Sono una ragazza di 27 anni e da 3 sono fidanzata con un ragazzo. L'ho conosciuto in un periodo di grande dolore durante il quale il mio patrigno stava morendo di tumore. Il mio patrigno ha sostituito negli anni dell'adolescenza la figura di mio padre che da dopo il divorzio dei miei genitori, non ha più voluto avere un rapporto con me. Sin dall'inizio della nostra storia abbiamo avuto dei problemi sessuali. Non perché lui sia impotente, ma semplicemente perché non ci trovavamo in molte cose, anche semplicemente nel baciarci. Dopo la morte del mio patrigno mi è stato molto vicino, ed in generale lui è una persona veramente speciale per me. Il problema è che, non riesco più a fare l'amore con lui ma soffro moltissimo all'idea di lasciarlo. Lui è il compagno perfetto e stiamo benissimo insieme ma non c'è voglia di fare l'amore con lui. Se penso di perderlo sento di dover affrontare nuovamente un lutto ed un abbandono e mi sento morire dentro per questa cosa. In passato qualche volta il sesso ha funzionato però in casi singoli e spesso nei momenti in cui avevo paura di essere abbandonata come dopo la morte del mio patrigno e dopo un suo tradimento. Cosa posso fare? Grazie in anticipo
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14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Greta,
da quello che dici emerge chiaramente che hai solo riconoscenza e affetto nei confronti del tuo fidanzato a cui hai potuto appoggiarti quando hai perso il riferimento affettivo rappresentato dal tuo patrigno.
Non è dato sapere se in passato hai avuto altre esperienze sentimentali con analogo problema da parte tua di scarsa o assente attrazione erotica e desiderio sessuale ipoattivo.
Per superare la tua paura dell'abbandono e comprendere se la mancanza di desiderio sessuale è relativa al rapporto con il tuo ragazzo oppure è presente con qualsiasi partner e correlato ad altri disturbi di personalità ti consiglio di intraprendere una psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Greta
io penso che il rapporto con questo ragazzo sia molto importante per te e sia anche valido, tuttavia la sua figura e la sua presenza è stata sempre commista a sensazioni di sostituzione con figure parentali importanti.
Dal tuo racconto si evince che, alla morte del tuo patrigno, che "aveva sostituito tuo padre" hai conosciuto questo ragazzo che dunque, per la sua vicinanza e il suo affetto ha, a sua volta, sostituito il patrigno.
Forse queste difficoltà sessuali sono dovute a queste "assimilazioni" parentali che risentono di ruoli troppo familiari ed echi di tabù dell'incesto.
Una psicoterapia di coppia sarebbe utile per comprendere bene la natura del problema e definire prossime modalità di relazione, sia nel caso di continuare insieme nel futuro come coppia, sia nel caso di una separazione.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Greta,
scrive che "non c'è voglia di fare l'amore con lui". Le chiedo: non c'è voglia di fare l'amore o non c'è voglia di fare l'amore con il suo ragazzo?
La risposta può aiutarla a riconoscere la direzione da prendere. In entrambi i casi, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo per essere supportata in questo momento di consapevolezze e di cambiamento.
14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Salve Greta,
quindi il suo ragazzo ha colmato il vuoto che l’imminente morte del suo patrigno avrebbe causato in lei?
Mi pare di capire che il sesso non abbia mai funzionato, e soprattutto che lei non l’abbia mai desiderato realmente (visto che non vi “trovavate” fin dal bacio). Tranne quando ha avuto paura di perderlo, perché lui l’ha tradita (come ha vissuto questo tradimento? Cosa ha provato?), o di restare di nuovo senza la figura paterna, quando è morto il suo patrigno.
In effetti, se le cose dovessero essere così… non le resterebbe che agire per andare più a fondo alla sua paura di essere abbandonata. Tutto sembra avere avuto inizio con il primo abbandono subito, quello da suo padre. Forse non è stato bene elaborato, le sue emozioni e le sue sofferenze non sono venute fuori come avrebbero dovuto, ed è rimasta solo questa grande angoscia.
A tal punto, parlarne con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a gestire meglio le sue paure, le sue sensazioni, la sua emotività. E magari uscire dal bisogno di avere a tutti i costi qualcuno a fianco per continuare la sua vita, forse anche senza un reale sentimento.
Cordialmente,
Michela Vespa
Psicologa Psicoterapeuta Roma
14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Greta, si intuisce dalle sue parole che probabilmente si trova in uno di quei momenti della vita in cui si ha la sensazione di essere in una situazione senza uscita, dove ogni tentativo nella direzione di risolvere questa impasse causerebbe dolore e sofferenza per lei e le persone che le stanno vicino. Tendenzialmente, in questi momenti continuare a chiedersi come risolvere il problema non fa altro che acuire questo senso di immobilità, un po' come essere un elefante in un negozio di vetro... Il rischio di danno è alto. Per questo può invece provare a considerare questo difficile momento della sua vita come occasione per capire dentro di lei ciò che l'ha condotta lì dove si trova, provando a distogliere lo sguardo fisso dal problema in sé per rivolgerlo su di lei. La cosa fondamentale per l'esistenza umana è di poter trovare un senso soggettivo per se stessi e così facendo, è possibile proseguire il proprio percorso, anche se dovesse contemplare scelte dolorose.
Le rispondo in questo modo perché non credo nella ricetta magica per la soluzione dei problemi, per i quali lei è la maggiore competente per quello che la riguarda. Ricerchi nella sua parola un senso in cui si possa riconoscere.
Sperando di esserle stata utile, cordiali saluti
Dottoressa Serrano
14 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Greta, sei sicura che si tratti di amore e non di affetto, riconoscenza e stima...? Da quello che scrivi sembra che tu abbia difficoltà a stare da sola e che tu abbia bisogno di avere sempre qualcuno al tuo fianco, vista anche la tua storia. Provi attrazione fisica verso questo ragazzo? Se così non fosse, forse ti stai un po sforzando di stare con questa persona e di fartelo piacere a tutti i costi, per il fatto che è stata una presenza importante e ti ha aiutata molto. Ma se fosse così, questo non è sufficiente. C'è bisogno anche di altro. Penso che tu abbia bisogno di schiarirti un po'le idee. Potrebbe esserti utile chiedere aiuto ad un professionista della tua zona che ti accompagni in questo percorso di consapevolezza.