Sono confuso, ho una vita davanti ma non trovo la mia strada, cosa dovrei fare?

Inviata da Pasquale · 4 nov 2017 Crisi adolescenziali

Buonasera, mi chiamo Pasquale e ho 18 anni. Io in primis sono perplesso dalla mia scelta di scrivere su un forum per essere ascoltato da degli psicologi data la mia giovane età, ma comunque vorrei sentire il parere di un esperto per avere semplicemente un po' più chiara la mia situazione. Cercando di essere il più succinto possibile, vorrei spiegare in breve cosa provo e cosa penso di aver capito di me stesso.
L'aggettivo che credo mi descriva meglio è "inetto". Sono un ragazzo pigro, ho vissuto la mia vita in una piccola realtà di paese, in una famiglia più che agiata economicamente sempre lontano da qualsiasi problema di sorta. Non ho mai avuto una relazione vera e propria, ma solo qualche tresca passeggera ottenuta nelle mie varie esperienze all'estero fatte d'estate per studiare lingue straniere. Sono uscito da un liceo classico con un voto più che discreto ma senza impegnarmi minimamente ed ora sono da pochi mesi un universitario in Svizzera. Non ho mai regalato grandi soddisfazioni alla mia famiglia, anzi. Sono stato etichettato sempre come il classico tipo dal grande potenziale che però non si impegna. Un tipo superficiale, sempre allegro che non vede un problema neanche se gli si parasse davanti. Ed ecco che questo soggetto, annoiato dalla stessa propria vita parte per la Svizzera. Qui le cose incominciano ad andare a rotoli: una delusione in amore, uno scoraggiamento a causa dell' elevata difficoltà delle materie universitarie (tutto in tedesco), un vizio del fumo che aumenta portandomi ad un pacchetto di sigarette al giorno ed infine, una perdita di autostima. Tornato a casa per le vacanze autunnali, vistosamente dimagrito e con un'aria un po' trasandata, rimango comunque il solito pigro Pasquale e come al solito mi guadagno le giornaliere rimbeccate dai miei genitori per la mia nullafacenza.
Sperando che un quadro generale del genere possa bastare, vorrei introdurre in breve ciò che mi passa per la testa. Sinceramente però, non capisco cosa io stia cercando appellandomi a questo forum. Un appoggio? Un aiuto da un professionista? Un consiglio? Non ne ho idea.
Penso che come ogni essere umano io voglia semplicemente essere felice, senza sapere però cosa sia la fonte della mia felicità. Vorrei regalare delle soddisfazioni alla mia famiglia, vorrei dimostrare di valere i soldi che stanno investendo sul mio futuro, eppure non ci riesco. L'unica cosa che mi importa sono i sentimenti che ho. Io vorrei avere una ragazza, stare con i miei amici più cari perché è questo che mi importa veramente. Invidio chi ha una passione per un'attività, una materia, uno sport, perché alla fine quello che voglio io è semplicemente una bella vita sociale, ignorando il fatto che non basta. Non basta per il mio futuro, per la mia carriera e non basterà sicuramente per rendere almeno un po' orgogliosi i miei genitori. Mi ripeto tutti i giorni che posso cambiare, che posso impegnarmi negli studi e allo stesso tempo riuscire a rendermi felice trovando una persona al mio fianco, quando poi il giorno dopo è uguale a quello prima. Continuando a scrivere però, non farei altro che divagare ancora di più in monologhi assai ripetitivi e leggermente deprimenti. Trovo anche molto difficile capirmi e non sono spesso sincero con me stesso. Vorrei dire che queste parole che ho scritto sono veritiere al cento per cento e che riescono veramente a descrivere almeno in parte questa condizione di inettitudine dalla quale vorrei uscire ma che affogo ogni giorno in futili distrazioni. Cosa dovrei fare per dare una scossa a questa giovane vita appena iniziata? Vorrei veramente capirmi per poter mettermi sulla strada che mi appartiene, eppure io da solo non ci riesco. Ecco perché scrivo spesso, ma solo oggi ho voluto scrivere a qualcuno. Tanti dicono che queste domande trovano risposta solo cercando dentro di noi, eppure io non faccio altro che complicare le cose. Se mi affidassi ad un esperto, potrebbe aiutarmi a tirare veramente fuori quello che provo, così da riuscire a trovare un obiettivo ed incominciare a vivere come si deve?

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Miglior risposta 6 NOV 2017

Gentile Pasquale,
per avere solo 18 anni mi sembri troppo severo e svalutante con te stesso e, più che perdita di autostima, la tua è mancanza di autostima nel senso che non si è ancora sviluppata.
Il primo punto da chiarire, a mio avviso, è se davvero ti piacciono le lingue straniere perchè questo è il presupposto per affrontare con successo questi studi stando per giunta all'estero, cosa che costituisce indubbiamente una difficoltà in più.
Sembri poi dare molta importanza al fatto di essere apprezzato e amato dagli altri (genitori, amici, ragazza che ancora non hai) ma è fondamentale che tu per prima ti sappia apprezzare ed amare e questo ancora non lo fai (ne è un es. il vizio del fumo che è un segnale della tua confusione e del tuo auto-lesionismo).
E' da apprezzare però il fatto che ti interroghi con pathos e che provi timidamente a cercare delle soluzioni combattendo con la sfiducia e la depressione.
Tuttavia, per trovare le risposte alle tue domande, l'introspezione che è una buona molla iniziale deve trovare il sostegno di una guida competente per cui chiedere l'aiuto di un esperto in un percorso di psicoterapia mi sembra sicuramente una buona idea per la tua crescita personale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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6 NOV 2017

