perché gli altri sono felici ed io no?
perché vedo che gli altri non hanno pensieri, dubbi
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Gentile utente,
la sua domanda/riflessione include l'errore cognitivo della "generalizzazione" che tende ad estendere ad un intero gruppo di persone ciò che si riferisce ad una singola o a poche persone.
Oltre a ciò vi è da considerare che nella moderna società narcisistica contano molto l'apparire e l'esibizione di immagini positive di sè per cui le insicurezze e le emozioni ritenute negative vengono nascoste per la paura di essere criticati o emarginati.
In ogni caso il discorso sulla sua personale infelicità va approfondito in un contesto di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
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Buonasera,
la percezione che noi abbiamo degli altri e del contesto che ci circonda non è sinonimo di realtà. Quali sono quei dettagli rilevanti negli altri che rendono queste persone "apparentemente" felici?
E' importante provare a concentrarsi su se stessi e su ciò che ci rende felice. Quale può essere la strada che può intraprendere per trovare la sua felicità? Quali caratteristiche dovrebbero esserci?
Se sta vivendo un periodo difficile, potrebbe considerare di parlare con uno psicologo, in modo da comprendere meglio le sue emozioni, il suo vissuto e capire cosa può renderlo felice. Avere un suo spazio protetto di ascolto e cura può aiutarla a trovare nuove lenti per conoscersi e osservare il mondo circostante in modo diverso.
Dott.ssa Giulia Meroni
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Perchè non li vede o perlomeno li vede come li vuole percepire.
Si concentri su di lei e condivida i suoi pensieri e dubbi.
io sono pronto ad ascoltarla.
Per qualsiasi info mi contatti
Cordialmente
Dott. Giuseppe D'Amico
Palermo
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Ciao fortylillio,
la mente può essere una nostra grande alleata, ma a volte, invece, sembra quasi remarci contro.
Questo è uno di quei casi.
Confrontare la propria vita con quella degli altri capita, lo si fa senza pensarci quasi, si incontra qualcuno e il paragone parte automatico.
Il problema è che notiamo solo alcuni aspetti, quelli che sono più rilevanti per noi, che risuonano con ciò che sentiamo e che (azzardo, nel suo caso, dal momento che parla di "felicità") desideriamo per noi.
Gli altri le "sembrano" senza pensieri e senza dubbi, sono "apparentemente" felici, perché ora come ora sta vivendo un momento di malessere e avrebbe bisogno di un po' di serenità, la stessa che le "sembra" di scorgere in loro.
Se provasse a parlare con queste persone, a chiedergli qualche informazione sulla loro vita, su ciò che pensano e sentono, molto probabilmente si accorgerebbe che anche loro passano dei momenti critici.
Un caro saluto,
Alessia Sassano
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La felicità è un'esperienza soggettiva e personale che dipende da molteplici fattori, come la personalità, l'ambiente, le circostanze e le esperienze di vita. È importante ricordare che ogni persona ha una propria definizione di felicità e che non esiste una formula universale per raggiungerla.
Ci possono essere molte ragioni per cui gli altri sembrano più felici di te. Potrebbero essere a un punto diverso nella loro vita, avere relazioni più soddisfacenti, avere una carriera che amano o godere di un livello di benessere materiale che ti manca.
Tuttavia, è importante evitare di confrontarsi continuamente con gli altri e cercare di costruire la propria felicità sulla base delle aspettative e dei valori personali. Invece di confrontarsi con gli altri, prova a concentrarti su te stesso e su ciò che ti rende felice. Chiediti cosa ti piace fare, cosa ti fa sentire vivo e appagato e cerca di creare spazi nella tua vita per queste attività.
Inoltre, se stai vivendo un periodo difficile e ti senti giù, potresti considerare di parlare con un professionista della salute mentale. Un terapeuta o uno psicologo può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, a sviluppare strategie per affrontare la tristezza e a trovare nuovi modi per coltivare la felicità nella tua vita.
Spero esserti stato d'aiuto.
Dott. Amadori Adriano
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Ognuno gestisce i propri pensieri, dubbi a modo proprio, spesso in modo (per così dire) automatico e non consapevole, non credere alle facciate migliori di sé che ognuno di noi tende a presentare all'altro, spesso sotto un apparente serenità risuona un'angoscia mordente.
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Buongiorno Fortylillio,
Che gli altri siano felici e che non abbiano pensieri o dubbi e' una sua percezione. E' vero che viviamo in un mondo che in diversi modi ci porta a negare o nascondere le emozioni negative, d'altra parte, non e' difficile accorgersi che sotto la superficie, la maggior parte degli "altri" hanno preoccupazioni, dolori, motivi di infelicita'. La domanda allora diventa quanto grande e' la sua infelicita' da non permetterle di vedere quella altrui? Quando e' stata l'ultima volta che e' riuscito ad alzare lo sguardo sull'altro, a essere vicino abbastanza all'altro da comprenderne e condividerne le emozioni? Credo che un percorso di psicoterapia potrebbe essere d'aiuto per esplorare l'origine di questo suo modo di percepire il mondo circostante, elaborare i suoi vissuti, affrontare quell'infelicita' profonda che la isola.
