Salve, sono giovane ed è da troppo tempo ormai che mi sento depresso e non ho idea di come sarà il mio futuro.
Ho avuto grossi problemi con lo studio, partendo da io che non ho la passione e la fatica che mi provoca andarci. Ho avuto una relazione con una ragazza che in questi 2 anni mi ha rovinato abbastanza la vita, causandomi forte tristezza, attacchi di panico e ansia per ogni impegno che mi prendo. Questa ansia viene seguita da fatica respiratoria, e spesso nausea e vomito.
Oggi avrei dovuto aver iniziato la 3 superiore, invece sono stato bocciato 2 volte per questo motivo, e non mi sono ancora iscritto ad una scuola.
Vorrei andare in un istituto Tecnico dove io riesca a seguire un percorso di studio fluido senza problemi di ansia/ panico, ma contattando la preside per fare un iscrizione credo ci sia poco da fare ormai.
Sono appassionato di musica, non vado in un liceo musicale perché dista troppo da casa mia e ho paura di non riuscire a stare a ritmo con gli altri riguardo lo studio delle materie scolastiche e di indirizzo. è da ormai 5 anni che produco musica e pian piano ho iniziato a creare delle piccole conoscenze, ma questa mia passione vorrebbe farmi abbandonare la scuola, sapendo bene che è un grande rischio da prendere.
I miei parenti mi ripetono che se continuo a vivere in questo modo, avrò bisogno di essere ricoverato, spaventandomi e non facendomi sentire a mio agio fra di loro, per cui gli parlo davvero poco riguardo la mia situazione e paura.
Non riesco a visionare un futuro perché non so come riuscirei a concludere qualcosa, sono solo, non ho amici, ho paura di frequentare i miei coetanei e non vorrei ritrovarmi a fare lavori umili.
Mi piacerebbe tornare a scuola ma non ne ho le forze, ho migliorato la situazione dell’insonnia ma soffro ancora di ansia, causata anche nel solo mangiare un piatto di pasta, Ritornando a scuola mi sentirei ridicolo, eppure mi sento già così, ma vuoto e solo.
c’è qualcosa che posso fare per migliorare?
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14 SET 2022
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Gentile b2d, non c'è un consiglio "magico" che possa aiutarti a risolvere la situazione. La cosa migliore che puoi fare è intraprendere un percorso di psicoterapia per analizzare meglio tutti gli ambiti di cui hai parlato. Evidentemente ti trovi in una situazione blocco che da solo non riesci a risolvere per i troppi dubbi e le troppe opzioni che ti si presentano alla coscienza. Diciamo che per quanto riguarda il non voler "fare lavori umili" non puoi non terminare gli studi. Quindi, almeno su quello conviene che ti dai l'obiettivo e cerchi di perseguirlo in un modo o nell'altro, al netto delle difficoltà che sperimenti. Continua a dedicarti al tuo hobby ma per ora non puoi puntarci come cosa sicura, devi darti il tempo di vedere se e come si può sviluppare.
14 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera carissimo, capisco la situazione che sta descrivendo, e le preoccupazioni che sta esternando. Ha pensato a rivolgersi ad un terapeuta? sia per lei sia per sua figlia nel caso, in modo da poter comprendere, esplorare ed elaborare le motivazioni sottostanti ai comportamenti e ai bisogni da lei descritti.
Resto a disposizione!
AV
14 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo
Mi dispiace per la tua condizione. Sicuramente emerge un quadro che deve essere seguito su più fronti: motivazionale, formativo, sociale e di sostegno per individuare piu precisamente cosa c'è che non va e focalizzarsi sulle risorse che possono fare da leva.
Non ti preoccupare che niente è irrisolvibile e ti consiglio di seguire un percorso con un professionista per strutturare bene la tua situazione.
Rimango a disposizione GM
14 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice