Perché sono triste e demotivata?

Cara Ery,
la felicità non dipende da un uomo ma la devi trovare in te stessa, una volta raggiunta vedrai che tutto il resto arriverà. Tu stessa ti descrivi triste e demotivata e consiglio di non iniziare rapporti con questi stati d'animo. Non possono fare altro che avvicinarsi a te persone con gli stessi stati d'animo e non penso che è questo quello che vuoi. Ti consiglio di fare un passo alla volta, intanto prova a conquistarti la tua serenità, anche perchè non può dipendere da un'uomo, altrimenti potresti rischiare che se la cosa finisse, di tornare nella tristezza e nella demotivazione. Prova a cambiare qualcosa nella tua vita di tutti i giorni, fai qualcosa che ti piace e che ti possa mettere in relazione con persone nuove, ad esempio iscriviti ad un corso in palesta, a un corso di ballo, o quello che preferisci. Potresti pensare anche di iscriverti ad un associazione di volontariato, l'aiutare gli altri potrebbe essere molto soddisfacente, valuta quello che può offrire il territorio dove abiti e prova a lanciarti in cose nuove, in nuove situazioni che possano farti sentire utile e motivata. Intanto di do un piccolo esercizio da fare ogni giorno: prova a fare per 10 min al giorno una cosa che non hai mai fatto.

Tristezza e demotivazione, che sono anche tra i sintomi della depressione, insorgono quando una persona ritiene che un suo obiettivo di vita molto importante sia diventato impossibile da raggiungere.
Bisognerebbe vedere quale e' questo obiettivo che perseguivi e che ritieni ora irraggiungibile, se e' un obiettivo razionale o meno, e se vi sono alternative.
Ma per tutto questo ti occorre una psicoterapia.
Coraggio

Cara Ery80,

quando finisce qualcosa di importante, come una storia sentimentale su cui si era investito molto, può succedere di avere reazioni di tristezza e fallimento prolungate nel tempo. Ottimo che tu non ti voglia arrendere a queste emozioni negative e voglia invece ricominciare a stare bene!
Tuttavia, mi sembra che tu associ il tuo benessere al trovare un uomo. In questo modo perdi di vista te stessa e i tuoi bisogni, cerchi la tua felicità fuori di te e rischi di essere immancabilmente delusa. Trovare o meno un compagno con cui condividere la tua vita non è in tuo potere, dipende in larga misura dal caso della vita; non puoi far dipendere il tuo benessere da questo perchè così ti togli ogni potere sulla tua possibilità di star bene. Concentrati piuttosto su di te, su quello che ti manca e che vorresti cambiare in te: tu hai il potere di cambiare e di essere una persona più felice.
Questo non vuol dire che devi smettere di aspirare ad avere un uomo nella tua vita, bensì che non devi legare a quello la tua felicità, se no finisci per dipendere da un principe azzurro che nessuno sa se arriverà oppure no. La tua vita, invece, non è affatto finita e sei tu che puoi farla ricominciare...
Ti consiglio un percorso di terapia, anche breve, per lavorare sulla tua autostima e per imparare a vederti importante come persona in quanto tale, indipendentemente da chi hai vicino.

Buon futuro!

Dott.ssa Chiara Ostini
Sesto San Giovanni - Milano

Buongiorno Ery,
penso che gli avvenimenti negativi che si sono susseguiti negli ultimi anni abbiano contribuito non poco a farla sentire triste e demotivata. Forse le aspettative sulla vita che aveva prima di questi avvenimenti sono state deluse e ora dovrebbe cercare di fare chiarezza su che cosa le piace della sua vita attuale e cosa le piacerebbe cambiare.
Per quel che riguarda gli uomini cerchi di trovare equilibrio e soddisfazione in quello che fa nella sua vita senza smettere di fare nuove amicizie, non abbia fretta di trovare una persona con cui si sente bene, a volte ci vuole tempo.
Se desidera alcune questioni delicate come quelle che lei sta affrontando possono essere esplorate con l'aiuto di un terapeuta.
Saluti
Dott. Sara Vassileva, psicoterapeuta Genova

