Il mio problema è il comportamento di mio figlio di 2 anni e mezzo, che spesso è intrattabile, non ascolta niente e nessuno, dice sempre no e diventa aggressivo verso cose e persone. Io sono una mamma sola che abita con i genitori. Lui vede regolarmente il padre, e due week end alternati dorme a casa sua (disposizione del tribunale dei minorenni). Io mi sento una sconfitta
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7 MAG 2013
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Cara Leonilda, il suo piccolino è entrato nella fase del "no" con grande energia. E' un bimbo determinato e ricco di vitalità: queste saranno per lui due grandi risorse nella vita. Quando i bambini attraversano questa fase sfidano gli adulti per comprendere quali siano i limiti: hanno bisogno di regole semplici, chiare e di contenimento. Quello che è no deve esserlo anche per i nonni e per il padre, dovete accordarvi per dare limiti chiari e univoci. Se ha bisogno di maggiori informazioni o vuole fissare una seduta mi contatti pure attraverso il portale. Un caro saluto Dott.ssa Rossella Grassi
8 MAG 2013
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Carissima Leonilda,
è probabile che suo figlio stia esprimendo, con i suoi comportamenti, tutta la sua rabbia per i cambiamenti avvenuti nel suo sistema familiare, cambiamenti che per lui sono difficili da comprendere.
Tenga presente, inoltre, che a due anni e mezzo i bambini sono più insicuri rispetto ai mesi precedenti e hanno bisogno di riferimenti stabili. A volte questa fase appare quasi come una perdita di autonomia, ma in realtà è un passaggio fisiologico che ci segnala la maggiore consapevolezza che il bambino ha dei suoi limiti.
Se gli adulti riusciranno ad essere collaborativi tra loro e coerenti nelle richieste al bambino, ma al tempo stesso presenti e rassicuranti in modo incondizionato, queste difficoltà saranno transitorie.
Cari saluti,
7 MAG 2013
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Non credo che il bambino stia metabolizzando la separazione per il semplice fatto che io sono rimasta sola a 2 mesi e mezzo di gravidanza. Il padre ha riconosciuto il figlio ma innescato da subito una guerra per portarmelo via , in quanto sostiene che io non sono la vera madre di mio figlio, in quanto nato da un'ovodonazione, in cui l'embrione è stato donato da una giovane donna. Mio figlio non ha conosciuto una famiglia , intesa nel senso classico. Credo, comunque che, sicuramente voglia con il suo comportamento mostrarci il suo disagio, che non sa esprimere a parole.
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7 MAG 2013
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Salve Leonilda, purtroppo non è possibile fornire un parere senza aver visto il bambino e con così pochi elementi.Il comportameto di suo figlio potrebbe essere dovuto alla situazione familiare che vive come anche ad altri fattori. Contatti il servizio di neuropsichiatria infantile della sua zona per un consulto. Saluti
Dr. Francesca Figliozzi
7 MAG 2013
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gentile Leonilda,
Da quanto tempo il bambino si comporta in questo modo e quale è stato il percorso di questi atteggiamenti, è andato degenerando o ci sono stati alti e bassi ? E' possibile che suo figlio stia cercando di metabolizzare il divorzio dei genitori e, data l'età, i capricci rappresentano un mezzo a sua disposizione per manifestare il suo disagio e desiderio di attenzione.
Cordialmente
dott.ssa Cristina Mencacci
7 MAG 2013
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Carissima leonilda,
provi a pensare alla prima volta che si è sentita sconfitta...da bambina...queste cognizioni negative si installano dentro di noi e ce le portiamo dietro. Ma sicuramente avrà anche delle risorse che le hanno consentito di camminare con le sue gambe sino a ora. Credo che l'irrequietezza e l'oppositività di suo figlio abbiano a che fare con le turbolenze famigliari: il bambino fa provare agli altri ciò che sente lui dentro e non si sa spiegare. Provi a chiedere aiuto a un professionista della sua zona.