Preferire la ragazza o gli amici?
Buongiorno,
vi scrivo perché gradirei un vostro parere in merito alla situazione che vi illustrerò.
Ho una relazione un po' complessa con una ragazza (io 38 lei 34) a causa del rapporto morboso e di dipendenza che ha nei confronti dei suoi amici/colleghi tra cui c'è anche un ex dalla meschineria inqualificabile.
Dopo che la nostra relazione è terminata tre anni fa a causa loro quasi 7 mesi fa abbiamo riallacciato i rapporti mettendo subito in chiaro, da parte mia, che gli amici dovevo tenersi fuori dalla nostra vita e che le nostre decisioni e i nostri spazi non sarebbero mai stati messi in discussione da loro.
Abbiamo discusso dapprima per le vacanze estive. Infatti lei ha proposto di fare una settimana con me e una con loro, da sola (siccome non mi vogliono nel gruppo e hanno declinato la mia offerta di fare le vacanze tutti insieme) considerando che la nostra relazione è a distanza e già ci vediamo poco, solo nei week end.
Successivamente abbiamo discusso perché il giorno del suo compleanno lei sarebbe stata a Milano per una fiera e io avevo proposto di trascorrerlo insieme raggiungendola lì. Ciò non è stato possibile perché la sua amica ha esordito con la vergognosa frase "..perché devo tenermelo dietro tutto il giorno"....e cosa peggiore la mia "ragazza" non ha replicato e mi ha lasciato a casa dicendo che non ha 4 anni e anche se non fossi stato presente al suo compleanno non sarebbe stato un problema e avremmo potuto festeggiarlo nel week-end. Premesso che avrei perso giorni di lavoro e sostenuto ingenti spese pur di stare con lei, mi ha ferito molto la sua risposta.
Ultima discussione: sabato scorso come da accordi sono andato io da lei (di solito ci alteriamo) perché avremmo dovuto festeggiare in pizzeria, con tutti i suoi "misteriosi" colleghi, il compleanno di una ragazza diversamente abile. Questa cena a cui ero stato ripetutamente invitato dalla festeggiata e a cui lei sa bene che mi avrebbe fatto piacere partecipare (soprattutto per cercare di instaurare un minimo di rapporto con quelle "persone" a cui lei tiene tanto) è stata posticipata al prossimo venerdì...cioè quando io non ci sarò. Ho interpretato questa cosa come l'ennesima mia esclusione da parte loro e come un qualcosa studiato a tavolino per non avermi lì...considerando che il primo rinvio è stato a causa dell'assenza di un collega. Adesso che non ci sarò io però la mia ragazza non si è nemmeno degnata di fare un tentativo di spostare nuovamente la data o quantomeno di chiamarmi in loro presenza per cercare un accordo comune a tutti.
Anzi....si è difesa e con arroganza dicendo che non avrebbe potuto fare altrimenti e che sono io uno scocco a pensare che stiano tentando di escludermi (anche se lei è talmente accecata che ancora non riesce a vedere che mi hanno già escluso nelle uniche due precedenti occasioni verificatesi; sia per le vacanze estive in cui non accettavano che andassi con loro sia il giorno del suo compleanno quando la sua primitiva amica ha rifiutato la mia presenza).
Cosa ne pensate?
Grazie mille,
Saluti