Gentile Ery,
capisco che tutti questi eventi negativi come la convivenza andata male, la perdita della casa, l'allontanamento da genitori e amici hanno pesato molto sul suo stato d'animo attuale e hanno contribuito a renderla triste e demotivata.
Vale la pena chiedersi cosa potrebbe rendere la sua vita piena e gratificante: potrebbe essere un nuovo lavoro, nuove relazioni ed amicizie, sperimentare nuove attivitá... L'invito che le faccio è di sperimentarsi e di fare qualcosa. Se domani dovesse avere la vita piena che sogna, che vita sarebbe? Cosa renderebbe la sua vita piena? Rispondendo questa domanda e iniziando giá da oggi a svolgere le attivitá che pensa che renderebbero la sua vita piú piena e gratificante, le cose potranno migliorare.
Un'altra riflessione che faccio è: non si appigli solo agli uomini per dare senso alla sua vita, trovi anche altro che la gratifica. E se le relazioni con gli uomini non la soddisfino, ne cerchi di nuove e non perda la speranza di costruire relazioni nuove e soddisfacenti. Tra l'altro è piú facile avere e mantenere delle relazioni soddisfacenti proprio quando, indipendentemente dall'avere o meno un uomo al proprio fianco, si sta bene con noi stessi e con la vita che conduciamo.
Se ne sente l'esigenza, puó affrontare questi temi parlandone con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti.

dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta, Sustinente (Mantova)

Gentile Ery,
sicuramente la convivenza andata male, la perdita della casa, l'allontanamento dei genitori e di alcuni amicizie sono eventi che pesano sul suo stato d'animo attuale.
Premesso questo, credo che valga la pena di chiedersi come potrebbe dare senso alla sua vita con o senza la presenza di un uomo accanto a lei. Se avesse una vita piena, cosa farebbe di diverso che oggi non fa? Credo che questa sia una domanda chiave a cui rispondere. Parta da lí, si dedichi a qualcosa che le piace, non perda la speranza nelle relazioni e continui a intessere relazioni nuove se quelle che trova non la soddisfano e tenga presente che avere una vita piena non significa soltanto avere un uomo al proprio fianco, puó significare molte altre cose: avere un lavoro gratificante, una rete di amicizie, dedicarsi a una passione, provare e sperimentare diverse attivitá... si tratta solo di capire cosa la farebbe stare bene e partire da lí.
Se ne sente l'esigenza, le suggerisco di confrontarsi su questi temi parlandone con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.

Cordiali saluti,

dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta, Sustinente (Mantova)

Cara Ery,
probabilmente la vita che conduce ora non risponde pienamente a quanto si era prefigurata e il bilancio che sta traendo non la soddisfa. Ha deciso di non volersi adattare passivamente a questo stile di vita... benissimo! Mi chiedo se abbia già provato ad immaginare come vorrebbe essere da qua a qualche anno, e se abbia già qualche idea rispetto a cosa glielo impedisca attualmente... inoltre sarebbe curioso capire se, nonostante tutto, ci sia qualcosa della sua vita attuale che proprio non sarebbe disposta a cambiare.
Cambiare infatti non é facile e sebbene un cambiamento possa essere anche molto auspicato la strada per arrivarci puó non essere cosí scontata, a volte proviamo ad aprire nuove porte con vecchie chiavi o porte vecchie con chiavi nuove, insomma molto dipende dal nostro modo di guardare alle cose e spesso cambiare sguardo non é cosí semplice.
Se lo ritenesse opportuno puó avvalersi di un percorso terapeutico in cui esplorare le chiavi a sua disposizione e le strade da percorrere.
In bocca al lupo per il suo nuovo viaggio!

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova