Buon giorno
Sono Paola e da circa un anno e mezzo sto recuperando il rapporto con mio marito dopo aver scoperto una sua relazione che durava da più di un anno. Ci siamo senza dubbio ritrovati sotto ogni punto di vista anche perché lui ha deciso da subito di troncare con lei, che ovviamente, ha cercato un avvicinamento durante i successivi 2 mesi ,durante i quali ,dopo un iniziale periodo di controllo tel. ero impazzita perché dopo un'ennesima lite mi ha cambiato la password del suo tel e non sapevo se si vedevano ancora o no.
Lui ha sempre dimostrato di amarmi e non voleva farmi soffrire più del dovuto, nascondendomi i messaggi che lei gli mandava ma ai quali lui non rispondeva perché ormai la decisione l'aveva presa e voleva restare in famiglia.
Dopo 3 mesi, tutto felice mi dice che lei aveva mandato un operaio a ritirare alcuni oggetti di antiquariato che gli aveva regalato e che si trovavano nel suo ufficio, di cui io non sapevo nulla!! ( all'epoca non andavo mai in ufficio) Feci una scenata!! Ma mi giurò di non averla vista e che gli sembrava un bel gesto nei miei confronti essersi liberato di quei mobili. Nel frattempo scopro la password e riprendo i controlli del tel. e devo dire che non c'erano risposte ai sempre più rari messaggi inviati da lei. Ora lui preferisce non tornare più sull'argomento, la ritiene una cosa finita!!...lui!! Gli basta sapere che ci siamo ritrovati e che ci amiamo.....Ma io ho perso la fiducia. Continuo a controllare di nascosto il suo telefono, e frugo tra le sue cose e in effetti scopro sempre qualcosa...omissioni, cose che non mi dice , certo non posso nemmeno parlarne altrimenti dovrei confessare di aver guardato il tel e mi cambierebbe di nuovo la password. Ho scoperto ad esempio che non ha restituito tutti i regali ricevuti come mi aveva detto ma nel suo ufficio ci sono due quadri appesi dei quali ho trovato i relativi biglietti di auguri. In un cassetto ho trovato i resti di un presepe che lei aveva fatto per lui e che io avevo distrutto in sua presenza.
Perché? Perché? !! È come se una base di falsità ci sia sempre! Non capisco se questi sotterfugi sono per evitarmi ennesimi dispiaceri!! Vorrei avere chiarimenti ma non so come tirare fuori l'argomento...mi piacerebbe fosse possibile fare come dice lui .."è un capitolo chiuso. Non ci pensare...ti amo" ma allora perché non mi dice la verità? Dopo le mie innumerevoli esplosioni di rabbia cerca di evitare ogni cosa, fatto o persona che mi conduca sull'argomento.
Grazie per avermi ascoltata .
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27 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Paola
ora lei deve considerare proprio che quella "base di falsità" che trova in lui, attraverso il suo continuo controllo, non è tanto una vera "falsità" ma, semplicemente, la misura della sua insicurezza come moglie e come donna.
Dal suo racconto suo marito mi sembra essere una persona sana. E' vero ha fatto un errore però ha recuperato alla grande e ha dimostrato coerenza e capacità d'amare lasciandosi alle spalle quella storia.
Lui non merita di essere ancora trattato in questo modo (sorvegliato a vista) e lei non fa onore a se stessa e al suo valore continuando a sentirsi sotto minaccia.
Ripeto che, sensazioni e comportamenti che lei continua a provare e mettere in atto, sono sintomi di una sua insicurezza, probabilmente pre-esistenti alla vicenda; insicurezza che si è come "slatentizzata" con i fatti accaduti.
Dovrebbe lavorare, anche con l'aiuto di un terapeuta, su di sè per recuperare fiducia, senso del suo valore e dignità in questa relazione.
Un augurio in questo senso.
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
29 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Paola,
dal suo racconto mi pare di cogliere molta rabbia e rancore nei confronti di suo marito, per cui sorge immediata una domanda: lo ha davvero perdonato?
penso che i suoi comportamenti ricorrenti di controllo non fanno altro che aumentare i suoi dubbi e il suo rancore, perché i suoi pensieri ritornano sempre sul tradimento subito. Il modo più sano di ricostruire una relazione è focalizzarsi sui punti di forza e lavorare su quelli di debolezza. Sfrutti il tempo per cercare di migliorare la vostra relazione e soprattutto la vostra comunicazione, vedrà che riuscirà a perdonarlo e a diminuire sempre di più i comportamenti controllanti.Certo è che con una buona terapia di coppia potreste uscirne migliorati, sia come coppia che individualmente. Le auguro di risolvere il suo disagio presto.
buona serata
27 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Paola,
mi permetta di dirle che il suo comportamento è scorretto e anche sbagliato.
Scorretto perchè, dal momento che lei ha perdonato suo marito pentito di averla tradita ( ma l'ha davvero perdonato? ) e sta recuperando il rapporto con lui dovrebbe fidarsi e non andare a spiargli il telefono.
Sbagliato perchè con i suoi continui dubbi e affanni lei non fa altro che girare il coltello nella piaga coltivando la sua rabbia e mantenendo vivi eventuali sensi di colpa di suo marito. Ha ragione lui quando dice che è un capitolo chiuso ed è molto meglio non riaprirlo.
Per quanto riguarda qualche quadro o qualche altro oggetto regalato, quella signora poteva richiederli indietro come ha richiesto i mobili di antiquariato e rimandarle indietro anche oggetti non richiesti poteva essere un gesto significativo di disprezzo e di offesa che suo marito non si è sentito di fare ma questo non vuol dire che quella relazione non sia chiusa.
Mi permetta di dirle che anche aver rotto in sua (di suo marito) presenza quel presepe non è stato un bel gesto per quanto dettato dalla rabbia.
Se e quando suo marito vorrà disfarsi di qualche residuo regalo che gli potrebbe ricordare un periodo passato deve deciderlo lui e lei dovrebbe rispettare questa cosa anche perchè i ricordi non possono fare danni.
Siccome poi sono convinto che quando si rompe o va in crisi una relazione coniugale le responsabilità sono su entrambi i fronti, le consiglierei un percorso di psicoterapia individuale o anche di coppia per non ricadere negli stessi errori.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).