padre ingestibile
Buonasera dottori, mi rifaccio nuovamente su questo forum perché avrei bisogno di un consulto, in quanto la situazione in casa procede verso il declino.
Ho un padre sulla 50ina di anni che si sta esaurendo ogni giorno di più, scaricando ogni sua frustrazione sulla famiglia. Ha avuto un passato da ludopata, tanti conflitti con la sua famiglia d'origine e tanti problemi economici con cui è cresciuto lui e con cui siamo cresciuti noi come famiglia, conflitti con i suoi genitori e con i fratelli. Una vita fatta di caos e mai stabile. Vi scrivo perché minaccia di uscire di casa e non tornare mai più, perché "facciamo tutto quello che ci pare senza stare ai suoi ordini", a detta sua ignorando ogni sua richiesta. Nonostante non l'abbia detto, dalle sue parole percepisco che si senta "usato" come mezzo economico e non come persona, dal momento che ripete in continuazione la frase "perché mi spacco la schiena per voi, se poi fate quello che vi pare?". So che è un problema totalmente suo e che deriva da tanti traumi suoi infantili, ma non è la prima volta che fa così. Non è mai stato soddisfatto della sua vita, e si nota. Non penso abbia amici, non ha una vita sociale attiva, perché il lavoro gli prende tutto il tempo della sua vita. A me dispiace tanto per lui, ma sono molto preoccupata sia per lui, che per la famiglia, perché ciò che dice potrebbe farlo davvero, da un momento all'altro, e la cosa non fa che farmi vivere in ansia. Ho sempre pensato che avesse bisogno di uno psicterapeuta, perché anche se non lo ammette, non è soddisfatto della sua vita, e penso che si stia trascinando dietro tanti di quei dispiaceri della sua vita che fuoriescono come rabbia, scaricata su di noi. Non è successo niente in casa in questi mesi, nessun litigio, niente disastri economici. Ma è da un paio di mesi che lo vedo sempre e costantemente stressato per la minima piccolezza, e io non reggo così tanto stress, specialmente perché ho vissuto questa situazione più volte nella mia vita, da figlia che sono. Vorrei poterlo aiutare per stare bene anche io, perché ogni volta che capita ciò, io ho il costante timore che possa uccidersi in qualsiasi momento. Ripete frasi che alludono a un episodio depressivo e io non so nemmeno come parlargli, perché non sono abbastanza grande da farlo, e per me lui è una figura autoritaria. Ho sempre provato a dargli consigli e a fargli vedere le cose da una prospettiva diversa, ma quando riguarda una sfera così personale non riesco a dire "la mia", perché, oltretutto, mi metterebbe a tacere, dal momento che lui mi mantiene e dal momento che "lui è il più grande della casa e sa cosa fa, mentre noi no". Non so proprio che cosa fare, cerco di essere sempre ubbidiente per non peggiorare il suo stato di salute mentale, senza viverlo pesantemente, ma non vorrei che diventi questa la normalità in casa. Sono preoccupata...grazie a chi mi risponderà