Figlia ingestibile

Inviata da K1978 · 1 feb 2023 Terapia familiare

Buongiorno, vorrei un parere su mia figlia di 18 anni che da un po’ di tempo a questa parte sta diventando ingestibile.
È sempre stata una ragazza viziata, capricciosa, superba e manipolatrice, tratta con disprezzo qualsiasi persona le si presenti davanti.
Premetto che siamo una famiglia molto aristocratica e importante, viviamo nel lusso e forse questo ha condizionato il carattere di mia figlia rendendola appunto ‘superba’.
Siamo persone con principi ponderati, io, mio marito e l’altro mio figlio, ma lei invece è impulsiva e talvolta scriteriata, non capisco come possa avere questo comportamento quando io e suo padre abbiamo sempre cercato di crescerla ed educarla in maniera impeccabile.
Sono venuta a sapere da poco che i primi anni di scuola superiore si era messa particolarmente nei guai per aver bullizzato una ragazza che non andava nemmeno nella sua stessa classe, ma comunque è stato fatto tutto alla nostra insaputa e mi ha stranito il fatto che i professori e/o il preside non ci abbiano mai avvertiti o non si siano mai accorti dei comportamenti ostili di mia figlia nei confronti di quella povera ragazza.
Come ho accennato all’inizio fin da piccola ha questo carattere, non è mai cambiata di un centesimo e nel corso degli anni (sicuramente l’adolescenza ha influito) è diventata insostenibile.
Non rivolge quasi mai la parola a me e a suo padre, è sempre fuori in giro a divertirsi con le amiche e quando non è con loro non si sa dove sia…
Suo fratello è il suo autista personale (lui ha 21 anni), lo tratta male e lo insulta, esiste solo quando deve chiedergli dei soldi.
Lui è un ragazzo umile e modesto, non farebbe del male ad una mosca, è amorevole e gentile, praticamente tutto il contrario di sua sorella.
Mi preoccupa il comportamento di mia figlia, perché non fa così solo con noi, ma anche con le persone fuori; per esempio, ha due amiche che sono nientemeno che le sue tirapiedi, le usa e le sfrutta proprio come fa con suo fratello, ed io non voglio assolutamente che tutto questo continui.
È vero, forse l’abbiamo un po’ viziata da piccola, ma di sicuro non era il nostro intento crescere qualcuno di così arrogante e maleducato.
Qualcuno può darmi un’indicazione sul perché mia figlia si comporti così?
È colpa nostra (di me e mio marito) oppure dipende dall’ambiente in cui vive?
Spero di esser stata esauriente nella mia richiesta d’aiuto, e vi prego di darmi una mano perché io non so davvero come comportarmi con lei.
A mio parere avrebbe bisogno di una terapia, ma se glielo proponessi… Apriti cielo! Mi manderebbe a quel paese ridendomi in faccia.
Vorrei soltanto che imparasse a comportarsi civilmente e in maniera educata, niente di più…
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte e auguro a tutti una buona giornata.