Un caro saluto,
dott.ssa Francesca Calvano
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Gentile utente,
sarebbe interessante approfondire questi suoi pensieri all'interno di uno spazio più ampio come quello che la psicoterapia potrebbe darle. Credere che gli altri stiano meglio di noi può nascere da premesse di un certo tipo, inficiando così la percezione delle cose. Nel caso restiamo disponibili ad accogliere la sua domanda di aiuto, anche on-line
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.sa Simeoli
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Buongiorno Fortylillio.
Mi colpisce molto questa sua domanda, perché bisognerebbe capire cosa lei intenda e con quali lenti guarda gli altri.
Questa è la percezione che lei ha di sé e degli altri ma non so se poi, nella realtà di ciascuno di questi altri, sia veramente così: una quotidianità senza problemi, dubbi o insicurezze.
Credo che un confronto con uno psicologo potrebbe aiutarla ad ampliare/approfondire questa domanda per iniziare ad esplorare aspetti suoi (non degli altri).
Vero che il detto recita:"l'erba del vicino è sempre più verde" ma il rischio, qui, è che lei faccia di tutta l'erba un fascio.
Resto a disposizione e un caro saluto
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Cara,
"l'erba del vicino e' sempre piu' verde" e' un detto che dovrebbero stampare ovunque a caratteri cubitali per imprimercelo bene nella mente, nella misura in cui e' possibile assimilarlo in modo definitivo e senza incertezze.
Quando e' stata l'ultima volta che si sentiva senza pensieri e dubbi? Se attualmente li ha, la invito ad approfondire all'interno di uno spazio psicologico le sue perplessita' e preoccupazioni. A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.
Dott.ssa Francesca Orefice.
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Perché ci vede male.
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Salve,
sono la Dott.ssa Maci.
La sua domanda potrebbe essere un ottimo punto di partenza per snodare la sua questione personale in un setting terapeutico. Le suggerisco di valutare questa possibilità. Come lei saprà, in circostanze che lo richiedono, è possibile concordare dei colloqui online.
Resto a disposizione.
Dr.ssa Maci
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porsi domande è avere la capacità di poter osservare il contesto e identificare pericoli e risorse. Mi preoccuperei molto di più se non ne fosse capace! diverso è immaginare di esserne sopraffatto. nel secondo caso può pensare a un colloquio con uno psicologo per capirne le ragioni più profonde. good luck!
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Buongiorno F.,
ti ringrazio per la tua domanda che è un ottimo spunto di riflessione. Quanto le persone manifestano apertamente i loro vissuti, pensieri e dubbi? Quanto vediamo il riflesso di ciò che crediamo negli occhi dell' altro? Sono quesiti che accompagnano ciascuno di noi. L' incontro con l' altro può avvenire a più livelli di profondità e tanto più è profondo, tanto più si possono scorgere i suoi reali vissuti che molto spesso non sono poi così distanti dai nostri.
Dottoressa Chiara Pettazzoni
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Gentile Fortylillio,
spesso gli "altri" mostrano al mondo la parte "perfetta" della loro vita, ne è un esempio ciò che si esibisce sui social: storie felici, in cui si fanno viaggi, si fanno feste, le famiglie sono sempre unite, le amicizie sembrano tutte sincere e le coppie sembrano indivisibili, ma poi nell'intima realtà individuale è davvero così?
Forse è vera quella frase che recita: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente".
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
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Salve
Capisco benissimo che l'erba del vicino è sempre più verde e questo possa costituire una sofferenza significativa per lei, però servirebbe qualcosa in più per comprenderla.
Contatti un professionista e racconti la sua storia.
Rimango a disposizione
Saluti
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Gentile Fortilillio, innanzitutto grazie per la condivisione! Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come possa far venire dei quesiti il fatto di vedere gli altri sereni e noi invece frastornati da mille dubbi e pensieri. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia possa aiutarti ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti i tuoi pensieri e dubbi, in modo da capirli e capirsi meglio.
Resto a disposizione!
AV
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Buongiorno,
Quello che "vedi" negli altri spesso e' un'interpretazione in base alle convinzioni personali e agli stati d'animo del momento. Nel mondo proiettiamo noi stessi in qualche modo. Emerge da quanto scrivi e lo capisco il tuo desiderio di "star bene" a livello psicologico.
Certo nelle relazioni si può inferire quelle che siano le motivazioni che sottostanno al comportamento altrui, ma non è sempre facile. Perché ti chiedo invece soffermarsi sugli stati d'animo altrui? Questo confronto sociale ti è sempre utile? Piuttosto come gestisci le emozioni che provi e che sembrano darti disagio?
