Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni. Ho una diagnosi di ADHD e soffro da ormai forse 10 anni di depressione. Sto studiando psicologia all'università ma sono fuori corso. Per cercare di raggiungere i miei obiettivi accademici, negli ultimi tempi sto rinunciando alla mia vita sociale, nonostante io abbia tanti amici e una ragazza. Da circa 3 anni sono in terapia con una terapeuta che utilizza l'approccio cognitivo-comportamentale. Non l'ho scelta di mia iniziativa ma mi è stata consigliata da amici per via della sua bravura. Fin da subito mi sono trovato benissimo con questa persona. Ho notato fin da subito la sua grande professionalità e la sua impressionante preparazione, nonostante la giovane età. Non mi sono mai trovato così bene con uno specialista prima di questa esperienza, e ne ho cambiati veramente tanti perché nessuno era in grado di aiutarmi concretamente. Lei, invece, mi ha fornito sin da subito degli strumenti concreti per affrontare le mie difficoltà. La vita mi ha purtroppo riservato tantissimi problemi, che non posso raccontare. Nonostante i progressi con la terapeuta, la mia situazione peggiora per motivi esterni. Di recente ho avuto un problema inconfessabile ad altre persone a me care. Ne ho parlato con lei e mi sono sentito veramente libero di aprire la mia mente. Mi sono sempre sentito accudito durante le sedute, ma trattandosi questa volta di pensieri permeati di un'immensa tristezza, probabilmente il suo ascolto attivo e il suo aiuto concreto mi hanno fatto sentire ancora più bene del solito. Dopo l'ultima seduta ho sentito delle emozioni estreme, intense come poche volte mi è capitato nella vita. Ho sentito una insolita attrazione nei confronti della terapeuta. Non so dire se questa attrazione sia amicale, sessuale o di altra natura non da me riconoscibile. Molto probabilmente si tratta semplicemente di un transfert, ma essendo il protagonista di queste sensazioni mi risulta molto difficile differenziare l'ipotetico transfert da un innamoramento o da una dipendenza. Mi sento davvero molto confuso. Nella mia vita al momento non ho modo di affrontare le problematiche che mi affliggono da solo, non ora. Vorrei parlare con lei di questa attrazione ma ho una paura immensa nell'espormi. Ho paura che queste sensazioni, una volta rivelate, possano essere la causa dell'interruzione di una terapia che, mi rendo conto, mi ha permesso di trovare dei piccoli momenti di pace nei momenti più bui, e tutt'ora mi aiuta a farlo. Non voglio che mi indirizzi verso un altro terapeuta. Com'è meglio agire? Ignoro la questione nonostante io pensi continuamente alla mia terapeuta? O ne parlo apertamente col rischio che tutto finisca e che io mi ritrovi solo senza una guida di cui ho estremamente bisogno per affrontare la mia quotidianità?
P.S. Non ho inserito troppi dettagli nel mio racconto perché ho paura che lei possa leggere il mio post e riconoscermi. So che è decisamente improbabile, ma le paure sono irrazionali.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Confusionetotale,
parli con tranquillità alla sua brava terapeuta dell'imbarazzo che l'innamoramento per lei le sta causando. E' importante che lei lo faccia in tutta fiducia perché l'intensità del suo sentimento è proprio la conferma del vivo e profondo interesse con il quale lei sta affrontando la sua terapia.
L'innamoramento per il terapeuta e la sua rielaborazione è parte integrante del percorso di cura e la sua dottoressa certamente sa come affrontarlo.
Aggiungo anzi che è un bene che le sia accaduto, non fugga spaventato il suo sentimento: oltre alla serietà della persona che la sta accompagnando nel lavoro ci sono regole rigorose del nostro Codice Deontologico che sono state scritte proprio per questi momenti.
Continui così, vedrà che la sua Confusione Totale piano piano si chiarirà. Buon lavoro.
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile e complesso. La tua situazione è delicata e comprendo le tue preoccupazioni e paure.
Il transfert è un fenomeno comune in psicoterapia e rappresenta la trasposizione di sentimenti, desideri e aspettative che il paziente ha avuto in relazioni passate, sul terapeuta. Può manifestarsi in vari modi, tra cui l'innamoramento o l'attrazione. È importante ricordare che il transfert è una reazione normale e fa parte del processo terapeutico.
Se senti che questi sentimenti stanno influenzando la tua terapia o la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile parlarne con la tua terapeuta. Un terapeuta esperto e professionale sarà in grado di gestire la situazione con sensibilità e comprensione, aiutandoti a capire e lavorare su questi sentimenti. La tua terapeuta potrebbe anche aiutarti a distinguere tra un vero innamoramento e un transfert.
Comprendo la tua preoccupazione riguardo all'idea di essere indirizzato verso un altro terapeuta, ma è importante ricordare che il tuo benessere è la priorità principale. Se la tua terapeuta ritiene che sia nel tuo interesse vedere un altro professionista, potrebbe essere la decisione migliore per te. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che ciò accadrà.
Ti suggerisco di riflettere su ciò che senti e decidere se e quando vuoi affrontare l'argomento con la tua terapeuta. Potresti iniziare dicendo che hai delle preoccupazioni o dei sentimenti che vorresti discutere, senza entrare subito nei dettagli. Questo ti darà l'opportunità di valutare la sua reazione e decidere come procedere.
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
Quando una terapia sta andando bene può esservi un intoppo di tipo transferale, ovvero il paziente inizia a nutrire dei sentimenti e dei desideri nei confronti del terapeuta che sembrano esulare dalla terapia stessa. In effetti le sono esterni ma anche interni, nel senso che come fattori disturbanti esterni possono ostacolare l’iter terapeutico, come elementi interni che agiscono possono rappresentare una svolta terapeutica se opportunamente elaborati. Nel secondo caso, ovvero come possibilità elaborativa, possono essere benvenuti quindi. L’importante è che il terapeuta sappia accoglierli dentro di sè, senza lasciarsene trasportare, pena la fine dell’assetto terapeutico e l’inizio di una storia sentimentale.
Di solito è consigliabile parlarne col terapeuta, ma bisogna dire che un terapeuta con alle spalle una formazione psicoanalitica, ovvero che abbia affrontato uno o più percorsi personali di lavoro intrapsichico su di sè, è più rocciato sulle questioni transferali rispetto ad altre formazioni che non prevedono un lavoro su di sè.
Dott. Pietro Salemme
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Innanzitutto è bene evidenziare i risultati positivi e apprezzabili che sono stati prodotti nella fase di terapia. Questo accade nel momento in cui si instaura un rapporto di fiducia tra paziente e terapeuta. L’affetto e l’ascolto professionale della sua terapeuta le ha permesso di abbandonarsi e far emergere dei sentimenti trasferali. È del tutto normale! Probabilmente rivede nella terapeuta quella figura, e quella guida, che le è sempre mancata nelle sue esperienze di vita; una figura attenta alle sue esigenze, in grado di comprenderla e aiutarla ad affrontare la sua quotidianità.
La psicoterapia permette di creare un rapporto libero da qualsiasi forma di giudizio. Gli analisti riconoscono bene queste dinamiche e rendono possibile, anzi utile, confrontarsi liberamente rispetto tutto quello che accade, si sente o si pensa anche nella relazione stessa.
Comprendo che possa essere difficile ma parlare delle tue emozioni e sentimenti con la tua analista ti permetterà di capire che indipendentemente da tutto lei sarà lì, pronta ad accoglierti. La paura di rovinare il vostro rapporto potrebbe diventare un elemento su cui lavorare, essendo probabilmente una modalità che, come si sta esprimendo nella relazione terapeutica, potrebbe manifestarsi (o essersi manifestata) anche in altre relazioni al di fuori del setting terapeutico, limitando l’espressione libera di sé stesso.
Il “non detto” è la parte che deve emergere in terapia e più cose non vengono dette più si va contro al processo di cambiamento.
Non aver paura, sii te stesso, esprimi la tua vera persona e la tua terapista sarà ben contenta di accogliere anche questa parte di te.
Saluti,
Dott.ssa Covini Sofia
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Capisco che ti trovi in una situazione complessa e emotivamente carica. È positivo che tu stia cercando un modo per affrontare questi sentimenti.
Innanzitutto, è importante riconoscere che il transfert è un fenomeno comune nelle terapie, succede spesso che i pz si innamorino dei loro terapeuti e i terapeuti sono preparati a gestirlo. Puoi considerare di discutere apertamente questa attrazione con la tua terapeuta. Questo potrebbe essere un passo importante per comprendere meglio i tuoi sentimenti e lavorare su di essi insieme. La tua terapeuta dovrebbe essere in grado di affrontare questa situazione in modo professionale e aiutarti a elaborare queste emozioni.
Tuttavia, se hai timori legittimi riguardo a come affrontare questo argomento con la tua terapeuta, potresti considerare di scrivere una lettera o un messaggio in cui esprimi i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Questo potrebbe darti il tempo di organizzare i tuoi pensieri e affrontare l'argomento in modo più strutturato.
Ricorda che il tuo benessere emotivo è fondamentale, e la terapia è progettata per aiutarti. La discussione di questi sentimenti con la tua terapeuta potrebbe portare a una maggiore comprensione di te stesso e delle tue dinamiche emotive.
12 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
la paura di rivelare questo aspetto alla tua terapeuta è comprensibile come il fatto che ti risulti difficile riconoscere queste sensazioni. Parlarne insieme potrebbe aiutarti a comprendere meglio proprio quello che stai provando poiché rischia di occupare tutto lo spazio mentale e portarti a focalizzarti troppo su questa paura e su queste sensazioni.
Cordialmente,
Dott.ssa Sara Beduschi
