Parlo da sola e immagino scenari, ho qualcosa che non va?

Inviata da Cassiesalazar · 11 ago 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve ho 24 anni da quando ero bambina parlo da sola in camera mia e immagino tipo di essere in una serie tv o film..il tutto con sottofondo la musica e parlo a bassa voce in modo che non mi senta nessuno. Questa cosa era molto forte quando andavo alle medie dato che c'è stato un periodo in cui non avevo amici mentre negli ultimi anni è diminuito ma il problema è sempre lì come se fosse ormai una dipendenza, devo passare almeno un'ora della mia giornata in questo mio mondo fantasioso è come se scaricasse il mio stress, evado dalla realtà in cui mi trovo. Non ho mai avuto problemi con il distinguere la fantasia dalla realtà infatti nessuno sa o si è accorto di questa cosa e tra l'altro quando sono con gli altri o faccio viaggi non ne sento il bisogno, mi succede quando sono per tanto tempo a casa. Negli ultimi anni tra l'altro ho iniziato a soffrire di ansia e attacchi di panico e ci sono stati dei periodi in cui non riuscivo neanche ad uscire di casa, mi ero molto impaurita a causa di un ladro che era entrato in casa, questo mi ha traumatizzata. Comunque nell'ultimo periodo sto meglio su questo aspetto, ho fatto anche una cura ma questa mia stranezza del parlare da sola non l'ho mai detta a nessuno. Vorrei liberarmi di questa cosa perchè la considero appunto non normale, considerando poi l'età che ho non sono più una bambina dove magari sta bene avere amici immaginari..ho una vita normale, ho amici, ho un fidanzato, ho dei buoni genitori quindi non capisco perchè mi porto dietro ancora questa cosa. Ho paura di essere pazza o di poter impazzire in questo modo. Vi prego aiutatemi o ditemi come posso fare per uscirne.

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Miglior risposta 14 AGO 2023

Gentile utente,
parlare e fantasticare da soli può essere un modo semplice e immediato per scaricare tensione senza il timore di essere giudicati dagli altri ed è qualcosa che fanno parecchie persone.
Essendovi consapevolezza e corretto esame di realtà non è pertanto un sintomo di follia e se questa specie di abitudine è vissuta in modalità egosintonica (cioè non è fonte di malessere) non necessita di cure.
In caso contrario, può essere utile approfondire in psicoterapia il contesto personale, familiare e relazionale per trovare eventuali collegamenti eziologici e preferire altre modalità di rilassamento.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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16 AGO 2023

Buongiorno,
le abitudini sono difficili da cambiare, ma non impossibili. Se l'abitudine di parlare da sola poteva aiutarla appunto a sentirsi meno sola, con gli amici e il fidanzato attuali potrebbe non avere più la funzione originaria. Provi a sostituire gradualmente questa abitudine che sembra per lei gratificante con un'altra. Potrebbe sperimentare la sostituzione delle scene da film o da teatro dalla forma parlata alla forma scritta, divertendosi a scrivere racconti o sceneggiature nel tempo libero, e verificare se questa nuova forma è gratificante altrettanto per lei (o "antistress). Può essere utile in questo farsi aiutare da un professionista.
E' normale dopo l'ingresso di un ladro in casa che si possano maturare timori, ansia, panico o sintomi da stress post traumatico. Il consiglio migliore è anche per questa area di rivolgersi a una/un terapeuta verificando che si occupi di ansia, panico e disturbi d'ansia in generale.
Le faccio tanti auguri. Cordialmente. Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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15 AGO 2023

Gentile Cassie, potrebbe approfondire questo suo bisogno di evasione in uno spazio di terapia personale. Ciò che mi fa figura è il suo esserne preoccupata e sentirlo 'pazzia' piuttosto che la presenza in sé (...) a ragione del fatto che distingue la realtà dalla fantasia. Soffermarsi sul bisogno che sottende questo suo isolarsi potrebbe darle quelle risposte che cerca. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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14 AGO 2023

Salve,
Quello di cui lei scrive, ovvero il parlare da sola per tranquillizzarsi, è un fenomeno che è detto del “gemello immaginario”, ovvero un fenomeno psichico che compare in età infantile. Con ciò non bisogna fare deduzioni affrettate circa la dimensione patologica poiché esso persiste in età di giovane adulta. I fenomeni psichici necessitano di essere osservati e ascoltati per decifrarne il senso. In età infantile costituisce un doppio sostitutivo della presenza materna. Il bambino si nasconde in un armadio o sotto il tavolo mentre i grandi pranzano, per fare degli esempi, e gioca dialogando col gemello immaginario. Sembra essere un modo di creazione di uno spazio intermedio tra sè e la madre, ciò che viene detto spazio transizionale. Cioè il bambino è solo pur restando in compagnia delle voci dei genitori sullo sfondo. Si tratta di uno spazio di gioco intermedio tra il “me” e il “non me”, uno spazio essenzialmente rilassante in cui si può esplorare ciò che non è in area materna pur restando in contatto con essa.
Spero che questi riferimenti teorici possano darle lo spunto per iniziare un lavoro di psicoterapia che contempli la dimensione del profondo.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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12 AGO 2023

Gentile utente,

Capisco la sua preoccupazione. Molti utilizzano la fantasia come mezzo di evasione. Se percepisce che questa abitudine le crea disagio, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale. L'ansia e gli attacchi di panico che ha menzionato potrebbero essere collegati. Non è "pazza", ma se sente che questo comportamento le influisce negativamente, cercare supporto è la scelta giusta.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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12 AGO 2023

