto che non è l'unica persona che riporta questa difficoltà e quindi il suo tema è un elemento che molti si trovano a dover affrontare nella vita. Si nota che si orienta molto sulle esperienze passete definendole come errori e inefficienze irrecuperabili, come se fossero determinanti in maniera assoluta delle sue inadeguatezze che sente, tuttavia possono essere prese numerose altre stade se si riesce a comprendere chi si è e quali sono i suoi bisogni che caratterizzano questa fase di vita, che si stanno manifestando con questo disagio che vive.
Il tema che porta può essere oggetto in una psicoterapia, quindi la invito a porre maggiore luce sugli aspetti costruttivi di lei in collaboraizone a un parere esterno professionale.
Personalmente sarei disponibile, mi trova in provincia di Firenze e Arezzo oppure online
La saluto