Due mesi fa sono andata a cena con i miei compagni di università. Ho dato un passaggio in macchina a due di loro, tra cui uno che ci aveva provato con me tempo prima e che il mio ragazzo odia. Ma c'era anche una mia amica quindi ero tranquilla. Il mio ragazzo si è molto arrabbiato quando l'ha saputo. Io gli ho detto che questo mio compagno (che per comodità chiamerò S.) stava poco bene e quindi gli altri miei compagni avevano lasciato il posto a lui, e avevano preso la metro. Ed era la verità. Ora ho la mente offuscata: la mattina di quello stesso giorno avevo dato un altro passaggio a 4 di loro, tra cui c'era anche S. In pratica dovevamo andare tutti in un posto per studiare e io ho portato quattro di loro in macchina, la sera avevamo la cena di classe e in macchina con me sono venuti S. e l'altra mia amica. Il mio ragazzo ha saputo del passaggio a cena, e si è arrabbiato, perché non gli andava che questo tipo venisse in macchina con me. L'ho tranquillizzato dicendo che c'era anche l'altra mia amica, e che l'avevo portato perché gli altri miei compagni, alla mia offerta di passaggio, avevano risposto:"Noi andiamo con la metro, porta S. che sta poco bene oggi"
Era vero, io ricordo di aver detto la verità, ma giuro che non riesco a ricordare se ho precisato anche il fatto che anche la MATTINA era venuto in macchina con me. Cioè, ho detto "Amore, io do sempre passaggi ai miei compagno quando ho la macchina a disposizione" però non ho specificato che quella stessa mattina lo avevo fatto, e che c'era anche S.
Non so perché mi è tornato in mente adesso, dopo due mesi! Giuro, non ci avevo più pensato e dopo quella sera la mia coscienza era pulita. Può essere che io gliel'abbia detto e che ora non lo ricordi, e questo spiegherebbe il perché della mia serenità. E può essere che adesso mi sia tornato in mente in modo distorto e io abbia rimosso di averglielo detto.
Ma mettiamo che io non gli abbia detto che l'avevo portato anche la mattina, mettiamo che lo abbia omesso e lui sapesse solo del passaggio a cena, dovrei preoccuparmi? Insomma, non cambierebbe niente no? Anche perché la mattina c'erano anche più persone in macchina quindi era anche più "sicuro". Inoltre io ho detto al mio ragazzo che l'avevo portato in macchina la sera perché stava poco bene, ma la mattina non ricordo se stesse poco bene, forse no... e l'ho portato comunque in macchina. Quindi mi sento in colpa. Ho detto che l'avevo portato solo perché stava male ma in realtà la mattina non stava male, almeno non mi pare. Ma quel giorno non mi sentivo in colpa! Dicevo la verità al mio ragazzo, quindi perché mi sento così? Perché mi è tornato in mente dal nulla dopo due mesi e mi sto facendo queste paranoie? Può essere che siamo tutti ricordi offuscati e io in realtà abbia detto la verità e basta?
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25 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno Giulia,
questi pensieri confusi e il fatto del sentirsi in colpa potrebbe nascondere un disagio più profondo. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo che possa fare chiarezza sui suoi pensieri.
Un saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se
26 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Mary,
perchè mai si tormenta così tanto? la domanda non è se è giusto o sbagliato il tormento, ma perchè sente il bisogno di sentirsi in colpa.
cordiali saluti,
ott. D. MAlerba (VE)
23 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Rosy,
é interessante che questo ricordo emerga dopo due mesi ma lo é altrettanto il fatto che, per amore del tuo ragazzo, tu ti senta limitata e non libera di nelle scelte, in difficoltà per l'emersione di un ricordo.
Forse una domanda su questa relazione sta emergendo? É forse successo qualcosa con il tuo ragazzo ultimamente?
A disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Fornari Daniela
23 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giulia,
il suo attuale ragazzo, geloso ed insicuro (almeno così appare da quanto scrive( lei proibisce di accompagnare questo amico nel bisogno.
In qualche modo nel suo racconto traspare una sua giustificazione ai suoi comportamenti, perchè deve giustificarsi dei suoi comportamenti? agli occhi di chi?
Perchè si sente in colpa?
Le sue riflessioni sono molte e stanno diventando per lei un ruminio tormentoso.
Provi a rivolgersi ad una/o psicoterapeuta per capire e gestire queste eccessive ruminazioni.
un caro saluto
dott.ssa Monica Salvadore
23 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giulia,
Il suo racconto appare intriso di particolari e dubbi minuziosi e ripetivi, densi di ansie e sensi di colpa che lei stessa forse non è consapevole di avere.
Sarebbe interessante capire perché è così importante per lei che abbia un ricordo preciso e minuzioso dell'accaduto e che non le sia venuto in mente subito ma a distanza di due mesi? Che differenza fa per lei e soprattutto perché intacca tanto il suo benessere? Questo come punto di partenza per iniziare un percorso che le chiarirebbe molti interrogativi, che diversamene non potrebbero essere chiariti.
Cordialmente e se avesse bisogno non esiti a contattarmi privatamente.
Un caro saluto.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo- comportamentale a Villaricca (Napoli).
22 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Giulia, non vale la pena di perderti in dettagli di poco conto che non hanno importanza.
Il tuo ragazzo è molto geloso ed altrettanto insicuro ma se ti fai tutte queste preoccupazioni mostri anche tu una buona dose di insicurezza e bassa autostima.
Un percorso di psicoterapia potrebbe essere di aiuto ad entrambi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Giulia
davvero troppi pensieri e troppe "paranoie".
Non credo proprio che tu debba perderti in queste cose di poco senso...
o meglio: ha senso che tu sei una ragazza gentile e che aiuti i tuoi compagni in quello che puoi, ma proprio non ha senso che tu ti lambicchi il cervello per dettagli di nessun importanza.
Qui, il fulcro della questione è il tuo attuale ragazzo, molto insicuro (così emerge dal tuo racconto) che, addirittura, vorrebbe proibirti di accompagnare questo amico nel bisogno.
Diciamo che la cosa migliore da fare sarebbe che tu non dessi corda al tuo attuale fidanzato su questo punto e su queste questioni.
E' lui che deve comprendere che deve recuperare sicurezza e dignità su queste cose.
Al massimo tu puoi dire che non ricordi in quanto, oltre a fornire il passaggio, se puoi, a chi ha bisogno, perché questa è una tua scelta, del resto non te ne importa nulla.
Cara cerca di essere assertiva e non lasciarti torturare per insicurezze di lui.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta