Periodo di gran confusione
Buonasera, sono ragazza di 31 anni e vivo una relazione con un ragazzo di 34 da circa 13 anni. Siamo sempre stati una bella coppia ed essendoci conosciuti da ragazzi, abbiamo sempre fatto tutto con calma.. non ci vedevamo tutti i giorni, uscivano con gli amici e abbiamo sempre rispettato gli spazi altrui. In pratica ci siamo costruiti una base solida piano piano, senza bruciare le tappe. Questo penso sia il motivo della nostra longevità.. tuttavia 3 anni fa, abbiamo deciso di andare a convivere e diciamo che da lì è cambiato tutto. Abbiamo avuto molti bassi, molte liti dovute al suo eccessivo bisogno di uscire. Premetto che lui lavora su turni e quindi almeno due volte a settimana dormo da sola, inoltre lui gioca anche a calcio quindi 2 allenamenti più la domenica sempre impegnata ma nonostante ciò, esce costantemente con un suo amico arrivando talvolta a mattina. Mi lascia sola per tante ore (ad esempio oggi è uscito per la partita alle 13 ed è rientrato alle 21, per poi riuscire di nuovo alle 23.00). Io so stare sola benissimo, avendo abitato fuori per l'università ma sento proprio che non è giusto nei miei confronti... Ne abbiamo parlato tanto ma non ne usciamo. Lui mi dice che mi ama e sa che il futuro è con me ma ora mi chiede di capire e aspettarlo e che, anche se sa di rischiare di perdermi, non può fare diversamente ora perché non ci riesce. So che è spaventato, perché ormai sia parenti che amici ci chiedono sempre quando metteremo su famiglia ma non so se posso aspettarlo, soprattutto perché questo periodo potrebbe durare ancora per anni e io cosa farò poi? Da una parte sento che è l'uomo della mia vita, e quindi dovrei aspettare, dall'altra invece sento di non meritare questo trattamento e questa sorta di indifferenza. Sono davvero confusa.... Scusate se mi sono dilungata ma ho davvero bisogno di un parere onesto e sincero. Grazie