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Miglior risposta 2 FEB 2023

Buongiorno, non credo sia identificabile un "colpevole" e a mio parere sarebbe anche inutile cercarlo. Se è infatti vero che ognuno di noi agisce ed è responsabile del proprio comportamento, è importante ricordare che non siamo mai soli, ci troviamo sempre immersi all'interno di un sistema di relazioni (scuola, famiglia, amici) e che qualsiasi nostro movimento andrà a ripercuotersi sull'esterno, e viceversa.
Non penso sia producente interrogarsi sul cosa si possa aver "sbagliato" in passato, così come ritenersi pienamente responsabili della persona che è oggi sua figlia. La ragazza è nel pieno della costruzione della propria identità: si trova quindi in un momento estremamente vulnerabile, ma altrettanto generativo e importante; un momento in cui sta definendo se stessa e ri-definendo le relazioni con gli altri, inclusi voi genitori. Con la crescita il rapporto genitore-figlio diviene sempre più maturo e paritario: è un'evoluzione naturale a cui le relazioni vanno incontro. In questo delicato momento è importante, da genitori, fornire l'esempio e mantenere una linea educativa comune, ma anche essere sufficientemente flessibili per permettere i movimenti di autonomia della ragazza. Non scordandosi mai, però, il proprio ruolo di genitori e le responsabilità che ne derivano.
Dal suo racconto sembrerebbe che sua figlia potrebbe giovare di un percorso terapeutico, anche semplicemente per avere un supporto in questa età così critica. Tuttavia, una sua terapia individuale non è l'unica "soluzione" disponibile. Voi genitori siete i miglior esperti dei vostri figli, li conoscete e potete imparare a riconoscere le dinamiche che regolano le vostre interazioni, con il supporto di uno psicologo/psicoterapeuta. Queste consapevolezze possono essere portate al di fuori della stanza di terapia e utilizzate per migliorare il rapporto con vostra figlia. Potrebbe essere interessante anche coinvolgersi tutti (padre, madre, fratelli) in un percorso familiare, in cui in questo modo passa forte il messaggio che non esiste un "colpevole" designato, ma una famiglia, un sistema che lavora insieme per migliorare se stesso.
Spero di esserle stata di aiuto,
un abraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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6 FEB 2023

Gentile signora, mi verrebbe da pensare che il comportamento di sua figlia, non derivi assolutamente dal fatto che voi l'abbiate viziata, ma piuttosto dal atto che forse non siate stati in grado di ascoltarla da un punto di vista emotivo, cioè di connettervi in
maniera empatica, ovverosia attraverso l'ascolto attivo, con i suoi bisogni. Il fatto stesso che abbia compiuto atti di bullismo potrebbe esserne un segnale. I "bulli" solitamente sono bambini in difficoltà che hanno bisogno di esercitare il loro "potere" su qualcuno che reputano debole., ma questa è la dimostrazione del loro disagio, non certo della loro forza. Sono bambini che cercano visibilità, chiaramente in maniera inadeguata, e ciò deriva quasi sempre dal fatto che non si sentono "visti" all'interno del loro contesto familiare. Mi rendo perfettamente conto che le mie parole possano suscitare sorpresa; sono certa dell'amore che provate per vostra figlia e di quanto siate preoccupati e vi sentiate impotenti, ma è fondamentale che voi proviate a cambiare atteggiamento nei suoi confronti. Vi potrebbe essere di grande aiuto un percorso di terapia familiare per apprendere modalità
relazionali e comunicative più efficaci. Vostra figlia ha sicuramente bisogno di voi, nonostante la sua arroganza, e voi di lei.
Valuti questa possibilità. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali ulteriori suggerimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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4 FEB 2023

Buongiorno signora. Dal suo racconto mi arrivano diversi stati emotivi relativi alla situazione sta vivendo.
La ricerca di una colpa e dunque di un colpevole non porterà né alla risoluzione del "problema" né porrà fine al disagio che tanto sua figlia quanto ognuno di voi state sperimentando. Credo che la strada da percorrere sia quella di un percorso di terapia familiare, all'interno della quale ognuno possa avere la possibilità di dar voce al proprio stato emotivo e alle proprie esperienze, in un intreccio relazionale, nel quale probabilmente potrete trovare una chiave di lettura differente e caratterizzata da reciprocità.
Dottoressa Maria Elena Gugliandolo

