Non so cosa mi convenga adesso per futuro
Salve ho 22 anni. Sono al terzo anno di infermieristica ma con ancora esami del secondo anno da finire. Non so cosa fare. Inizialmente io volevo fare medicina appena finito il liceo con 100 alla maturita. Ero un ragazzo che si applicava veramente tantissimo al liceo. Per 5 anni essa è stata la mia priorita. Non sono riuscito pero in quei 5 anni a fare amicizie con la mia classe per problemi di timidezza e paura di litigare con loro in seguito a certe esperienze vissute alle medie. Fatto sta che ho commentato cio a mia madre lei mi diceva di concentrarmi sullo studio piu che sul socializzare. Una volta io stavo veramente male per questo mio problema perche vedevo tante esperienze che mi perdevo per questo blocco che avevo, lo comentai a mia madre e lei mi disse che neanche i bambini in africa che muoiono di fame si lamentano come facevo io, e ancora una volta mi disse che cio non doveva influire nello studio. Io feci come lei voleva perche avere buoni voti erano un modo per non fare la figura del ragazzo timido e strano e pessimo a scuola davanti a i miei compgni. Finito il liceo volevo provare a fare medicina ma quell'estate nonostante mia madre mi avesse comprato i libri per la teoria e i test io non studiavo. Passavo le giornate a non fare niente, Non riuscivo a concentrarmi. Forse dopo la maturita quell'estate volevo rilassarmi completamente ma a mia madre cio non piaceva. Ovviamente quell'anno non passai medicina ma si infermieristica a cui mi ero scritto sotto richiesta di mia madre dato che un po avevo studiato bene o male. Inizialmente ero entusiasta volevo applicarmi come feci a scuola ma per una pessima organizzazione e metodo di studio sbagliato mi sovraccaricai e alla fine non riusci a fare niente. Fu dopo la prima sessione che decisi di impegnarmi veramente per prepararmi al test di ingresso a medicina e comincia a studiare trascurando un po gli esami universitari. Ero inoltre ulteriormente motivato dal fatto che hai tempi facevo tirocinio e capi che non mi piaceva. Avevo intenzione di cambiare a settembre con biotecnologie dato che gli esami del primo anno potevano essere convalidati per medicina. Tuttavia quando mia madre notò che volevo fare quella strada e lasciare infermieristica ,lei disse di no, che io dovevo continuare inferieristca perche il lavoro era sicuro trovarlo e siccome io ero una scansafatiche perche non mi vide impegnarmi tanto finito il liceo mi conveniva fare l'infermiere. Perche era una carriera sicura per la quale avrei trovato sempre lavoro. Lei cerco quindi di demotivarmi riuscendoci io ora mi pento di averla ascoltata perche mi arresi con medicina. Sopratutto per la paura di non riuscire mai a passare il test. Allora decisi di impegnarmi di nuovo a tirocinio e con gli esami Tuttavia non ero riuscito a passare molti esami nonostante per tutto agosto mi ero chiuso con i libri e il caldo e le sbobbine da fare. Ai tempi non ero riuscito a farmi nessuna amico nel corso per questa mia timidezza. Cio mi avrebbe dato una grande mano gia che fra di loro si pasavano appunti e sbobbine e suggerimenti. Comunque dato che questa insicurezza, timidezza, passivita e incapacita di difendermi da gli altri cominciava a compromettermi seriamente a tirocinio con gli stessi infermieri che me lo segnalavano ,mia madre solo allora mi inviò a una psicologa per aiutarmi a risolvere questo probelma. Dopo 6 mesi la lasciai in seguito a una litigata con mia madre. in questa litigata io mi ero dimenticato di andare a prendere il pile che ci regalavano in ospedale nei tempi previsti e lei pensava che ora doveva spendere 10 euro per qualcosa che poteva essere gratis(non siamo messi male economiamente) comunque sia era stato un mio sbaglio ma non ci avevo fatto caso dato che molti compagni dicevano che in ospedale a tirocinio a loro regalavano un pile, non lo consideravo importante ma ero disposto a passare freddo a tirocinio per tale mio errore . Ma quel giorno scoppio una forte litigata, lei si butto a terra a piangere io mi lasciai influire dal suo comportamento e per la rabbia io stesso