Ho rovinato tutto… o forse no?

Inviata da Matteo · 7 feb 2022 Terapia di coppia

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e da ormai quasi 2 mesi la mia vita credo abbia preso una scossa molto strana che ad oggi, mi sta creando molti sensi di colpa. Ormai due mesi conobbi questo ragazzo, presentato da un’amica (in comune), lui è di Milano e io del Veneto, e mi è stato praticamente presentato in un occasione in cui ero a Milano (ci andavo spesso). Da subito scatta una bella chimica tra me e lui, ci iniziamo a sentire e da subito mi sembra carino e stavo bene. Era da 2 anni che non mi sentivo con un ragazzo, mi ero chiuso in me stesso e avevo paura di ogni persona dopo una frequentazione mega tossica. Io torno in veneto, Le cose vanno bene, ma poi, una sera lui scrive alla mia amica dicendo che secondo lui prendevo le sue battute un po’ flirting seriamente, messaggio ingenuo e tranquillo che però a me ha fatto scattare il primo meccanismo nella testa. Chiarisco con lui quests cosa, e mi dice anche che però sull’interesse non ha mai scherzato. Io quella sera non risposi per 3 orette ai suoi messaggi, sia perché ero in DAD (entrambi abbiamo preso il covid insieme) e quindi ero interrogato ecc, ma anche perché mi ero un po’ inturbiato dopo alcune sue discutibili opinioni sul modo di gestire la pandemia. Ma comunque poi appuanto quellansera abbiamo risolto. Passano circa 3 giorni , andava tutto bene, magari troppe chat con battutine e ironiche ma andava tutto bene, e facciamo una videochiamata con le mie amiche (che lui essendo di milano conosce). La mia amica , imbarazzandomi molto ammetto, fa una battuta (ma nemmeno tanto perché purtroppo era seria) dicendo: eh lui (io) quando va a milano passa da un c…. Ad un altro. Battuta, che seppur so essere falsa, mi fa star male essendo che in quella videochiamata c’era pure il ragazzo con la quale mi sentivo. Inizio a piangere per sta cosa anche perché quella sera lo vedevo veramente di poche parole, era strano, giorni prima avevamo fatto le 4 insieme a parlare e ora era così. Inizio a farmi paranoie enormi, e n o r m i , e sparisco 2 giorni. Lui si interroga alla mia amica sul perché fossi sparito, (erano i giorni 24-25 dicembre) ma pensava fossi sparito solo per farmi cercare visto che quella sera non avevo risposto ad un messaggio, e invece ero sparito perché mi ero sentito male per la amica e pensavo che lui avesse pensato poi male di me. Torno dopo 2 giorni, e gli dico che avevo finito internet , lui ci crede e anzi non cambia nulla. Pochi giorno dopo, faccio notare alla nostra amica in comune, che purtroppo in questa storia è stata usata spesso da tramite, che facevamo praticamente solo chat ironiche e battutine e non sentivo che stavo conoscendo lui, al che la mia amica mi dice: lui fa sempre così, raramente è serio e anche quando lo è non è proprio il massimo, molto apatico. A quel punto la mia testa parte e inizio veramente a starci non dico male ma a farmi 40 domande. Glielo faccio notare dicendo che volevo conoscere più lui come persone e meno chat ironiche, che andavano benissimo e anzi mi davano leggerezza, ma che ( con l’ansia in testa delle parole dell’amica) non facevano molto crescere il rapporto. Lui mi dice che capisce questa cosa ma che dava per scontato che prima o poi sarebbero venute fuori, e che lui la sta vivendo molto alla giornata aenza aspettative, che avrebbe potuto fare dei passi in più per farsi conoscere. Faccio notare anche la cosa delle chiamate e videochiamate molto assenti (essenziale credo per una conoscenza a distanza e purtroppo senza possibilità in quel momento di vederci causa covid), ma mi dice che purtroppo (questo è vero) a causa dei suoi genitori che non sanno della sua sessualità, deve sempre organizzwre le chiamate di questo tipo perché casa sua è sempre un via e vai, i muri sono sottilissimi e anche in camera sua sentirebbero quello che dice. (Infatti la sera della videochiamata fino alle 4 ha rischiato mooolto visti gli argomenti). Io questa cosa infatti la capisco, scrivo un messaggio non lungo ma nemmeno corto. E lui risponde “sisi ho capito”. Al che io, onestamente non sapevo cosa dire quindi non rispondo sperando che dicesse altro o comunque che mi cercasse lui. Ma passano ben 5 giorni, e dal 28 dicembre al 2 gennaio letteralmente non ci sentiamo nemmeno. Rimango un perplesso, certo potevo rispondere e cercarlo anche io però onestamente lì mi aspettavo una sua risposta. Il 2 gennaio fa una chiamata con la amica in cui dice che il sentirsi è in due e che lui non vuole stare a questi atteggiamenti qui da farsi cercare, così lo cerco io e parliamo di questa cosa, e risolviamo in videochiamata (lui si era nascosto in garage per farla) anche questa. Gli dico che si probabilmente avevo sbagliato anche io a non rispondere, ma dopo un determinato discorso di quel tipo mi aspettavo un messaggino in più e qualche piccola dimostrazione perchè ad un certo punto mi era sembrato che fossi stato io a metterci più benzina. Passano i giorni, lui ad un certo punto, da che si lamentava che fossi sparito, e che capiva la mia visione di vedere più da lui. Sparisce per 20 ore, nessuna risposta, zero…la mia amica (sbagliavamo entrambi a chiamare lei quando c’era un problema) gli fa notare incazzata sta cosa, che non puoi comportarti in un modo così se sei il primo che vuole un avviso se si sa di sparire per qualche ora e che si imparanoia se per 3 orette alla sera non avevo