Dott.ssa Maria Elena Gugliandolo Psicologo a Messina

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3 FEB 2023

Cara K1978
Immagino il disagio e la difficoltà nel dover gestire una situazione così complessa.
Tuttavia, ogni membro di una famiglia esprime un contenuto che accomuna sotterraneamente tutti gli altri componenti, pertanto nel comportamento di sua figlia sono celate tematiche che riguardano tutti voi e che, se svelate, si rivelerebbero fortemente evolutive per l'intero nucleo. Non posso avanzare ipotesi poiché sarebbe azzardato Sulla base del solo suo scritto, Tuttavia si Costella un quadro con due polarità, una incarnata da sua figlia e l'altra dal resto della vostra famiglia. Potrebbe questo suo comportamento così esasperato ed esasperante esprimere una ribellione nei confronti di altri "eccessi" presenti nelle vostre dinamiche relazionali? Ad esempio di educazione bontà e quant'altro. Il mio vuole essere un esempio, senza dimenticare che anche sua figlia vive in una condizione di sofferenza e disagio sentendosi esclusa, e incarnando il ruolo della pecora nera, rispetto alla quale ho scritto poc'anzi in un'altra risposta. La invito a leggere la teoria sulla pecora nera di Bert Hellinger, potrebbe fornirle delucidazioni in merito a quanto le sto scrivendo. Intraprendere una consulenza psicologica con un collega che possa supportare voi genitori nell'approfondire i vostri temi familiari potrebbe essere un primo passo, poi sarà il/la professionista stesso/a a ad indicarvi come proseguire.
Spero di esservi stata d'aiuto.
Resto a disposizione
Caramente
Dottoressa Simona D'Urso

Dott.ssa Simona D'Urso Psicologo a Torino

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3 FEB 2023

Buonasera K1978, dal suo racconto posso apprendere quanto disagio stia vivendo sua figlia, sta cercando di comunicarvelo attraverso questo comportamento così ostile, aggressivo verso tutto l'ambiente che vi circonda. Questo disagio purtroppo bisogna ritrovarlo nella relazione famiglia, in tutte le dinamiche che si sono create. Il proporre una terapia a sua figlia non è un consiglio positivo, bisogna innanzitutto lavorare su voi genitori che avete il ruolo principale nel nucleo famigliare e secondariamente bisogna porre attenzione sulla comunicazione tra voi membri. Rimango a disposizione per eventuali consulenze.
Dottoressa Lucci Gloria

Dottoressa Lucci Gloria Psicologo a L'Aquila

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2 FEB 2023

Signora buonasera, sembra la descrizione di una psicopatia più che di un carattere capriccioso. La psicopatia "sembrerebbe potesse avere" una base organica legata alle dimensioni ridotte dell'amigdala preposta al riconoscimento delle emozioni. Lo psicopatico (a prescindere da come viene utilizzato questo termine nella pratica non professionale) è chiamato anche soggetto amorale per definizione ed è particolarmente difficile da stanare se non gli si vive accanto. Mi rendo conto che sto parlando di sua figlia e che avrei dovuto circumnavigare l'ostacolo senza toccarne il centro, ma spero che questa mia opinione (ovviamente opinabile) la aiuti a sentirsi meno responsabile degli atteggiamenti di questa ragazza. Le auguro di trovare un valido orientamento.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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2 FEB 2023

Buongiorno ,
da quello che scrive qui , in modo sintetico , lei sente diversi problemi nella relazione con sua figlia .
Sembra che invece non senta nessun tipo di problema con suo figlio maschio , che è diventato l'autista , come dice lei.
Il comportamento di sua figlia dipende da tanti e vari fattori , non solo dal rapporto che avuto con i suoi genitori e con chi si prendeva cura di lei.
Lei stessa ha fatto notare in modo chiaro che sua figlia è cresciuta nel lusso , ed è stata viziata , le chiedo : da chi è stata viziata?
Ora che è una ragazza adolescente i lati di contrasto e di opposizione sono aumentati, e possono anche amplificarsi di più.
Per comprendere meglio la relazione con sua figlia e le possibilità di cambiare qualcosa , potrebbe chiedere di iniziare un percorso qui , per se stessa e anche per la sua famiglia.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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2 FEB 2023

