Buonasera, sono una futura studentessa di medici e insieme alle grandi soddisfazioni stanno arrivando anche i grandi dubbi. Sono riuscita ad entrare all’ospedale san raffaele e sono estremamente entusiasta del mio risultato perché è sempre stato un sogno. Tuttavia ho paura di non essere pronta, di non riuscire a sopportare la lontananza dalla mia famiglia e dai miei animali. La mia paura è anche quella di non avere tempo a disposizione e di essere così costretta a rinunciare anche al mio sport (faccio equitazione) che è sempre stato un momento di svago e di serenità che ha sempre portato stabilità alla mia vita.
Insomma ho paura di iniziare l’università e poi soaventata di tirarmi indietro infatti sto valutando di “ripiegare” sul”‘Università più vicina a casa in modo da poter rimanere sotto il tetto famigliare
Tuttavia ho il terrore che mi vengano dei rimpianti futuri (sono una ragazza molto ambiziosa) e penso se non riuscirò a trasferirmi e adattarmi come potrò salvare un domani una vita? Che tipo di medico voglio essere uno mediocre oppure uno straordinario? Per grandi risultati devono esserci grandi sacrifici
Insomma ho tutti questi interrogativi e non riesco bene a fare ordine nella mia testa…consigli?
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20 MAG 2023
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Buongiorno Lorenza,
Ogni scelta comporta delle valutazioni sulle priorità.
È normale che un cambiamento di questo tipo generi timore ed ansia. Lasciare la famiglia e gli hobbies per intraprendere una strada impegnativa fuori dalla propria zona di confort può creare delle perplessità e dei timori.
Forse è importante che si chieda se lo vuole veramente, se è pronta a mettersi in gioco seriamente. Il San Raffaele è considerato un'eccellenza, forse varrebbe la pena provare, mal che vada può sempre ripiegare in seguito su un ' università vicina a casa.
Solo provando può mettersi veramente in gioco, rischiare alla sua età rientra nelle scelte di vita importanti, in fondo, se non dovesse piacerle può sempre tornare indietro ma non può essere il contrario.
Le auguro molte soddisfazioni professionali
Un saluto
Paola Von Korsich Giardini
26 MAG 2023
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Cioè lei ha scelto medicina per diventare la straordinaria salvatrice della vita degli altri?
Qualunque scelta faccia ridimensioni urgentemente il suo ruolo. A salvare la vita degli altri ci penso già io (risata).
19 MAG 2023
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Buongiorno Lorenza, sicuramente un grande cambiamento cambia gli assetti e l'equilibrio che per il momento ha, ma questo avviene per ottenere qualcosa in più che si desidera e non preclude, anzi, il trovare un nuovo e anche più funzionale equilibrio. La paura è naturale in questo caso, quello che si dovrebbe chiedere è: Cosa è più importante per lei? Come si vedrebbe tra 10 anni? Spero di esserle stata utile, rimango disponibile, a presto.
19 MAG 2023
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Credo che sarebbe opportuno che lei esplorasse, in una serie di colloqui psicologici, temi come il narcisismo, l'ambizione, la paura del fallimento e il giudizio. Perché da ciò che scrive sembrerebbe come se volesse intraprendere il percorso di medicina e la carriera di medico più per eccellere che per fornire un servizio di buona qualità alle persone.
In quel mediocre, che arbitrariamente attribuisce ai laureati nell'Università più vicina a casa sua, si rileva una tendenza a giudicare. Ciò porta con sé l'insidia del giudizio a cui esporrebbe se stessa nel caso dovesse, per vari motivi, ad un certo punto decidere di lasciare l'università che ritiene più prestigiosa.
Nella vita è importante, anche per essere un buon medico, essere equilibrati sia nella soddisfazione che si prova nei vari ambiti di vita (lavoro, socialità, hobby, affettività, ecc. ). Un medico che decidesse di diventare eccellente dal punto di vista teorico e tecnico, che però trascurasse aspetti della sua personalità come gli affetti, la capacità di introdurre momenti di relax e soddisfazione personale, sarebbe molto esposto a burn-out.
In questa polarizzazione mediocre-straordinario mi sembra di cogliere una modalità tutto o nulla che difficilmente è compatibile con l'equilibrio. Ogni bambino trova il coraggio di esplorare il mondo perché sa di poter contare sulla presenza della sua base sicura (la madre) che lo accoglierà in caso di sconforto o di piccoli incidenti. Da adulti le cose non cambiano molto. Il coraggio di separarsi lo si trova nella disponibilità di essere nuovamente accolti. Altrimenti ogni compito proiettato nel futuro apparirà come uno spaventoso salto nel vuoto.
18 MAG 2023
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Gentile Lorenza
Tutte le scelte ci portano a degli scenari di vita alternativi e scegliere non è facile. Ciò’ detto, nel suo caso, ci sono diversi bisogni in gioco : il bisogno di esplorare e il bisogno di sicurezza ad esempio, che la portano in una situazione di ambivalenza. Tali diversi bisogni corrispondono a diverse parti di Se’ che andrebbero ascoltate e comprese meglio anche nelle loro paure. Per questo le suggerisco un percorso terapeutico orientato a fare chiarezza dentro di Se’.
18 MAG 2023
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Buongiorno
Penso che le paure vanno affrontate , perchè ci fanno crescere, è del tutto naturale , quando si inizia una strada di avere paura , perchè è una situazione nuova.
Se fossi in te farei dei colloqui con uno psicoterapeuta , per superare le paure che presenti.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
18 MAG 2023
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Salve Lorenza,
wow quante riflessioni e anticipazioni future. Oggi come sta? Nomina la paura; da quanto ho capito si tratta di un momento di passaggio dalla scuola all'università, quindi entrando in una prospettiva da giovane adulta. Ma questa paura, oggi può esserci mentre si vede iniziare in questa esperienza sempre sognata? Perchè a volte crediamo che la paura faccia da aut aut, come se, essendoci lei, non ci possiamo essere noi. Invece la paura può anche essere adattiva, se riusciamo ad ascoltare cosa vuole dirci.
Il mio invito è ad ascoltarsi nel qui ed ora,
sentendo anche se può muoversi con la paura.
Un abbraccio,
Roberta Del Monte
18 MAG 2023
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Gentile Lorenza,
La paura del domani fa perdere l'opportunità dell'oggi. Pertanto il mio suggerimento è quello di richiedere un supporto psicologico per poter iniziare a costruire oggi le basi "sicure" per un futuro più concreto e realizzabile, piuttosto che far svanire l'oggi creando scenari catastrofici di un futuro ipotetico.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca