Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni e da circa due mesi sono diventata mamma di un bellissimo bambino ma scrivo perché non sono capace di godermi questa nuova vita da mamma...
Sono sempre stata ipocondriaca (non diagnosticato da uno psicologo) con una paura della morte che però compariva ogni tanto per poi sparire... è da circa due settimane che ne sono ossessionata, ho paura di morire all improvviso, soprattutto ho paura di avere un aneurisma (non so perché mi sia venuta questa paura)...
Premetto che il parto è andato benissimo e sono felicissima di essere mamma è una cosa che ho sempre desiderato ma ora non riesco a essere serena... per favore datemi una risposta... non riesco ad andarne fuori... se ne parlo in famiglia mi dicono di non pensare a queste cose.. ma io mi sento veramente male
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25 OTT 2017
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Gentile Elena,
è presumibile che lei non abbia intrapreso una psicoterapia quando ha consultato quello psicologo che non le avrebbe fatto diagnosi di ipocondria.
Lei non dice se è una ragazza-madre o se ha un compagno con cui condividere le sue paure e disposto a starle a fianco per eventuali accertamenti medici preliminari.
In ogni caso, specie adesso che è mamma, per il benessere suo e del suo bambino dovrebbe prendersi cura di sè tramite un adeguato percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
La maternità è uno stato molto delicato... Spesso si riattivano file che avevamo precedentemente sottovalutato.... Non è l'unica ad avere questo problema... Posso però consigliarle di intraprendere un percorso che possa portarla a rielaborare traumi pregressi al fine di potersi godere questo momento meraviglioso
Dottoressa Gorello
27 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Elena,
il post parto è in genere un periodo delicato, in cui si possono manifestare sensazioni ansiogene, che nel suo caso possono aver risollevato il disturbo di ipocondria.
Non abbia timore a parlarne e valutare la possibilità di un sostegno psicologico, che le permetta di gestire la paura e le consenta di godere della neo maternità.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
25 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Elena
È possibile che l'evento del parto abbia rappresentato per lei un evento che ha valutato come tesi a supporto di una paura già esistente, rinforzandola.
Bisognerebbe comprendere che comportamenti mette in atto per ridimensionare questo timore e cosa accadrebbe/come si sentirebbe se non mettesse in atto tali comportamenti.
Per qualsiasi chiarimento resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco
25 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Elena, a volte anche delle esperienze belle come la nascita di un figlio possono portare con sé delle rappresentazioni negative in seguito a dettagli dell'evento. Parli di circa tre settimane...è un tempo ragionevole per cominciare a preoccuparsi:probabilmente non ti sei ancora adattata alla situazione e non hai elaborato l'accaduto.
Con un terapeuta sono certa che riuscirai a capire le ragioni di questo malessere e riuscirai a scacciarlo.
Resto a disposizione per eventuali altri chiarimenti.
A presto
Virginia Valentino
25 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Elena,
Complimenti per il lieto evento!
Purtroppo queste ansie e paure sono molto frequenti dopo il parto, lei accenna inoltre ad una situazione ipocondriaca pregressa.
Per tutelare se stessa e il proprio bimbo le consiglierei un breve percorso psicologico al fine di far rientrare e migliorare queste note ansiogene. Ne parli con il partner e consulti una psicologa della propria zona di residenza.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
24 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Elena,
intanto congratulazione per la maternità. Le sue paure sono scatenate dal nuovo ruolo che si è trovata ad assumere ed è un ruolo bello quanto faticoso ma questo non lo dice nessuno. Mi pare che le ansie che già erano presenti nella sua vita si siano intensificate e il fatto di vedere squalificate le sue richieste di aiuto le amplificano ancora di più. Questa fase può far parte della disforia post partum o della depressione post partum e quindi sarebbe opportuno un intervento in tempi brevi proprio per aiutarla a godere appieno della maternità. Si rivolga senza timore a qualche collega o contatti il servizio primi giorni della sua USL se è attivo. Un abbraccio
Paola Gambini