Non riesco ad avere fiducia nel mio ragazzo

Inviata da Perla · 21 lug 2015 Terapia di coppia

Buon pomeriggio,
sono una ragazza di 30 anni ed ho una relazione da quasi due anni a distanza, che non riesco a vivermi serenamente, non ho fiducia in lui e sono estremamente gelosa, premetto che non ho avuto con questa persona casi per cui debba essere sospettosa o gelosa, razionalmente si comporta bene, ma io non riesco a fidarmi di lui, non riesco a concepire di dovermi fidare ciecamente di una persona anche se l'amo. In passato ho dato fiducia e questa mi è stata tradita e adesso vedo il mio ragazzo come colui che mi farà di nuovo del male. Vedo del marcio in ogni (la maggior parte) delle interazioni con il sesso opposto.
Aggiungo che mi definiscono e anche lui una bella ragazza, ho avuto un'infanzia serena e sono indipendente economicamente. Non so più come uscirne fuori, faccio delle scenate eccessive, reagisco in modo aggressivo non appena penso di dovermi difendere da un suo comportamento per me ambiguo o sbagliato.
Sto male io e faccio stare malissimo lui.
Che posso fare? le chiedo aiuto!
Grazie mille

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Miglior risposta 21 LUG 2015

Cara Perla,
a volte la gelosia può dipendere dal bisogno di essere speciali e uniche per il proprio uomo, dalla necessità di essere scelta. Altre volte, invece, può trattarsi di un meccanismo che compensa un pò di insicurezza.

Spesso le reazioni sono di tipo aggressivo: scenate, chiusure ("tenere il muso"), gesti vendicativi...
Qualche volta vi sono anche sospetto, comportamenti controllanti e bisogno di chiarimenti.

Potrebbe esserle utile accertare se l'aggressività dipenda dalla paura di perderlo o di essere rifiutata, oppure dalla rabbia e cosa significherebbe, per lei, fidarsi.
Molto utili anche tecniche di rilassamento per gestire i momenti di gelosia e qualche incontro per riequilibrare l'autostima.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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23 LUG 2015

A lungo andare il suo atteggiamento le farà perdere anche questa relazione, che, a quanto lei dice, le sta a cuore. La gelosia, il sospetto possono diventare patologici se superano certi limiti. Ha accennato ad una precedente relazione ritenuta disastrosa. Forse non ancora superato il trauma di quella relazione. Per questo forse ha bisogno di aiuto e le consiglio di chiedere una consulenza professionale. Non tutte le persone sono uguali e non tutte debbono necessariamente tradire la sua fiducia. Aggiungo che non tutti sono perfetti. Se qualche comportamento del suo ragazzo le dà fastidio gliene parli, ma non in modo aggressivo. Si può parlare normalmente per capirsi di più e meglio e questo deve essere il suo obiettivo. Cerchi di superare questa mancanza di fiducia che viene dal passato. Se necessario, ripeto, si faccia aiutare.

Dott. Sergio Rossi Psicologo a Spoleto

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22 LUG 2015

Gentile Perla, leggendo il suo messaggio mi sono chiesto fin da subito il perché di una sensazione che lei definisce come diffusa a tutti i rapporti con l'altro sesso.
Mi domandavo se lei fosse sicura che la sfiducia che lei riporta possa essere fatta risalire "solo" al tradimento del ragazzo di cui parla e che l'ha in qualche modo ferita nel suo passato, ma in un passato piuttosto recente, immagino. Non fraintenda, ogni tradimento è potenzialmente molto traumatico, soprattutto quando la qualità dei sentimenti coinvolti è alta, e per questo posso solo immaginare che il suo rapporto con il ragazzo attuale sia altrettanto profondo, dato che riporta in vita in lei questi "fantasmi del passato". Sarebbe opportuno indagare meglio anche la sua infanzia, che lei definisce serena, ma che a volte nasconde nelle pieghe più piccole eventi traumatici (la morte di un parente a cui si era affezionati, una sensazione indistinta di "poca importanza", un trasferimento, un momento di difficoltà economica della coppia genitoriale, la nascita di un fratello o di una sorella). Tutti questi eventi, per quanto possano essere catalogati come "normali" possono aver generato in lei un vissuto di abbandono, una generica insoddisfazione, la sensazione che "ci sia sempre sotto qualcosa".
La sua rabbia potrebbe proprio essere collegata a questo, ad una paura di rimanere nuovamente "fregati" senza possibilità di rimedio, senza alcun modo per potersene accorgere per tempo.
Per poter indagare al meglio ognuna di queste possibilità è necessario intraprendere una consulenza con un collega o una collega. Infatti, è proprio in tale rapporto di terapia o di sostegno che vengono indagate le origini di alcune "trappole" ricorrenti nella vita delle persone (e sembra che la sfiducia un poco la ingabbi nei suoi rapporti, almeno con il 50% maschile delle sue interazioni). Non si disperi, le strade per uscire da questa situazione sono molte e alla sua portata, e di questo percorso, se deciderà di intraprenderlo, ne trarrà grande giovamento, non solo limitato ai suoi rapporti con l'altro sesso, ma in ogni sfera della sua vita.
Con viva cordialità
Dott. Alberto Agnelli

Studio di Psicoterapia e Training Autogeno dott. Alberto Agnelli Psicologo a San Donato Milanese

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21 LUG 2015

Salve Perla!
da come parla sembra che le cose del passato, e nello specifico delle sue passate relazioni, le abbiano lasciato delle ferite che a stento riescono a rimarginarsi. Aggiunga poi che una relazione a distanza obbliga ad un tipo di comunicazione che è basata quasi esclusivamente su chat, videochat e i vari emoticon: per esperienza le dico che spesso in questi contesti è facilissimo fraintedere le parole e le intenzioni dell'altro, lasciando tanto spazio ai malumori che poi generano in rabbia e sofferenza.
Provi a chiedersi in cosa si sente soddisfatta in una relazione a distanza e se magari le cose potrebbero essere diverse iniziando una quotidinaità con la persona amata.
un saluto.
Dott. Giovanni Ruggiero

Giovanni Ruggiero Psicologo a Pescara

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