Strana sensazione che non mi spiego

Inviata da Mary · 22 apr 2013 Ansia

Ciao, mi chiamo Mary, ho 17 anni e a volte ho una strana sensazione che non sono mai riuscita a spiegarmi. Non l'ho mai detto a nessuno, un pò perché per la mia famiglia sono già abbastanza strana di mio, non credo che ci sia bisogno di altro su cui scherzare, un pò perché avevo paura, ma non so neanche io di cosa di preciso.
E' una sensazione strana che ho sempre sentito, ma non ci ho mai fatto così tanto caso come adesso. Sento come se fossi angosciata e triste insieme e poi viene la voglia di piangere, a volte anche senza una ragione. Ho un dolore al petto e la sensazione che il mondo stia sparendo. Non so bene come spiegarla, ma è così. Quando ero piccola piangevo spesso senza una ragione, ma tutti pensavano solo che fossi una piagnucolona e basta e così credevo anch'io. Oggi piango cento volte di meno, ma ogni tanto senza una ragione la sento di nuovo. E' una sensazione orribile per me, perché è come se mi sentissi persa, come se non valessi niente.
Non credo sia un fatto fisico perché non ho problemi, solo in leggero sovrappeso. Ho solo il VES lievemente superiore ma di poco. Ho anche frequenti mal di testa da più di cinque anni, ma adesso ce ne stiamo occupando.
Non so cosa sia questa sensazione e non so come chiamarla. Chiedo a voi solo un consiglio o una spiegazione. Un perché a questa sensazione.
Grazie per aver letto, e per le eventuali risposte.

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Miglior risposta 29 APR 2013

Cara Mary,
mi ha colpito molto il suo sforzo di dare forma al suo vissuto mettendolo per iscritto e adesso sarei curioso di sapere come si è sentita dopo aver scritto questa sua richiesta. Trovo che dare parole a quello che si sente sia sempre l'obiettivo principale di una terapia psicologica e in questo senso sembra che lei stia imboccando il sentiero giusto per stare meglio. Dall'altro lato c'è un ambiente relazionale che invece sminuisce i suoi stati d'animo, che li liquida, forse perché non in grado di farci i conti. È una cosa abbastanza normale, molti di noi spendono energie preziose per cercare di non pensare, per evitare il contatto con emozioni dolorose. Ecco questo invece è il sentiero che le consiglierei di evitare, perché è il miglior modo per far crescere la portata dei problemi. Non si rifugi nella ricerca di problemi fisici, di diagnosi mediche, il suo corpo molto probabilmente non ha niente che non va. Il suo pianto, così come il suo mal di testa, o anche la sua costituzione, trovano sicuramente un senso nelle relazioni che lei ha vissuto finora. La soluzione è vicina, le serve solo un piccolo aiuto.
In bocca al lupo
Dr Scialanca

Zen Garden-centro di psicologia, psicoterapia e formazione Psicologo a Diamante

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27 APR 2013

Cara Mary,
sarebbe opportuno che lei si rivolgesse a uno psicologo della sua zona per approfondire in una psicodiagnosi questo suo disagio e valutare quale strada intraprendere per gestire al meglio la sua situazione.

Cordiali saluti.

Dr. Antonio Cisternino

Anonimo-128762 Psicologo a Torino

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24 APR 2013

cara Mary,
ho letto attentamente il suo messaggio e mi ha colpitoil modo in cui viene vissuta in famiglia ..."strana"...Solitamente chiamiamo strano qualcosa che non conosciamo, che non capiamo e cio'dovrebbe conseguentemente spingere all approfondimento della questione.
Forse allora il suo lungo mal di testa è una ragione " piu comprensibile" da approfondire per la sua famiglia. E' bene percio indagare per "prendersi cura e dare attenzione" al suo sintomo.
Per quanto riguarda " la strana sensazione" di tristezza, lontananza da cio che le sta intorno, pianto , la ricondurrei ad uno stato emotivo, ad un'espressione di qualche sofferenza che esiste da lungo tempo ,dato che si ricorda di averla percepita anche da piccolina. Forse la lontananza e disattenzione degli altri (che ora si manifesta con "io mi sento come se il mondo fosse distante)?
Provi a trasmettere alla sua famiglia ,come ha fatto per il mal di testa, anche questa sensazione "strana" ,dandole lomstesso peso perche venga ascoltata e "indagata".
un caro augurio

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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24 APR 2013

Buonasera Mary, quello che lei descrive è forse la protesta del suo intero organismo a quello che le persone le danno l'impressione di pensare di lei. Parlare poco di sè, sapere giá che i familiari la considerano "strana", il pianto frequente, il dolore al petto, la sensazione che il mondo stia sparendo, il pianto all'apparenza immotivato, il leggero sovrappeso, il mal di testa.... sembra un quadro in cui dominano la tristezza e la rinuncia a contare nel mondo. Se a livello organico le analisi danno dati insoddisfacenti a spiegare la sua situazione, dovrebbe consultare uno psicologo e psicoterapeuta con colloqui clinici e psicodiagnostici, in grado di condurla a individuare le sue risorse, ma anche di delineare lo stato emotivo che causa la sua sofferenza.
Un saluto
Dott.ssa Luisa De Mari