risposto. Discutono animatamente, soprattutto discutono sul fatto che io avessi detto alla mia amica che avrei chiuso con entrambi per il bene loro, perché letteralmente da quando ero entrato nella vita di entrambi, non facevano altro che avere screzi. (Loro due hanno un rapporto di amicizia di 6 anni, hanno smesso di parlarsi per mesi ma poi si son ripresi) ma questa era una paranoia. Il giorno dopo mi scrive e mi parla pure di sta cosa per messaggio, io gli dico che mi sento come se non gliene importasse più, non faceva più complimenti come i primi giorni, i buongiorno/buonanotte erano ormai spariti, mi sentivo trascurato e stavo rivivendo i miei traumi passati. E qui inizia la prima crepa che ha portato alla grande rottura poi del rapporto. Lui mi dice che da qualche tempo ha una confusione in testa che non lo fa vivere bene, che non lo fa aprire con i propri sentimenti alle persone, che non sa bene se si sta comportando in questo determinato modo perché in passato era stato abituato semroe a cercare l’amore che non aveva per se stesso negli altri, e che quindi stesse recitando un copione o se realmente era lui. Mi ripete che è interessato, che non vuole chiudere e che non gli sono indifferente ma che non sa bene cosa vuole e chi è. Sa che non vuole stare solo, che vorrebbe qualcosa di simile a una relazione, ma che forse doveva stare da solo. Non si capisce, e questo mi ha mandato nel PANICO. Da qui letteralmente sono iniziati i VERI problemi. Perché questa sua confusione ha preso dentro me, e ho ripensato a quando a dicembre mi aveva detto : non so chi sono o cosa voglio. Questa cosa è motivo ovviamente di grande discussione, lui mi dice che non gli sembra che le cose fra me e lui stiano andando male e che sarebbe stato male se avessi voluto chiudere tutto. Gli dico : dimmi che vuoi chiudere e basta perché a me sta cosa mi sa di quelle tipiche frasi. Lui mi ripete che non lo dice finchè non lo sente e che il suo cambiamento è anche nel fatto che non si tiene le cose che non gli interessano e che quindi mi avrebbe già detto se non volesse più. Nessuno dei due ha coraggio a chiudere. Passano i giorni, lui si opera, decidiamk di ricominciare, ma era tutto diverso. Non dimostrava più, spariva per ore, non rispondeva bene, non parlava più di vederci, non avevo più dimostrazioni di interesse. Una sera scopro pure dei tweet suoi molto fraintendibili e strani ad altri ragazzi, mi dice che lui lo ha fatto veramente senza pensare che fosse un problema e che se avesse quqlcosa da nascondere si farebbe un fake e non cj metterebbe il nome e faccia. Lui poi chiama la mia amica e ripete sta cosa, che gli spiace che io ci sia rimasto male, e che apprezza che avessi iniziato a parlare direttamente a lui dei problemi e non più alla nostra amica. La sera parliamo e gli dico che io ho un forte bisogno di vederlo visto che ormai era un mese fra covid, operazioni, lui dice la stessa cosa così ci vediamo. All’appuntamento mi scatta qualcosa, ma purtroppo, sapevo dall’inizio che non saremmo andati da nessuna parte per questa sua confusione. Ci sono dei baci, ma lui era distaccato. Sembrava tutto andato bene. Ma poi ecco l’ennesima discussione per via delle sue mancanza di dimostrare… lui faceva progettini al futuro, parlava di andwre in questo posto e in quell’altro dicendo che per lui era dimostrazioni. Ma io gli faccio notare che apprezzo sta cosa ma che bisogna concentrarci sul presente, sul dimostrare di piu. Perché davvero io stavo male ormai, avevo attacchi di panico perché avevo già rivissuto queste cose da altri ragazzi e ormai ero al limite… avevo davvero bisogno di sentire il suo interesse anchr im piccole cose, ma non vedevo più nulla da parte sua e io ormai stavo andando avanti in qualcosa che mi stava lacerando. Lui era ancora nelke app di incontri, e a dei profili fake che mi facevo per capire se le mie pare avessero un senso, lui rispondeva non specificando che era impegnato. Su un app di domande da anonimi poi mesi fa aveva detto che quando conjsce una persona nemmeno pensa alle app di incontri. Io stavo veramente male, mi facevo del male, Piangevo molto , ma una cosa che ho apprezzato di lui era il suo interesse nel mio passato e il voler stare attento a non fare cose che mi avrebbero fatto stare male. Al che quella sera mi apro, racconto molto di me e dei miei problemi di ansia e di depressione, lui pure mi dice cose molto intime. Mi promette che avrebbe dato dimostrazioni in più, che nonostante i corsi che aveva impegnativi in un accademia ci saremmo almeno visti una volta asettimana, che aveva già messo in conto di venire qua qualche volta e che avrebbe tolto quell’app di incontri e che questo weekend, quando sarei venuto a milano, ci saremmo visti ma che non sapeva se sarebbe rimasto a dormire. Apprezzo molyo questa cosa dj crearci una mezza eslusiva, molto, ma c’era ancora qucloda che non funzionava, commentava ancora le foto del tipo prima di me. Era diverso, il mio sesto senso mi stava dicendo qualcosa. Lunedì notte esplodo, letteralmente, per me era un periodo durissimo perché 2 anni fa uscivo dalla relazione passata tossica, e lui mi stava ricordando tutti gli atteggiamenti. Così finalmente mi dice la verità. “Non me la sento di andare oltre sotto quel punto di vista” , io rimango di sasso ma me l’aspettwvo anche perché eravamo ad un punto in cui io avevo pensato: aspetto il weekend di milano, vedo come va, se non è cosa basta. Basta perché mi ero