Obbligata a prendere psicofarmaci

Inviata da Ersi · 27 giu 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve a tutti , si può obbligare qualcuno a prendere psicofarmaci? Sono seguita dal CSM da un anno mezzo perché sono calata molto di umore a causa della scuola, dei compagni e professori che mi facevano stare male e ho cominciato a tagliarmi e avere pensieri suicidi, finita la scuola però va tutto bene, ho ritrovato la felicità.... il problema è lo psichiatra mi obbliga ancora ad assumere psicofarmaci nonostante io li abbia detto che sto molto bene e che non ho bisogno ma lui mi obbliga ad andare dal csm ogni giorno a prendere la clozapina che causa un mucchio di effetti colaterali...come faccio? Qualcuno mi aiuti....mi sento molto stressata per questa cosa...invece di stare sto molto male perché mi obbligano...ho fatto uno sbaglio andare al csm..come faccio adesso? Aiutatemi per favore...

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Miglior risposta 13 LUG 2023

Buongiorno,

nessun medico può obbligare a curarsi. La possibilità di esser curati è un diritto per ognuno di noi non di certo un dovere. Credo che le indicazioni dello psichiatra siano il frutto di una valutazione attenta del suo caso. Laddove c'è un pericolo reale di morte di un paziente, anche in ambito psichiatrico, il medico è tenuto sino alla fine ad insistere affinché il paziente si curi. Lei parla di esser stata assalita da idee suicide. Bene questo è uno di quei casi.
Nella speranza di esser riusciti a chiarirle i dubbi qui riportati.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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6 LUG 2023

Gentile Ersi,
grazie per aver condiviso un vissuto così intimo. Chiaramente la soluzione degli psicofarmaci non è l'unica via maestra per riacquisire il proprio equilibrio, è sempre ben accompagnare il supporto farmacologico a una psicoterapia individuale. Può comunque parlare degli effetti collaterali al suo psichiatra di riferimento, in modo tale da modificare il trattamento o cambiare la molecola d'azione dei farmaci.
Senza dubbio ha fatto bene a rivolgersi a un professionista in un momento di difficoltà, ma si tratta dei suoi vissuti, quindi è bene capire come modificare la cura in base ai suoi bisogni e peculiari necessità personali.
Le auguro ogni bene

Dott.ssa Ilaria Bagnoli Psicologo a Modena

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29 GIU 2023

Salve Ersi, indubbiamente la scuola, i compagni ed i professori ha un peso nella manifestazioni dei suoi sintomi ma non ne sono la causa. Quando una situazione che ci fa star male viene allontanata stiamo meglio ma non è detto che il problema non ci sia più, diciamo che sta in standby. Contatti questo psichiatra e gli spieghi che le pesano gli effetti collaterali e che vorrebbe provare con un'altra molecola. Questi farmaci non possono essere sospesi improvvisamente per non avere dei gravi effetti collaterali ecco perchè cambiare potrebbe aiutarla senza creare effetti indesiderati. Se non fosse d'accordo potrebbe cambiare psichiatra così da confrontare i due punti di vista. Comunque sappia che gli psichiatri sono al CSM per aiutare le persone a sentirsi meglio e lei stessa dice che quando va a scuola la situazione non è semplice soprattutto per i tagli e l'idea suicidaria...ma ripeto, queste cura non possono essere fatte per il solo periodo scolastico e vanno mantenute....potrebbe esserle utile un corso sulla percezione corporea una sorta di lezione di scienze per capire come funziona il nostro corpo, come una piccola mancanza di una sostanza possa crearci tanti problemi....ed in più si troverebbe tutto il programma di scienze già fatto...mi faccia sapere se le può interessare.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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29 GIU 2023

Buonasera Ersi
Non ha fatto assolutamente un errore ad andare al CSM; tagliarsi ed avere pensieri suicidarsi necessitano di un supporto farmacologico, insieme ad uno psicoterapico. Quindi, da questo punto di vista, si dia una bella pacca sulla spalla perché ha fatto benissimo! Come hanno già consigliato altri colleghi, ne parli con lo Psichiatra, anche uno privato ma tenga conto che uno psicofarmaco non può essere allontanato repentinamente ma con cautela, anche cambiando molecola o riducendo lentamente le dosi. Il tutto sempre con il supporto di uno psicoterapeuta. Un abbraccio.
Dott. Marco Mangione