Gentile K1978,
la "colpa" non è mai di un singolo individuo, quando si parla di relazioni, poichè quando si parla di relazioni si parla di un sistema nel quale tutti gli elementi sono in interazione tra loro e l'insieme è più della somma delle sue parti. Quindi per affrontare questa difficoltà non abbiamo bisogno di trovare "un colpevole", quanto invece abbiamo bisogno di trovare una soluzione.
Sicuramente, nei vari contesti frequentati da sua figlia, si attivano delle dinamiche, che portano le varie persone inglobate in questi contesti a seguire questi copioni.
La bellezza dei sistemi, però, è questa: se uno dei membri di quel sistema cambia, automaticamente, cambierà anche il comportamento di tutti gli altri membri di quel sistema.
Di conseguenza, il fatto che sua figlia potrebbe non accogliere la proposta di rivolgersi ad uno psicologo, non è un problema. Esiste infatti la terapia indiretta. Nella Terapia Indiretta il destinatario dell’intervento non è presente, ma beneficia lo stesso del supporto dello psicologo attraverso un’altra persona o altre persone, che vengono in terapia, ad esempio attraverso i genitori che richiedono una terapia per delle difficoltà con il figlio. Quindi può richiedere lei, ed eventualmente anche suo marito, il supporto di uno psicologo, in maniera tale da "assumerla come co-terapeuta", per facilitare il cambiamento richiesto. Inoltre, questo circolo virtuoso in cui “si aiutano i genitori ad aiutare i figli” porta ad un maggiore senso di efficacia della famiglia e allo sviluppo di competenze genitoriali nuove e sane, per fronteggiare anche altre eventuali e future situazioni familiari.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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2 FEB 2023

Buongiorno K1978,
lei ci chiede se sua figlia è intrattabile per colpa dell'ambiente o lo è per colpa di voi genitori. Da quello che scrive le risponderei che non c'è colpa ( le intenzioni sue e di suo marito erano quelle di andare nella direzione oppposta) ma direi che i rapporti famigliari non sono stati in grado di contrastare le conseguenze negative dei privilegi in cui godete.
Chi non vorrebbe vivere nel lusso accolto da una famiglia affettuosa?
La nostra psiche però è complessa (e sorprendente) e la sua stabilità, la sua salute, dipendono soprattutto dalla sua capacità di tollerare le frustrazioni. Il perchè è semplice: la mancata soddisfazione dei nostri desideri e dei nostri bisogni ci insegna a fare i conti con i limiti e la misura e ridimensiona il nostro sentimento di onnipotenza.
Da quello che scrive ( io non conosco sua figlia e quindi faccio un'ipotesi) mi sembra di capire che sua figlia ha incontrato pochissimi ostacoli alla sua volonta e al suo desiderio e quindi ritiene che tutto sia normale e che tutto le sia dovuto.
Aggiunga anche il fatto che di questi tempi la nostra società coltiva un orientamento narcisistico e vedrà che le diventa chiaro perchè la sua giovanissima figlia sia convinta di andare nella giusta direzione.
Che cosa fare? Dubito molto che sua figlia accetterebbe il confronto con uno psicologo e quindi penso che potrebbe essere utile che lei o suo marito decideste voi di farvi accompagnare per qualche tempo da uno psicologo. Il quale di volta in volta potrebbe suggerire la strategia più adatta (anche se scomoda, perchè sarà certamente molto scomoda!) da adottare nella relazione con la figlia. Un affiancamento e un sostegno al ruolo genitoriale in un momento delicato della crescita della figlia.
Spero di esserle stata di aiuto.

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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2 FEB 2023

Buongiorno K1978,
il comportamento di sua figlia, esprime le difficoltà relazionali presenti tra i membri della vostra famiglia.
Sua figlia attraverso il suo scontroso comportamento sta segnalando a tutti voi che desidera migliorare le relazioni tra di voi., prima di tutto tra se stessa e voi.
È come se si fosse accollata un compito che per lei è ormai troppo faticoso e doloroso.
Dietro la scontrositá c'è dolore.