Dott.ssa Luisa De Mari Psicologo a Torino

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23 APR 2013

buon giorno Mary,
forse questo suo stato attuale è il residuo di qualcosa che nell'infanzia non ha trovato la giusta comprensione ed un adeguato contenimento elaborativo. Bollare il pianto frequente di un bambino piccolo come sua caratteristica temperamentale ("sei un piagnucolone") è un'azione che impedisce qualsiasi tipo di elaborazione e dunque superamento di un disagio emotivo.
in bocca al lupo per tutto

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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23 APR 2013

Cara Mary, pur non conoscendoti credo che questa situazione possa tranquillamente chiamarsi depressione. Non farti spaventare dalla parola, poiché essa implica una vasta e diversificata varietà di sintomi ed intensità ed è curabile. Anche i bambini (in forme subdole e poco riconoscibili possono soffrirne). Non temere di parlarne in famiglia, ma sollecita anzi i tuoi genitori a contattare uno psicologo (eventualmente anche rivolgendosi alla tua ASL di riferimento). Un grosso in bocca al lupo e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Dott.ssa S. Orlandinion aspettare ancora!

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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23 APR 2013

Cara Mary,
gli alti e bassi d'umore li abbiamo tutti, forse i tuoi visto anche l'età sono un po' più intensi. Hai mai riflettuto su cosa ti è accaduto nei momenti che precedono questi episodi ? Osservando dentro te stessa come reagisci a determinate situazioni puoi trovare il filo conduttore del malessere.
Un saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci

Dott.ssa Cristina Mencacci - Psicologa - formata in Terapie Brevi Psicologo a Perugia

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22 APR 2013

Buonasera,
si' è importante che controlli prima la sua salute fisica, i suoi mal di testa di che origine sono e anche la Ves leggermente alta, è importante il suo medico la indirizzi da competenti specialisti. Poi una volta svolti esami medici può pensare a rivolgersi a uno psicologo per risolvere la sua ansia (quelle strane sensazioni, il pianto ...)

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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22 APR 2013

Buongiorno gentile Mary,
è importante che lei si faccia aiutare dal suo medico curante indagando a fondo sulle cause dei suoi frequenti mal di testa. Cinque anni sono troppi nel conservare un disturbo fisico del genere. Anche riguardo La spiegazione del risultato delle analisi cliniche che ha svolto è di competenza medica. la VES è una analisi importante e non sottovaluterei il risultato. Faccia in modo che i suoi genitori non trascurino tutti i dettagli e le prescrizioni riguardo ulteriori indagini fisiche. Dopo, eventualmente, si potrà rivolgere ad uno psicologo psicoterapeuta ma vedrà che il suo stato psicofisico così debilitato una volta riequilibrato dalla cura mirata per i mal di testa, riprenderà a funzionare regolarmente.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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22 APR 2013

Cara Mary, concordo con la collega, la D.ssa Mantovani. Dopo aver verificato che non ci siano problemi di salute, per cercare di capire da dove arriva la sensazione d'angoscia che descrive potrebbe rivolgersi ad esempio ad un Consultorio Famigliare nella sua Ulss di appartenenza, i colloqui sono gratuiti o dietro pagamento di un ticket . Talvolta i malesseri che sentiamo dentro e che ci sembrano insiegabili possono arrivare dal passato, dalla nostra storia e dalla storia della nostra famiglia o dei nostri genitori, da segreti o da dolori che non sono stati affrontati e che sono stati trasmessi a noi in modo inconsapevole. Credo che una consulenza psicologica sia importante proprio per dare un senso e un significato a ciò che sente. Cari saluti
Dott.ssa Silvia Arnaldi, Vicenza

Dott.ssa Silvia Arnaldi Psicologo a Monteviale

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22 APR 2013

Gentile Mary,
il suo malessere sembra si stia trasformando da una strana sensazione ad un disagio importante, che merita di essere considerato e affrontato. Se ha il dubbio di una componente fisica e medica, è meglio effettuare degli esami medici che può prescriverle il medico curante, ma se la causa fosse, come è molto probabile dalla sua descrizione, emotiva e psicologica potrebbe rivolgersi ad un consultorio o una struttura pubblica della sua zona per chiedere un primo colloquio con uno psicologo. Questo potrebbe aiutarla a capire cosa le accade e ad affrontare questo disagio. Le suggerisco l'ambito pubblico perché la prestazione potrebbe essere gratuita o comportare solo il pagamento di un ticket, in alternativa può cercare un professionista in ambito privato. Tenga presente che non in tutte le strutture è richiesto per i minorenni il consenso dei genitori. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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