Dott. Marco Mangione Psicologo a Vittoria

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29 GIU 2023

Buongiorno, sicuramente vivere questo obbligo deve essere pesante, ma pensi che rivolgersi a tale ente l'ha fatta stare meglio, ha provato a parlare del suo disagio al suo psichiatria? In che modo la obbliga? Nessuno può obbligarla a fare qualcosa che non vuole ma calcoli che gli psicofarmaci, oltre a metterci del tempo prima di fare effetto, se interrotti bruscamente possono causare sintomi ben peggiori di quelli collaterali. E' importante riuscire ad aprirsi con il proprio psichiatra di riferimento, se non si sente a suo agio provi a chiedere di cambiarlo e spiegare bene il suo punto.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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28 GIU 2023

Buongiorno
provi ad andare da uno Psichiatra Privato. E vedere se ne ha ancora bisogno del farmaco. Faccia anche dei colloqui con uno psicoterapeuta per analizzare le sue problematiche. . In quanto lo psichiatra da sempre un farmaco perchè ci sono dei motivi
In base alla diagnosi che le hanno fatto , ed in base alla sua patologia.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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28 GIU 2023

Comprendo la sua preoccupazione e il suo disagio. È importante ricordare che la decisione di assumere qualsiasi tipo di farmaco, inclusi gli psicofarmaci, dovrebbe essere presa in considerazione di vari fattori, tra cui la gravità dei sintomi, l'efficacia del farmaco, gli effetti collaterali e le preferenze del paziente.

Nel suo caso, se si sente a disagio con l'assunzione di clozapina e ritiene che non ne abbia bisogno, è importante che ne parli apertamente con il suo psichiatra. Potrebbe essere utile esprimere le sue preoccupazioni, discutere dei possibili effetti collaterali che sta sperimentando e chiedere se ci sono altre opzioni di trattamento disponibili.

Se non si sente ascoltata o se continua a sentirsi obbligata a prendere un farmaco che non desidera, potrebbe essere utile cercare una seconda opinione da un altro professionista della salute mentale. Ricordi che ha il diritto di essere coinvolta nelle decisioni riguardanti il suo trattamento e di avere un ruolo attivo nella gestione della sua salute mentale.

Infine, se si sente in pericolo o se i suoi sintomi peggiorano, è importante che cerchi aiuto immediatamente. Ci sono numerose risorse disponibili, tra cui linee di aiuto per la salute mentale e servizi di emergenza, che possono fornire supporto e assistenza.

Ricordi, la sua salute e il suo benessere sono la priorità più importante. Non esiti a cercare l'aiuto di cui ha bisogno.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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28 GIU 2023

Gentile Ersi, sbalzi d'umore, pensieri suicidi ed autolesionismo sono espressione di una sofferenza profonda. In questo caso una terapia integrata, farmacologica e psicoterapica, risulta protettiva oltre che efficace. Ridiscutere i termini (dosaggio o farmaco diverso) della terapia è possibile ed è un diritto del paziente; sconsigliatissima un'interruzione della terapia senza supervisione medica. Ne parli con lo psichiatra e con il/la sua psicoterapeuta. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa.

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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28 GIU 2023

Buongiorno, invece di dare uno stop netto agli psicofarmaci e interrompere le cure che sembra le stiano giovando dal momento che dice di stare meglio, perché non chiedere la revisione della terapia o una modifica di molecola o una diminuzione? Ne parli con l’equipe del CSM e vedrà che troverà ascolto alla richiesta di modifica farmacologica. Con gli psicofarmaci così come per altri farmaci è necessario concordare le nuove decisioni. Sicuramente hanno giocato altri fattori nel miglioramento ma anche la terapia farmacologica avrà un po’ influito positivamente e quindi è consigliabile al momento continuare. Il rapporto con il CSM.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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