Mio marito si chiude nel silenzio

Inviata da Manuela · 31 mar 2021

Buongiorno, ho 41 anni e ho un compagno da 22, il padre delle mie figlie di 14 e 10 anni.
Mio marito ha una situazione familiare complicata: genitori separati da adoleacente, nessun rapporto col padre morto poi anni fa e nessuno più con la madre: aggressiva e ingestibile.
Da quando l'ho conosciuto, lui periodicamente mi tiene il silenzio per settimane, mesi. Basta una mala risposta, la qualunque cosa. Tanto che io mi accorgo in anticipo che questo possa accadere a breve, e in effetti accade. Divento invisibile, mi ignora, e dato che lavoriamo insieme mi parla solo per lavoro in tono denigratorio o autoritario, ma solo per lavoro. A casa ogni tanto mi sento guardata di sfuggita e segue un mezzo ghigno fno modo scherzo.
Io ho sempre paura di affrontare la cosa per la paura di sentirmi ferire, e allora assecondo il silenzio a mia volta per proteggermi. Mio marito vorrebbe tutto sotto controllo. Deve essere tuo a suo modo e cerca di.portarmi sempre dalla sua, anche mentalmente, altrimenti capisci dai comportamenti il suo disappunto. Io somatizzo con nausea e dissenteria(scusate).
Alla fine sempre io, dopo tempo, mi sfinisco e mi metto a tappeto dicendogli tutto quello che occorre per finirla lì. Ma fino alla volta dopo. Il problema è che lui è capace di rinfacciare comportamenti e situazioni di anni e anni prima. Tutti sgarri legati al dito. Purtroppo da un anno non parla nemmeno con mia figlia. 14 annj di ragazza. La vorrebbe come dice lui...perfetta e magari accondiscendente. Ma è adolescente, e non è così. Quindi se non sei come dice lui...delusione e silenzio.
Assecondare le sue aspettative è impegnativo e fonte di tensione, e spesso questo assorbe ogni mia energia distraendomi anche nelle attenzioni alle bambine. È che il silenzio fa male, e cerco sempre di evitarlo. Non so che fare. Lui è una brava persona, lavoratore, senza vizi né distrazioni dalla famiglia. Ma non capisco come si possa ignorare così u a persona che si dovrebbe amare. Io impazzirei. Non si farebbe mai aiutare, perché lui non ha problemi,(dice), e non sbaglia mai, sempre sincero e coerente. Insomma....perfetto

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Miglior risposta 1 APR 2021

Cara Manuela,
Dal suo racconto è subito percepibile il terribile disagio che si sperimenta nel sentirsi "invisibili" . Purtroppo, anche quando vorremmo e con tutte le buone intenzioni, non abbiamo la possibilità di cambiare ciò che vivono e fanno gli altri.
Lei ha però individuato un punto importante, ovvero quanto assecondare le aspettative di suo marito le assorba ogni energia arrivando a distrarla da ciò che è importante per la sua vita.
Se se la sente, e ne ha la possibilità, potrebbe pensare di intraprendere un percorso psicologico, che la supporti in un processo che la aiuti a rendersi protagonista della sua vita e la accompagni verso l'indirizzamento delle sue risorse ed energie verso ciò che lei ritiene significativo per se stessa e che la aiuti nella definizione dei confini tra sé e gli altri.
Si ricordi che lei è importante.
Resto a disposizione e le auguro buona fortuna.
Dott.ssa Rebecca Minto

Anonimo-182501 Psicologo a Roma

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1 APR 2021

"È che il silenzio fa male" ... Inizio da qui cara Manuela, sento tutto il peso e la sofferenza delle sue parole e le sono vicina.
Nessuno dovrebbe subire un trattamento così crudele in seno alla propria famiglia, luogo che dovrebbe essere di amore e rispetto.
Mi addolora molto sapere che anche sua figlia ,maggiore sta subendo lo stesso tipo di maltrattamento, e verso una figlia è ancora più grave!
Dalla sua descrizione posso dire che suo marito presenta i tratti di una personalità narcisistica grandiosa: loro sempre perfetti, gli altri sempre in difetto, assolutamente incapaci di empatia anche verso le persone che dovrebbero essere loro più care, giudicano e denigrano gli altri per qualsiasi minimo errore ma non vedono le loro mancanze neanche quando macroscopiche ed evidenti, ... usano il silenzio in modo punitivo per annientare l'altro, per minare profondamente la sua autostima così da poterlo tenere sotto controllo, sotto scacco, piegarlo al loro volere. Per queste persone la relazione è una questione di potere, non di amore.
I comportamenti di suo marito sono veri e propri maltrattamenti, sono violenze psicologiche che lasciano le loro cicatrici nel corpo, la sua somatizzazione a livello gastrointestinale, e nell'anima, la sua sofferenza e quella delle sue figlie.
Non resti da sola ad affrontare tutto questo, si rivolga ad un centro antiviolenza nella sua città, oppure chiami il 1522 il numero antiviolenza e si faccia spiegare quali servizi ci sono nella sua città per le donne nella sua situazione.
Io resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento.
Le auguro ogni bene, per lei e le sue ragazze ... vi meritate amore e rispetto!

Dr.ssa Erika Conti Psicologo a Savona

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1 APR 2021

Cara Manuela,
ignorare l'altro per settimane, addirittura mesi, è una disconferma perpetrata nel tempo che può fare molto male. Se lei asseconda il silenzio di suo marito, è come se giustificasse il suo modo di relazionarsi nei suoi confronti. Per quanto tempo è disposta a non poter permettersi di avere un posto nella sua relazione? Le sue figlie rispetto ai suoi silenzi, come reagiscono? Le suggerisco di cercare un supporto psicologico in cui possa sentirsi vista, accolta e ascoltata rispetto alla sua sofferenza.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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1 APR 2021

Cara Manuela,
suo marito deve avere sviluppato questo modo di relazionarsi col mondo da piccolo, per proteggersi da una famiglia poco supportiva.
Tuttavia questa non è una giustificazione per continuare a perpetrare questi comportamenti anche con lei e le sue figlie: voi no siete come la sua famiglia di origine.
Mi colpiscono le sue parole e le sono vicina nel leggere che lei sente paura (che somatizza nel corpo) e che mette in atto comportamenti protettivi, anche rinunciando a parti di sé e al rapporto con le sue figlie, per evitare il silenzio e il disprezzo di suo marito.
Credo che lei e la sua famiglia intera trovereste giovamento da un percorso di terapia familiare, per rendere esplicite queste dinamiche in uno spazio sicuro e contenente. Da quanto dice, potrebbe non essere facile far prendere consapevolezza a suo marito delle conseguenze del suo comportamento nei vostri confronti, tuttavia credo che se lei potesse, attraverso un percorso terapeutico personale, rinforzare il suo senso del sé, affrontare le sue paure e sviluppare maggiore consapevolezza delle sue risorse personali, forse troverebbe in sé quelle risorse per parlare a suo marito senza mettersi a tappeto, sensibilizzandolo sull'effetto che ha su di lei e le sue figlie.
Rimango a sua disposizione per ulteriori dubbi o domande e le auguro buona fortuna.
Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco

Dott.ssa Marinella Balocco Psicologo a Rivalta di Torino

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31 MAR 2021

Gentile Manuela,
colgo dalle sue parole una possibile situazione di violenza psicologica. La invito a prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso di sostegno psicologico per condividere questi suoi vissuti e orientarsi al benessere suo e delle sue figlie.
Resto a disposizione e le auguro buon cammino
Dott.ssa Elisa Andriolo

Elisa Andriolo Psicologo a Castano Primo

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