Buona sera...mi chiamo Giada e ho 22 anni. Da molto tempo, desideravo cominciare una convivenza con il mio ragazzo e finalmente dopo 3 anni che stiamo assieme siamo andati a convivere. Premetto che soffro di attacchi d'ansia perché di mio sono una persona ansiosa, ma cerco lo stesso di fare tutto anche se mi pesa perche alcune cose le vivo davvero male. Credevo che una volta raggiunto quello che volevo mi sarei tranquillizzata, ma non è stato così o meglio da una parte sto bene sono tranquilla e andiamo d'accordo ma dall'altra no. Il mio ragazzo fa l'autista e anche se lo fa in giornata e la sera torna questo mi crea un ansia incredibile. Non è tanto il fatto che di giorno sto da sola, perché mi tengo occupata il più possibile ma il problema vero è quando parte la mattina presto verso le 4.30 ed io devo arrivare fino alla 8.00 a letto da sola... Queste poche ore per me sono un incubo perché lui se ne va chiudendo la porta e io resto lì nel letto sentendomi sola e abbandonata. Ho paura della mia Ansia di non stare bene di sapere che in quelle ore nessuno è sveglio e ci sono solo io anche se è un condominio. Io lo amo e voglio stare con lui e provare ma dopo una settimana non sono ancora riuscita ad abituarmi... Riuscirò mai? Voglio provarci ancora ma la paura è così tanta...volevo anche escogitare dei trucchetti come andare a letto tanto tardi per dormire di più dopo ma ho paura che non funzionino. Da cosa deriva questa paura? Riuscirò ad abituarmi? Io ho sempre vissuto con i miei non sono mai stata abituata a stare da sola di notte. Grazie a tutti
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8 GIU 2016
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Buongiorno gentile Giada,
davvero una settimana è un tempo troppo breve per riequilibrare il proprio quotidiano! Provi ad avere pazienza con se stessa e con le sue paure, si attivi durante il giorno, lavorando o studiando, frequentando amiche e occupandosi del suo benessere tenendo presente che ha intrapreso una nuova fase della vita che vuole impegno, costanza, e molta forza nel portare avanti un rapporto importante ma non dimentichi se stessa e le sue priorità così come le sue passioni, non deleghi il suo benessere al suo compagno ma pensi anche ad altro. Se passati due o tre mesi la situazione non migliora, sarebbe importante che si facesse aiutare da una psicologa anche presso il consultorio familiare pubblico più vicino a casa sua.
Se vuole, mi tenga aggiornata.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
13 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Giada...di base c'è questo disturbo ansioso che c'era già prima della convivenza.
Se è una caratteristica della tua personalità, passata l'ansia d stare sola uscirà fuori un'altra paura.
Ti consiglio una psicoterapia e, se non te lo puoi permettere, ci sono i Centri di salute mentale CSM, gratis, dell'asl, aperti al mattino, dove ci sono psicoterapeuti.
Inoltre, a me pare che più di stare da sola hai paura del vuoto, dell'inattività, quindi sarebbe opportuno trovarti un lavoretto.
Coraggio
8 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Giada, Lei descrive il suo malessere associandolo a stati di angoscia che, a suo dire, sono suscitati da vissuti di solitudine ed abbandono. Si può ipotizzare quindi che l'origine della sua ansia sia profonda ed antica, cioè che appartenga alla sua infanzia; inoltre lei è giovane, emerge forse da una fase adolescenziale faticosa? Le consiglio di intraprendere un percorso di Psicoterapia per poter trovare una guida alla comprensione profonda di emozioni, vissuti e pensieri.
Un saluto
Dott.ssa Marina Bellomo