Non voglio uscire con gli amici del mio ragazzo

Inviata da Elisa · 29 nov 2022 Terapia di coppia

Ciao, scrivo qui perchè ho bisogno di qualche parere esterno riguardo una situazione in cui mi trovo.

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da un anno, io 25 e lui 27. E in questi mesi abbiamo condiviso diverse cose e abbiamo conosciuto entrambi le amicizie dell'altro.

Lui ha un gruppetto che sarebbe la sua compagnia, formato dai suoi due amici di infanzia a cui e molto legato, suo fratello e le rispettive fidanzate. Organizzano spesso cene, serate oppure feste come Capodanno, Pasqua, ferragosto tutti insieme o addirittura qualche viaggio o vacanza.
Spesso sono andata anche io, (ho passato addirittura lo scorso Capodanno e la scorsa Pasqua insieme a loro) perchè tenendo a lui, tenevo anche a conoscere meglio i suoi amici senza fermarmi alle apparenze. Eppure non c'è niente da fare, non mi ci trovo e non mi piacciono per niente.

Ho notato delle dinamiche all'interno del gruppo che non mi piacciono.

Non vedo un reale affiatamento o comunque una relazione autentica all'interno del gruppo. Ho l'impressione che noi ragazze siamo sempre invitate e considerate in qualità di "fidanzate di", ci si vede sempre in coppia e nessuna di loro esce con la compagnia se non c'è anche il ragazzo, oppure nessuna di loro si frequenta o sente al di fuori della compagnia. E loro sono fidanzate con gli amici del mio ragazzo da 4 o più anni. (Ho avuto poi la conferma di questa cosa da lui, un giorno mi ha detto che non considera le ragazze dei suoi amici delle amiche).
Spesso ho parlato col mio ragazzo della sua ex fidanzata, con cui è stato 8 anni; da quello che ho capito anche lei non ha mai creato un rapporto con questa compagnia, tanto che quando si sono lasciati, anche se di comune accordo, lei non ha più sentito nessuno di questi "amici". In realtà lei li frequentava anche molto meno rispetto alle altre ragazze del gruppo e ora ammetto che la capisco Lui una volta mi ha detto "loro sono i miei amici, non suoi" riferito alla sua ex.
Insomma posso capire un po' questa dinamica e il suo ragionamento, anche se non la condivido; io sono totalmente all'opposto, per me i miei amici possono essere tranquillamente anche i suoi, mi fa solo piacere se si integra al 100% e si trova bene con loro e se loro lo considerano prima di tutto come persona e non come "fidanzato di".

Ma ora passiamo alla seconda dinamica che non mi è piaciuta e forse quella che mi ha dato più da pensare.

Capisco il confidarsi e parlare a grandi linee di come vanno le rispettive relazioni o chiedere un consiglio ai propri amici di infanzia, ma loro secondo me esagerano. Fanno molto gossip sulle rispettive fidanzate, alle loro spalle e questo lo trovo poco carino.

Quelle volte che ho visto uno di loro due senza la ragazza, ha iniziato a parlare con il mio fidanzato, davanti a me di lei. Ha raccontato molte cose, anche private; e se fossi stata io in lei mi avrebbe sicuramente infastidita. (Inoltre io ho una personalità molto introversa e non mi metto a raccontare cose private di me ad altre persone, non vedo perchè dovrebbero farlo gli altri). Inoltre ha raccontato di avere dei problemi di comunicazione con lei, prima ancora di parlarne insieme a lei.
Ho sentito poi che criticava la ragazza dell'altro loro amico riguardo una cosa che gli era stata riferita proprio da lui. E poi spesso ho sentito sempre questo amico parlare male, criticare e dare appellativi poco carini alla ex del mio fidanzato; che sinceramente da come mi è stato raccontato avevano una relazione normalissima, finita perchè non c'era più amore. Insomma lo trovo poco rispettoso.

Si vedono tutti insieme molto spesso, quasi una volta ogni due settimane, dopo tanti tentativi, sono mesi che non sono più uscita in loro compagnia. Questa situazione mi pesa però davvero tanto. Non so neanche come poter parlarne con lui. Inoltre sono stata invitata a una di queste cene con loro a inizio dicembre e mi viene già mal di pancia al solo pensiero di andare. Ma temo di non poter rinunciare sta volta… però tutto questo mi fa davvero soffrire

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Miglior risposta 2 DIC 2022

Da come descrive questo gruppetto di "compagni di merende" sembrano un po' crudetti.... emotivamente scrocchierelli....
D'altronde la maggior parte delle compagnie si tengono insieme organizzando feste, pranzi, cene o weekend sulla neve, senza mai raggiungete grandi profondità amicali.
Esprima con franchezza il suo punto di vista al suo ragazzo e decida, di volta in volta, se vuole vedere o meno questi amici.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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9 DIC 2022

Carissima
Parli con il suo fidanzato di quello che ha eloquentemente spiegato qui e vedrà che se non altro si toglierà un sassolino. Anche perché, ringraziando il cielo, le persone da frequentare sono ancora una delle poche cose che possiamo scegliere.
Saluti

Dott. Gianmarco Mellini Psicologo a Arezzo

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1 DIC 2022

Buonasera Elisa,
Sembra che questo gruppo viva in un assetto di claustrofilia. La claustrofilia è una dimensione di genere simbiotico e, come dice l’etimo, spinge gli individui a stare in un luogo chiuso e protetto. Per intenderci da un punto di vista psichico, ricorda la vita intrauterina dove tutto è paradisiaco. Anche il gruppo può vivere una condizione di tal genere e sviluppare tendenze claustrofiliche, così come lei le ha descritte. E certamente la vita in gruppo cosi costituita può creare disagio, poiché diviene asfissiante il fatto di vivere in senso centripeto tutto quel che accade. I rapporti di coppia in un gruppo claustrofilico sono osservati al microscopio e relazioni fuori dal ruolo preformato non prendono il largo, così come altri membri esterni al gruppo non riescono ad entrare.
Però l’individuo, se vuole individuarsi, può comunque iniziare a scegliere di muoversi fuori dagli schemi previsti dal gruppo anche procurando piccole crisi interne. Il parlare col suo ragazzo del suo fastidio e disagio è una buona opzione per iniziare ad affrontare il problema. È possibile cioè frequentare altri gruppi e altre relazioni in coppia. Basta deciderlo, non adeguandosi pedissequamente alla regola intragruppale.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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30 NOV 2022

Beh nessuno dovrebbe essere obbligato a frequentare persone che non gli piacciono. Dovresti poterne parlare con il tuo ragazzo, e accordarvi su una più bassa frequenza da parte tua. Le dinamiche che descrivi effettivamente non invogliano la frequentazione.

Dott. Matteo Mossini Psicologo a Parma

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30 NOV 2022

Buongiorno

Ha provato a dire al suo ragazzo che vuole usciere solo con lui? e che non si trova con i suoi amici? Perché uscire e soffrire?
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

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30 NOV 2022

Gentilissima Elisa, innanzitutto grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e ne comprendo le fatiche, soprattutto perché vanno a intaccare la sfera intima e relazionale. Credo che parlare con un terapeuta ti potrebbe aiutare ad esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti le tue fatiche e fastidi, nonchè riflettere insieme sulle dinamiche relazionali entro le quali ti trovi.
Resto a disposizione!

AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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