Sono Francesco, ho 25 anni e circa un mese fa la mia ragazza con cui stavamo insieme da 3 anni e mezzo ha manifestato di non amarmi più, che i suoi sentimenti erano cambiati. In questi tre anni anche sforzandomi non riesco a trovare brutti momenti, non riesco a trovare fasi in cui non provavo felicità insieme a lei, avevamo programmato di andare a vivere insieme alla fine dei suoi studi ed entrambi avevamo manifestato il fatto di aver trovato la persona giusta. Non ha mai manifestato questi dubbi se non poco prima di arrivare a questa decisione di lasciarmi, in quanto non sarebbe stato giusto nei miei confronti continuare. So che pure lei sta male avendomi detto tra le lacrime di entrambi che vorrebbe reincontrarmi e riinnamorarsi di me. Tutt'ora non vuole sentire ragioni di cercare di recuperare il rapporto, di ricostruire laddove lei pensava si fosse perso qualcosa. Non ho mai provato così tanto dolore in vita mia. Non c'è un momento della giornata in cui non emergono ricordi casuali di questi 3 anni, non riesco a concentrarmi su nulla, qualsiasi posto io guardi emergono ricordi di noi due. Tutt'ora sogno frequentemente che lei mi ricontatti per ritornare insieme, dormo poco e a livello fisico mi sento spossato, ho perso peso e questo continuo pensare è come una tortura. Ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarmi ad affrontare questo periodo perchè da solo non sono più in grado. E' una situazione dalla quale riuscirò ad uscire? Provo inoltre un enorme senso di solitudine, mi sento solo, abbandonato. Ho perso una routine in cui stavo bene, la amavo e la amo tutt'ora ma questo senso di solitudone mi sta schiacciando perchè ho la convinzione che non troverò mai più nessuno come lei.
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22 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Francesco, grazie per aver condiviso con noi un frammento di te.
Mi dispiace davvero molto per la fine della tua relazione, non deve essere semplice confrontarsi con i vissuti di abbandono e solitudine che ci racconti con le tue parole. Da quel che sembra, per te questa rottura è capitata un pò come un fulmine a ciel sereno, e l’assenza di segnali che in qualche modo potessero averti preparato a ciò che è accaduto, ha sicuramente reso l’esperienza più improvvisa e inaspettata.
Mi sento sicuramente di dirti che affrontare la perdita e la rottura è un lavoro molto doloroso, che ci fa entrare in contatto con le nostre insicurezze, fragilità e timori più profondi. Ma senza dubbio esiste una fine a questo dolore, che coincide con il momento in cui si riesce ad elaborare la perdita e la separazione. Non possiamo pensare di accantonare le nostre emozioni dolorose e far finta che non esistano, tu stai soffrendo molto per quello che è successo ed è giusto offrire a questi vissuti un luogo dove farli venir fuori e farli sfogare.
Credo che la tua decisione di affrontare questo percorso non da solo denoti una grande risorsa, ovvero quella di sapere di potersi affidare all’altro e di poter chiedere aiuto nel momento del bisogno.
A volta ci dobbiamo confrontare con una dura realtà, ovvero che non tutto nella nostra vita dipende da noi e dal nostro controllo, ma dobbiamo imparare ad accettare che queste cose possano semplicemente accadere ed incassare quindi il duro colpo.
Spero di esserti stata di conforto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
Un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi