Prima di tutto vi dico che sono un tipo molto, molto timida. Odio la mia timidezza ma non so come liberamente.
Ora vorrei sapere perché, ogni volta che arrabbio, o urlo per la rabbia subito dopo piango?
Mia madre dice che sono un tipo molto emotivo, ma io non capisco ancora perché piango. Io non voglio piangere, o meglio non vorrei, mai vorrei piangere mentre sono arrabbiata ma è inevitabile. La voce mi trema, le lacrime scendono in pochi secondi è una situazione orribile per me, perché vorrei poter dimostrare ai miei genitori che sono forte, ma così sembro solo più debole ed incapace. Non dice che non lo sono perché tanto non vi crederò. E se confermate... beh confermate.
Non c'è un modo, senza sentire un'esperto in materia, in cui potrei smettere di essere una piagnucolona?
Non so se può importare, ma precedentemente avevo fatto anche un'altra domanda. Potrebbe non essere collegato, ma per precauzione vi metto il link: https://www.guidapsicologi.it/domande/strana-sensazione-che-non-mi-spiego
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11 GIU 2013
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Cara mary,
culturalmente il pianto viene visto come qualcosa di negativo, ma in realtà consente una scarica fisiologica e di eliminare le tossine...quindi è positivo. La questione vera è che lei non vuole apparire come debole...ed è questa la vera debolezza poiché le persone forti sono in grado di mostrarsi così come sono anche con le proprie fragilità. Esprimere la rabbia va bene perché fa abbassare i livelli di cortisolo...l'ormone dello stress. Credo che la cosa più importante non sia bloccare il pianto, ma capire da dove origina il disagio...iniziamo con l'accogliere questa parte di sé timida e piagnucolona...da integrare con le parti che invece sono forti.
27 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 24 persone
Cara Mary , spesso la rabbia, come nel tuo caso, è un’emozione parassita. Spesso da bambini, ci accorgiamo che nella nostra famiglia certe emozioni sono approvate mentre altre sono proibite. Per ottenere carezze, quindi, decidiamo di sentire ciò che è permesso senza esserne consapevoli. In questo caso, le emozioni nascoste che non ci permettiamo di esprimere sono le emozioni vere, quelle che invece sono state permesse sono quelle parassite. Quindi la tua emozione vera è la tristezza e di conseguenza il pianto. Tu nascondi questa emozione dietro quella parassita: la rabbia. Pertanto si !Dai libero sfogo al tuo pianto liberatorio! Un abbraccio . Anna
12 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 97 persone
Gentile Mary, ha mai visto qualcuno ridere per la rabbia? Ecco, la risposta neurofisiologica associata alle sensazioni e dunque alle emozioni è uguale per tutti, vale a dire che se proviamo piacere sorridiamo se proviamo dolore piangiamo. Evidentemente quando lei si arrabbia sente un dolore così forte che libera il pianto come valvola di sfogo che a sua volta libera le endorfine (droga naturale prodotta dal suo corpo) che serve per alleviare la sensazione di malessere. Come altri colleghi le hanno risposto, si può mitigare la sua reazione, lavorandoci sopra.
Spero di averle dato una semplice spiegazione.
Cordiali saluti
Dr. Cristian Sardelli
12 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 60 persone
Cara Mary,
le le lacrime possono avere tante funzioni, dal manipolare agli altri ad esprimere le più disparate emozioni quali tristezza, paura e gioia. Nella tua esperienza le associ all'essere arrabbiata e cerchi di trattenerle anche se inevitabilmente finisci per fallire il compito. Ogni persona è diversa ma una possibile funzione del piangere è essere quella di "annacquare" la rabbia, non darsi la possibilità di viverla fino in fondo e soprattutto di non agirla. Cosa temi nel mostrarti arrabbiata? Vedi se queste mie parole rispecchiano come ti senti, se si, prenditi cura di questa situazione con una psicoterapeuta con l'obiettivo di valutare qual'è la funzione della rabbia nella tua vita.
Un caro saluto
Dott.ssa Federica Cereatti
11 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 48 persone
Buonasera,
dopo la rabbia le lacrime, tutto ciò perchè si sente in colpa per aver tirato fuori la sua rabbia. Non serve lottare contro se stessi, il primo passo per migliorarsi è accettarsi
11 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 23 persone
Gentile Mary,
i motivi del pianto vanno rintracciati sulla modalità con cui percepisce le situazioni, e sul significato che attribuisce alle esperienze che la conducono a piangere. Non esistono tecniche standard da poter applicare per inibire un comportamento emotivo. Ogni strumento è efficace solo se si conosce la singola storia e vissuti della persona.
Cordiali saluti
dott.ssa Cristina Mencacci
11 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 22 persone
Cara Mary, ho l'impressione che tu sia molto giovane ed in questo caso la tua iper- emotività può essere legata all'età. Forse hai difficoltà a gestire tutta questa rabbia, ma il motivo può essere scovato solo con una conoscenza sul piano psicologico. Mi chiedo solo perchè tutta questa necessità di voler sembrare forte anche di fronte ad un genitore. resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa S. Orlandini
11 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
gENTILE SIGNORA MARY,
trattasi di iperemozionalità e richiede una visita neuropsicologica: solo sapendo individuare le cause è possibile fare una terapia mirata (di solito cognitivo comportamentale) per bloccare il pianto dopo la rabbia. On line tutto diventa complesso, a parte alcuni consigli mirati, possibili.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a udine