mi diedi pugni in faccia, facendomi un occhio nero. Gia allora cera tensione perche le dissi che niente di buono uscira da questa laurea che io non volevo fare e che finiti i tre anni non avrei usato. Ma a lei non importava, io dovevo laurearmi per lavorare e se non volevo erano problemi miei, lei solo voleva levarmi dalla sua coscienza con questa laurea. Io le avverti che avrei fatto come diceva lei ma finiti i 3 anni sarebbe scoppiato qualcosa. Alla fine lasciai la psicologa, perche mia madre mi rinfacciò che la pagava con molti soldi nonostante secondo lei i miei erano problemi stupidi (ironicamente gia dopo il primo incontro con la dottoressa volevo smettere perche sapevo mia madre me lo avrebbe rinfacciato) . Alla fine continuai infermieristica. Ho cercato di aprirmi ma rimanevo sempre rigido. Spesso lo facevo per non litigare con nessuno ed evitare di essere umiliato da loro e sinceramente tutti ormai erano diventati amici, cera ormai confidenza fra di loro e io ero l'unico straneo, la prima volta che abbiamo fatto lezione in presenza dopo il covid ricordo ancora il terrore che provai. Cercai di impegnarmi con gli esami nonostante fossi indietro ma adesso non so se riusciro a laurearmi a marzo. Ho molta paura sinceramente a laurearmi perchè nonostante il tirocinio ( a cui mi assentavo spesso perche non mi andava di andarci perche non mi piaceva sopratutto in PS)non mi sento pronto ne mi sento infermiere. Spesso sento piu cose negative che positive su questo lavoro. Anche dal mio stesso professore di diritto che sebbene era un avvocato prima era infermiere, lui lascio tale professione per tutti i lati negativi che ha( demansionamento, sfruttamento, pochi diritti e stipendio non idoneo alle sue responsabilita) decidendo di studiare diritto per combattere contro tali lati negativi, altri professori dicevano che questo è un lavoro che devi fare si o si per passione. Sempre in reparto sentivo anche molti infermieri che si pentivano di non aver studiato altro come medicina stessa. Dicendoci sempre di cambiare mestiere prima che sia tardi. Non sono l'unico ma anche molti altri hanno incontrato gente del genere, Ma a loro non importa sia perche voglio sperimentare loro stessi questa professione e sentire sulla loro pelle i lati negativi, ma io penso sinceramente che molti abbiano questo atteggiamento perche vogliono fare questo lavoro si o si, a differenza di me, penso di essere l'unico che ha sempre avuto intenzione di fare altro dopo la laurea. Molti infatti gia pensano alla loro specializzazione. piu o meno. Adesso è luglio devo ancora finire gli esami del secondo, vorrei riprendere medicina, per la quale molte volte ho sempre ripreso a studiare nonostante tirocinio e gli esami. Non so se lasciare tutto e con i miei risparmi pagarmi un corso intensivo per superare il test di ammissione scrivendomi anche a biotecnologie a ottobre per fare qualche esame che coincida con quelli del primo anno d medicina, lavorando anche come cameriere oppure restare dove sono, cercando di dare il massimo per laurearmi entro marzo e poi riprendere il prossimo anno a novembre biotecnologie.
Ho 22 anni, sembro giovane ma sento che ho sprecato questi tre anni a infermieristica, non so se finirla puo valere la pena. Sento che rimanere dove sono sia tempo perso, considerando che a medicina gli anni sono 6, e belli pesanti, parliamo di me a 29 o 30 anni.
Sono indeciso, e ho veramente paura per il futuro, prima potevo prendermi senza paura quella liberta perche avevo ancora 19 anni e tempo da poter "perdere" la vivo come una lotta contro il tempo, siceramente non posso pensare altrimenti. inoltre ho solo 3 amici delle elementari, loro lavorano nell'attualità e mi sento indietro rispetto a loro. Adesso ho il supporto di mia madre dopo una discussione con lei, ma non ho piu il coraggio di un tempo Non so cosa sia giusto e saggio. Spesso ripenso al passato sopratutto al liceo, cerano tante attivita come disegnare, palestra, suonare la chitarra, tante cose che ho cancellato per dare importanza ai voti e in generale a studiare. Non so cosa sia saggio da scegliere.