Credo che un confronto con un@psicologo@ potrebbe aiutarti a scoprire il tuo mondo interiore e trovare quei tesori che possono farti osservare il mondo con occhi diversi
Un abbraccio
Dr.ssa Ornella Peloso - Psicologa Pedavena (Belluno)
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Gentile F.,
Il fatto che lei non noti pensieri e dubbi altrui non significa che gli altri non ne abbiano.
In realtà infatti le statistiche ci dicono proprio il contrario, si osserva che 1 persona su 4 si trovi nella vita ad affrontare emozioni difficili, dunque se lei lavora ad esempio con 24 persone, almeno 6 stanno affrontando sentimenti complessi.
Detto questo il fatto che sia comune non significa che non vada affrontato o che non sia importante ciò che sta attraversando.
Che genere di dubbi ha?
La Psicoterapia può offrirle uno spazio di riflessione per conorendere questi dubbi o pensieri e arrivare a ció che realmente desidera.
Se i dubbi riguardassero il lavoro o la carriera di studi, un percorso di orientamento o bilancio delle competenze potrebbe essere molto utile.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Maria Rosaria Desiderio.
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Buongiorno, semplicemente le persone non mostrano quello che succede nelle loro vite. Tendono a mascherare i loro drammi per mostrare, appunto il meglio di loro stesse.
La vita è un palcoscenico dove gli attori, le persone che incontra quindi, mettono in scena un meraviglioso spettacolo dove tutto sembra perfetto e al posto giusto.
Dietro le quinte invece si cela il peggiore degli spettacoli dove tutto è in disordine, c’è poca luce e spesso non si vede nessun colore.
Quello che ho imparato nella vita, anche grazie al mio lavoro, è che non bisogna mai e dico mai invidiare qualcuno. Potremmo scoprire che la sua vita è fatta di molta sofferenza e proprio non fa nulla da invidiare.
Se pensa di voler approfondire questo argomento può fissare un colloquio, anche online.
Buona giornata
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È importante ricordare che non possiamo leggere direttamente i pensieri e i sentimenti degli altri. Potrebbe sembrare che gli altri non abbiano pensieri o dubbi, ma questo potrebbe essere solo un'interpretazione errata da parte tua. Le persone potrebbero non condividere apertamente i loro pensieri o dubbi per una serie di motivi, come paura del giudizio, mancanza di fiducia o semplicemente per mantenere la privacy.
In realtà, è del tutto normale che le persone abbiano pensieri, dubbi e preoccupazioni nella loro vita quotidiana. Ogni individuo ha una propria esperienza interiore, e ciò che percepiamo degli altri è solamente una piccola parte di ciò che realmente provano.
Se desideri approfondire le esperienze altrui e scoprire come stanno affrontando dubbi e preoccupazioni, prova a creare un ambiente di fiducia e supporto in cui gli altri possano sentirsi a proprio agio nel condividere i loro pensieri e sentimenti con te. Questo ti aiuterà a comprendere meglio le loro esperienze e a realizzare che, come te, anche gli altri affrontano incertezze e dubbi nella vita.
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Buongiorno.
Sa, spesso i perché non ci portano da nessuna parte. Come fanno gli altri ad essere felici? Cosa fanno concretamente per darle l'idea che siano felici? E l'altra faccia della medaglia: cosa sta facendo lei per essere felice? Cosa sta già facendo che la rende felice?
Il modo di porre e di porci la domanda può essere definente e trasformativo.
Resto a disposizione per chiarimenti o per rispondere ad u ulteriori domande, sia online che nel mio studio. Nel frattempo saluto cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
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Buongiorno. Innanzitutto mi sento di dirle che ciò che nessuno di noi può "vedere" gli stati d'animo altrui. Lei immagina che gli altri non abbiano pensieri e dubbi. Tuttavia, se conoscesse più da vicino le altre persone scoprirebbe che, anche se molti non lo danno a vedere, tutti hanno preoccupazioni e incertezze. Ovviamente, ognuno ha una conoscenza approfondita della propria realtà interiore e quindi pensa che essa sia unica. Ciò induce un senso di solitudine che aggrava il quadro. Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per elaborare le sue difficoltà interiori e per migliorare le sue capacità di decentramento, ovvero di comprensione degli stati d'animo altrui. L'aiuterà a sentirsi meno solo e a ricercare conforto negli altri.
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Buongiorno ,
forse qui manca una parte di quello che voleva scrivere.
La sua idea sembra essere che tutti gli altri non abbiano pensieri , e lei si è convinto che davvero non ne abbiano?
Oppure la sua domanda è diversa : lei vede o sente che qualcun altro vicino a lei non ha molti pensieri, non ha molti dubbi ?
Oppure voleva dire : perchè gli altri non hanno gli stessi pensieri e dubbi che ha lei ?
Se vorrà completare il messaggio , sarò lieto di rispondere qualcosa di più concreto.
Cordialmente.
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Buongiono
Tutti hanno pensieri e dubbi fanno parte dell'uomo.
Non lo dicono.
Sarebbe opportuno che facessi dei colloqui con uno psicoterapeuta, per analizzare le varie motivazioni della tua personalità
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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