stancato ma non riuscivo a staccarmici perché avevo un attaccamento emotivo e io purtroppo mi lego molto alle persone perché idealizzo molto e soprattutto la situazione con lui mi piaceva, nel senso che mi attraeva quasi di più quello che potevo fare con lui, il fatto che conoscesse le mie amiche benissimo, sicuramente pure a lui, ma anche a quello che avremo vissuto. Quella sera si discute per messaggio, il giorno dopo mi chiama. Si litiga molto. Mi dice che quando ci siamo visti dopo un mese pensava che gli scattasse qualcosa e invece non ha sentito quello che pensava di sentire dopo 1 mese senza vederci. Che non c’entrava ne l’aspetto fisico, perché mi ha sempre trovato bello e ha sempre avuto attrazione fisica, ne c’entravano le discussioni di dicembre o i problemi. E infatti io non mi incazzo per questo, ma per il fatto che quando io mi sono aperto pochi giorni prima sul mio passato lui sapesse già che voleva chiudere sotto quel pumto di vista, e nonostante ciò aveva fatto promesse e non aveva detto niente quando a inizio chiamata avevo detto che io voglio trasparenza e onestà dalle persone. Lui si giustifica dicendo cge non se l’era sentita quella sera perché mi stavo aprendo su cose importanti. Discutiamo molto. A na certa si calmano i toni, mi dice che lui vuolr comunque vedermi quel weekend. Poi mi dicr che ammette che non sarebbe geloso a vedermi a baciare un altro ragazzo ma che proverebbe un po’ fastidio. Mi dice che lui mi vede come amico ora, io rispondo che non lo vedo ne come amico ne come fidanzato… poi parliamo di darci un ultimo bacio. E che ci eravamo conosciuti nel momento più sbagliato, perché lui di solito dimostrava molto nei rapporrti, era affettuoso ecc e che quindi caratterialmente non lo avessi conosciuto davvero per via delle confusione. E lui neppure a me considerato che i comportamenti poi miei con ansia ecc sono derivati proprio dal suo essere diverso e freddo. Arriva il weekend, ci vediamo, rimaniamo in casa a Milano, parliamo per un’ora, vedendolo non provo più quei fuochi di prima, ma l’attrazione fisica c’era e questa lo abbiamo ammesso entrambi. Parla che se è destino due cose ritornano, ma che in quel momento lui mi vedeva come un amico, della quale aveva attrazione fisica, molta. E che la sua psicologa le aveva consigliato che lui probabilmente aveva avuto sempre cose a distanza, ma che ora avesse bisogno di qualcuno vicino e forse pure io…
Il problema è che due amici normali, non dovrebbero provare quell’attrazione fisica forte, altrimenti sarebbe un’amicizia più particolare… e lui a questo dice che se anche dovesse capitare nessuno dei due ha più il legame affettivo e che quindi non cj sarebbe problema. Poco dopo Arriva il bacio, baci molto appassionati e si stava per andare oltre ma ci fermiamo perché avevamo appena chiarito il rapporto e partire subito in quarta non era corretto. Usciamo, beviamo qualcosa, ci ribaciamo e ci salutiamo. Parliamo poi per messaggio i giorni dopo, eravamo due persone che si volevano bene sicuramente ma che avevano un attrazione fisica non normale. Baciandolo non sentivo nulla, solo cose fisiche, ma nin è normale questo rapporro fra due amici. È normale provare attrazione fisica per le persone, ma fra noi c’era qualcosa di anormale. In chat scherziamo e tutto ma io gli dico che avevo bisogno di staccare un po’, soprattutto perché a milano c’era stata una discussione con le mie amiche e lui era stato messo in mezzo, e che quindi era nel mezzo di quella persona che nelle liti non dava ragione a nessuno ma che deve farsi un opinione della cosa. E mi dice anche che la mia scelta di cambiare numero per un periodo era una scelta radicale. Lunedì notte, lui stava già dormendo, io gli ho scritto semplicemente:
Notte , ti voglio bene. Frase che non dico mai che stava a significare un saluto e ho cambiato numero, disattivato momentaneamente i social, e dato ik numero solo ai miej amici. Ora, sono nei giorni più difficli. Ho paura di aver rovinato tutto io con le mie ansie, mi faccio mille domande se l’ho stancato io, a come sarebbero andate le cose se non l’avessi conosciuto in questo periodo suo brutto e a come sarebbero andate se tuttofosse andato bene senza sparizioni, freddure, paranoie, ansie. Tutto ciò mi crea un senso di autocolpa… enorme. Ci sto proprio male, sento di aver rovinato tutto io, nonostante lui abbia detto che anche se le cose sarebbero andate bene probabilmente saremmo arrivati a questo punto causa impegni personali e confusione sua su se stesso. Non so come sentirmi, la frase del momento sbagliato poi mi spaventa. Perché sembra sempre come se una persona allora debba tornare, e io sento che tornerà… purtroppo ho questa sensazione che tornerà… e da na parte voglio ma dall’altra?…
Sono molto confuso… a ogni fine rapporto mi faccio 100.000 colpe e questo mi distrugge. Ho giorni che prendo coscienzq della cosa e giorno che mi attanaglio la testa di pensieri e pensieri. Un po’ mi manca, lui ma anche quello che poteva essere, e la sensazione di aver rovinato altro per la mia paura e ansia mi fa stare male. Mi dispiace aver scritto tutto questo papiro di roba, ma non so come fare. Abbiamo risolto ogni volta e lui era rimasto, e se l’avessi stancato io? Se fosse tutta colpa mia?… e se non fosse scattata per via delle mie paranoie? La guerra si fa in due è vero, ma ho paura di aver rovinato un’altra cosa bella che la vita mi aveva messo davanti per le mie paure e i miei traumi.