Ciao Pasquale,
credo che tu sia un po' troppo severo con te stesso e mi sembra che tu stia facendo tuo un giudizio "negativo" che arriva da altri ("sono stato etichettato .....un tipo superficiale sempre allegro che non vede un problema neanche se gli si para davanti").
Questo però è un giudizio esterno e dalla disamina che fai della tua nuova situazione, ti assicuro che non dai assolutamente idea di questa "etichetta" che altri ti hanno impresso e che mi sembra rimanga tale anche vedendoti "vistosamente dimagrito e con un'aria un po' trasandata". Certo il giudizio degli altri, soprattutto se sono altri significativi come i nostri genitori, sono importanti ma non sono e non devono diventare l'idea che tu hai di te stesso.
Mi sembra tra l'altro che tu abbia già capito il punto cruciale del tuo malessere: "che cosa voglio io". Sì che che cosa vuole Pasquale? cosa è importante per lui? e perché pensa che non basti e che sia più importante la carriera e rendere orgogliosi i tuoi genitori?
Certo i legami famigliari sono importanti e vanno mantenuti ma vanno altresì visti come desideri di altri su di noi; qual è il tuo? e perché pensi che non potrà accordarsi con quello che gli atri si aspettano da te?
Sicuramente un professionista con cui tu possa parlare e che possa accompagnarti in un percorso che dipani questa matassa di pensieri potrà aiutarti. Intanto cerca di capire e di valorizzare il tuo desiderio, se puoi.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Anna Fontemaggi

Dr.ssa Anna Fontemaggi Psicologo a Rimini

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6 NOV 2017

Gentile Pasquale,
capita a tante persone di sentirsi come lei si descrive...e anche molto più grandi di lei...
È lecito avere tutti questi dubbi e cercare una soluzione...ed è giusto sentire i propri sentimenti...perché solo a partire da ciò che sentiamo possiamo capire cosa vogliamo veramente...
il lavoro introspettivo che sta facendo su se stesso è molto utile...ma potrebbe diventare molto più chiaro se si rivolgesse ad un professionista per capire cosa sta succedendo nella sua vita.
sicuramente..come dice..c'è una parte di lei che è sempre stata un po pigra...ma ce n'è un'altra che lavora tanto...credo sia proprio quest'ultima parte che oggi le fa scrivere tutto questo e che ogni giorno rimugina sulla necessità di trovare una strada per la felicità...
Dott.ssa Caterina Occhipinti
psicologa-Marsala

Dottoressa Caterina Occhipinti Psicologo a Marsala

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6 NOV 2017

Caro Pasquale, ha fatto una descrizione molto dura di sé, definendosi addirittura un inetto. Eppure dalle sue parole emerge una personalità forte, capace di una critica introspettiva molto profonda che non è da tutti, soprattutto non è da inetto. Emergono dal suo racconto dei valori personali molto belli, come l'amore per la famiglia, l'amicizia, l'amore di coppia. Credo che dovrebbe soffermarsi di più su questi aspetti positivi e capire cosa le piace veramente e cosa vorrebbe dalla vita. Concentrarsi di più sul presente e non su quello che sarà il futuro. Per esempio: le piace la facoltà che ha scelto? è stata una sua libera scelta? le piace studiare in tedesco? vivere in Svizzera? Ha tutto il tempo per capire queste cose e fare delle scelte più consapevoli. Caro Pasquale ho l'impressione che lei sia bloccato dai DOVERI e dai condizionamenti della società e della sua famiglia. A volte le risposte sono dentro di noi, ma non sempre da soli riusciamo a trovarle. Non abbia paura di chiedere un aiuto ad un professionista.
Un cordiale saluto, dott.ssa Vangelio.

Dott.ssa Vangelio Sarah Psicologo a Roma

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5 NOV 2017

Buongiorno Pasquale
Ho apprezzato molto le sue parole. Per essere così giovane parla con grande chiarezza di sé e della sua amarezza rispetto a ciò che pare essere così vicino così accessibile eppure non riesce ad afferrarlo. Pare che lei dica: ho tutto per essere felice ed avere una vita perfetta ma non lo sono e non so come fare per esserlo.
I suoi pensieri ed i suoi dubbi sono leciti. Le sue incertezze e delusioni appartengono all’essere umano.
Mi sentirei di suggerirle di concentrarsi su sé stesso e suoi SUOI REALI DESIDERI e su ciò che lei realmente può attendersi da sé stesso per come lei sente di essere e di poter vivere.
Lei desidera veramente studiare in Svizzera lontano dai suoi amici e dalla sua terra? Lei che cosa desidera davvero dalla sua vita?
Credo che potrebbe trarre interessanti spunti da un’analisi personale con un professionista .
Se desidera approfondire resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Nicolini Fabiana

Dott.ssa Fabiana Nicolini Psicologo a Bologna

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