Carissima,

non, non sei pazza e non pensarci nemmeno. Hai semplicemente strutturato una modalità di fantasia che ti ha permesso in passato di risolvere almeno nella fantasia la tua solitudine. Posso comprendere che ora vivi questa ossessione come qualcosa di strano, ma ricorda che la tua è una risorsa tipica delle persone intelligenti. Magari stai più tempo con gli altri, e magari affronta una psicoterapia psicoanalitica con l'aiuto dei tuoi genitori. Vedrai che quello che ti sembra un problema insuperabile può invece risolversi.
Se lo desideri manteniamo un contatto
Per ora un affettuoso abbraccio
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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12 AGO 2023

Capisco che stai cercando di affrontare una situazione che ti preoccupa e desideri liberarti di questa abitudine che hai sviluppato nel corso degli anni. È importante sottolineare che non sei sola in questa esperienza e che molte persone hanno abitudini o comportamenti simili come meccanismo di coping o come modo per affrontare lo stress e le difficoltà.

Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire questa abitudine:

Comprendi l'origine: Hai già riflettuto sull'origine di questa abitudine, che sembra essersi intensificata durante un periodo in cui attraversavi una situazione difficile a scuola. Capire perché hai sviluppato questa abitudine può aiutarti a individuare modi più sani per affrontare lo stress.

Identifica i momenti critici: Presta attenzione ai momenti in cui senti il bisogno di immergerti nel tuo mondo fantasioso. Questo potrebbe verificarsi in situazioni di noia, solitudine o stress. Identificando i momenti critici, potresti sviluppare strategie alternative per affrontare queste situazioni.

Sviluppa nuove strategie di coping: Trova alternative più salutari per affrontare lo stress e l'ansia. Potresti considerare la meditazione, l'attività fisica, la lettura, l'arte o la scrittura come modi per rilassarti e distrarti.

Graduale riduzione: Piuttosto che cercare di eliminarla completamente, potresti iniziare gradualmente a ridurre il tempo trascorso nel tuo mondo immaginario. Imposta un timer e concediti un periodo di tempo limitato per dedicarti a questa attività ogni giorno. Man mano che ti abitui a trascorrere meno tempo in questo modo, potresti trovare più facile liberartene del tutto.

Supporto professionale: Considera l'opportunità di parlare con uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare le radici di questa abitudine, affrontare le emozioni sottostanti e sviluppare strategie personalizzate per superarla.

Crea una routine: Strutturare la tua giornata con attività piacevoli e significative può aiutarti a ridurre il desiderio di evadere nella tua immaginazione. Mantenere una routine equilibrata può aiutarti a mantenere l'equilibrio mentale ed emotivo.

Condividi con qualcuno di fiducia: Condividere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni con una persona di fiducia, come un amico stretto o un membro della famiglia, potrebbe darti un senso di supporto e comprensione.

Lavora sulla consapevolezza: Allenare la tua consapevolezza può aiutarti a riconoscere quando stai entrando nel tuo mondo immaginario e a interrompere il ciclo. La consapevolezza ti dà la possibilità di fare una scelta consapevole su come reagire.

Ricorda che la tua situazione non ti rende "pazza". Tutti affrontano sfide e situazioni diverse nella vita e ci sono molte strategie e risorse disponibili per affrontarle in modo efficace. Con impegno, pazienza e supporto, puoi lavorare per superare questa abitudine e costruire una vita più soddisfacente e bilanciata.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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12 AGO 2023

Cara Cassie,

sono a tua completa disposizione, anche online, per approfondire le tue relazioni significative alla luce dei contesti di appartenenza in cui sei stata e sei attualmente inserita.
Dott.ssa Francesca Orefice

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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12 AGO 2023

Buongiorno,
Dalle sue parole sembra emergere paura e confusione, probabilmente legata all'incapacità di dare una denominazione ad una situazione che riconosce come bizzarra e particolare, unita al timore che possa effettivamente diventare limitante nel suo contesto di vita quotidiano; si potrebbe trattare di una delle molteplici forme con cui l'ansia che ha descritto prova a manifestarsi e bisognerebbe approfondire maggiormente la sua situazione prima di poterla aiutare concretamente. Il trauma che ha vissuto non è da sottovalutare e potrebbe arrivare anche ad aumentare queste sensazioni che iniziano a starle strette, assumendo un gusto sicuramente amaro e spiacevole.
Sembra che lei abbia bisogno di ascoltarsi e prendere qualche momento per scegliere di parlare maggiormente con se stessa, ma la scelta di liberarsi di questo segreto che finora ha custodito dentro di sé, dimostra la sua voglia di mettersi in discussione e di superare realmente questi episodi: la determinazione e la motivazione sono elementi indispensabili per intraprendere una terapia efficace che potrebbe aiutarla a liberarsi da questi pesi e riuscire a comprendere a cosa siano dovuti, attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale, perché talvolta succede che scegliamo di difenderci anche da noi stessi, non notando ed ignorando delle problematiche relazionali per evitare di creare ulteriori disagi che potrebbero incrementare anche episodi spiacevoli come quello che ha raccontato, ma bisogna trovare il coraggio di affrontare i nostri demoni, se vogliamo riuscire davvero a sconfiggerli.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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12 AGO 2023

Buongiorno Cara
Di solito è il bambino che parla con il suo amico immaginario.
Penso che sarebbe opportuno che andassi dauno psicoterapeuta, per comprendere meglio le varie problematiche.
Penso che il trauma che tu hai avuto, possa aver influenzato o altri traumi della tua infanzia.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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