Ritengo che la modalità più utile per voi sia di rivolgervi ad un professionista che si occupa di terapia familiare.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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2 FEB 2023

Buongiorno signora
Sua figlia sta esprimendo un grande disagio psicologico

Ovviamente le consiglierei una terapia, ma se la ragazza non vuole non la può obbligare.
Vada a parlare con i professori, per sapere le cose come vanno al suo figlio consiglio di non accompagnarla più, e a lei di farsi aiutare
Da una psicoterapeuta
Dott sa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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2 FEB 2023

Buongiorno,
come suggerito anche da altri colleghi,
essendo esplicitate delle fatiche sulla gestione della relazione con sua figlia,
non solo sue, ma anche degli altri membri della famiglia,
si potrebbe proporre un aiuto a sostegno di tutti
con una terapia famigliare.
Resto disponibile.
Dott.ssa Bertino

Dott.ssa Elena Bertino Psicologo a Torino

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2 FEB 2023

Buongiorno,
dalle sue parole emerge quanto questa difficile situazione la stia mettendo alla prova. Sarebbe utile approfondire ulteriormente gli elementi che lei ha descritto per poi capire insieme il percorso migliore da intraprendere.
Rimango a sua disposizione per un incontro, anche online.

Cordialmente
Dott.ssa Beatrice Mastrilli

Beatrice Mastrilli Psicologo a Torino

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2 FEB 2023

Buongiorno,
posso solo consigliarle di proporre a sua figlia una terapia familiare rispetto ad una individuale in modo da non sentirsi causa del problema, poi si può pensare ad associarne anche ad una personale.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Dott Giuseppe D'Amico Psicologo a Palermo

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2 FEB 2023

Cara signora K, sua figlia sicuramente avrà anche dei pregi e delle qualità su cui puntare il faro dell'attenzione altrimenti si genera quel circolo vizioso che si autorinforza in cui il giudizio negativo che sente su di sé non fa che aumentare la sua "ribellione" e i suoi comportamenti poco garbati che altro non sono che segnali di profondo malessere.
Anche nella descrizione che fa dei suoi due figli emerge un'enorme differenza, e questa differenza probabilmente la percepisce anche sua figlia.
Inoltre le suggerisco un percorso di sostegno genitoriale, insieme a suo marito, per cercare di comprenderei ciò che accade a vostra figlia e le dinamiche relazionali tra di voi da un'altra prospettiva senza giudizio.
Spero di esserle stata utile
Dottoressa Aniela Corsini

Dott.ssa Aniela Corsini Psicologo a San Benedetto del Tronto

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2 FEB 2023

Buongiorno signora, mi dispiace molto per la fatica che porta. Dato che sua figlia é ormai maggiorenne non può concretamente obbligarla ad andare in terapia, ma forse potrebbe comunque proporglielo, leggendo nei suoi comportamenti un certo malessere. Condividere con lei che non la vede serena e le dispiace molto può essere un motore più importante di qualsiasi altro gesto.
Allo stesso tempo valuti anche la possibilità di essere lei ad iniziare un percorso, anche solo per concedersi uno spazio di decompressione e ascolto; dato che non possiamo concretamente modificare gli altri, possiamo per lo meno agire su come ci fa sentire il loro modo di agire e relazionarsi con noi.

Dott.ssa Stefania Colombo Psicologo a Desio

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2 FEB 2023

Cara mamma, la ringrazio per la sua condivisione. Il suo racconto fa emergere la preoccupazione che prova per sua figlia. Non è facile essere genitori. Quando i figli mettono in atto dei comportamenti che non si ritengono corretti, i genitori sono i primi a mettersi in discussione, a pensare cosa hanno sbagliato e cosa possono fare per rimediare. Per comprendere fino in fondo i motivi che sottostanno al comportamento di sua figlia sarebbe utile approfondire la sua e la vostra storia.
Un consulto familiare, più che individuale, potrebbe essere un vostro alleato per comprendere al meglio cosa succede a vostra figlia e, di conseguenza, a voi come famiglia, visto che con il suo comportamento preoccupa voi genitori e usa il fratello più grande.
Se ne ha piacere mi contatti pure, resto a disposizione anche per un consulto online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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