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Miglior risposta 8 FEB 2022

Ciao Matteo.
Non so quanti anni tu abbia, ma da quello che scrivi mi sembri molto giovane e stai subendo qualche mareggiata ...
Da quello che scrivi, sembra tu ti trovi travolto da una serie di situazioni che non vuoi o non sei grado di gestire. Credo che forse dovresti fare un pit stop e .. prendere fiato. E' necessario che tu faccia chiarezza dentro di te e ritrovi i pilastri o i punti forti che certamente hai, a cui aggrapparti quando ti relazioni ad un partner, e al contempo a lasciare andare il non necessario. In poche parole devi ricentrarti su te stesso e trovare forza e sicurezza ... altrimenti tutti i rapporti saranno tumultuosi...
Se ti può essere utile, sono a tua disposizione per un primo colloquio gratuito online, per capire se posso darti una spinta.
Ciao
Angelo

Dott. Angelomaria Alessio Psicologo a Castelfranco Veneto

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8 FEB 2022

Buongiorno Matteo,
mi spiace molto per la situazione che sta vivendo e posso immaginare anche quanto tutto quello che ha vissuto sia stato causa di forti emozioni e sensi di colpa che ancora oggi sta provando. Dalle sue richieste finali si evince quanto sia preoccupato, questo sarebbe importante nel suo caso rivolgersi a un professionista che possa accompagnarla in questo momento delicato della sua vita per liberarsi da queste emozioni ormai pesanti e sensi di colpa. Anche se siamo i migliori amici di noi stessi, a volte abbiamo bisogno di affrontare certe questioni con la sguardo esterno di un professionista. La vita ci da sempre altre possibilità, sta noi trovare le modalità che sentiamo più nostre per risolvere problemi e superare le difficoltà. È importante che lei si prenda cura di se.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Valentina Santoro

Anonimo-185087 Psicologo a Albignasego

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8 FEB 2022

Buongiorno Matteo,
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ciò che hai esposto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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8 FEB 2022

Salve Matteo, mi dispiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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