Non riesco ad andare avanti...

Inviata da Giada · 26 ott 2015 Terapia di coppia

Salve.
Volevo chiedere un parere. Da quasi 6 anni sono innamorata dello stesso uomo, se così posso chiamarlo. Lo conobbi a 16 anni, lui ne aveva 17. Siamo stati insieme non molto all'inizio, poi lui mi ha lasciata, ma senza che ci lasciassimo mai veramente, continuavano ad esserci segni d'affetto tipici di una storia d'amore, gesti che se io ora guardo da fuori comprendo benissimo che io mantenevo anche se non stavamo insieme perché lo amavo molto mentre lui..non lo so, mi viene da pensare che voleva divertirsi senza impegni, perché se mi avesse ancora amata per quale motivo non mi avrebbe proposto di tornare insieme? Così siamo andati comunque avanti con baci ecc per un bel po' finché non è arrivata una donna che gli ha fatto perdere la testa e abbiamo mantenuto solo più un rapporto di amicizia che io, ahimè, ho accettato perché molto presa da lui e perché ero terrorizzata all'idea di perderlo. Negli anni si è comunque formato un legame di amicizia molto stretto! Ma penso un po' egoistico da parte sua perché raramente mi chiede come sto, ma quasi sempre si parla di come sta lui, mi cerca per sfogarsi, parlarmi dei suoi problemi ecc...questa cosa si è fatta a frequenza giornaliera soprattutto nell'ultimo anno, perché quelli che erano i suoi amici per un motivo o per l'altro non volevano più saperne di lui e gli ero rimasta solo più io. Così in quest'ultimo anno gli sono rimasta accanto ogni giorno, a qualsiasi ora e lui sembrava più "sensibile" al mio benessere, (è a conoscenza che sono ancora innamorata di lui), se sbagliava si scusava ecc poi però con il passare del tempo ha iniziato a fare l'impossibile per conoscere gente nuova, o meglio, ragazze nuove, tant'è che inevitabilmente ogni giorno la mia testa si chiede perché qualsiasi altra ragazza gli può piacere mentre io non sono degnata di uno sguardo.. E dal vederci ogni giorno nell'ultimo anno perché era solo e perché ero l'unica che gli era rimasta accanto siamo passati a vederci se va bene un paio di volte al mese, perché lui non me lo dice quando lo chiedo ma sono certa abbia fatto nuove amicizie, sia maschili che femminili, ed io mi sono ritrovata "sola" tutta di colpo, stando malissimo.. Così ecco che le giornate diventano tristi e la vivo male, soprattutto considerando il fatto che da quando sono iniziati 3 o 4 anni fa i problemi con lui ho iniziato ad ingrassare, fino ad accumulare 20 chili, e questa è un'altra cosa che mi fa stare male perché mi sento intrappolata in un corpo che non mi appartiene... Ed ogni volta che mi riprometto di mettermi a dieta e tornare in forma, più che per un fattore estetico soprattutto per un fattore di salute, mi sento poco apprezzata da lui e cadono tutti i miei propositi. Penso che alla base dei miei problemi di autostima ci sia proprio lui, perché comunque sono una ragazza apprezzata, nel senso che mi sento dire "sei carina" ecc, apprezzamenti ne sento, eppure non arrivando da lui è come se non li facessero proprio. Perché? Quasi tutte le persone a me care mi dicono di lasciarlo stare e chiudere questa storia perché per lui sono solo un passatempo, o un rimpiazzo quando non ci sono altri/e, i miei genitori non lo vogliono assolutamente più vedere e fanno il possibile perché non posso veda neanche io, anche se poi chiaramente la mia vita la vivo io e quindi alla fine nessuno mi può impedire di uscire e raggiungerlo o rispondergli ad un sms, ed ecco che ogni volta che cerco di convincermi che è giusto accantonare questa storia arriva lui con le sue frasette del tipo "se io non tenessi a te pensi che avremmo superato le difficoltà di questi 6 anni e saremmo ancora qui?" Ed il ragionamento fila, lui è passato sopra ad alcuni miei errori ed io altri suoi, peccato però, che come mi faceva notare un'amica i miei errori non sono neanche lontanamente paragonabili ai suoi. Esempio banale al mio compleanno non è voluto venire perché secondo lui eravamo in pochi e non c'erano persone abbastanza interessanti, non ha pensato vado al suo compleanno perché le voglio bene e perché lei mi ha dato tutta se stessa nell'ultimo anno, mentre io ora stavo quasi facendo l'errore di organizzargli un qualcosa per il suo compleanno... Allora io mi chiedo, gliene importa davvero di me? Come si fa a star male ancora dopo così tanti anni per una persona? E la cosa ancora peggiore è che non riesco a prendermi di nessun altro, non capisco perché, ovviamente quando mi capita davanti una persona che è magari bella dentro o fuori lo riconosco, ma niente di più, non riesco ad andare oltre e quindi questo è come se si riflettesse dal di fuori e le persone non si avvicinano.. Anche se però sento ormai tanto il bisogno di avere una persona accanto, alla fine sono sentimentalmente sola da moltissimi anni.. Allora mi chiedo come si fa ad avere tanta voglio di avere accanto qualcuno senza però riuscire ad innamorarmi ed avendo ancora in testa questa persona che mi fa così male? Credo che mi abbia portata in qualche modo a vivere una sorta di piccola depressione, perché lui ha un bruttissimo vizio da sempre, ovvero che delle volte prende e sparisce, anche per diversi giorni, non si sa perché o cosa faccia, della serie che posso mamdargli sms o chiamarlo ma
se decide di sparire non c'è verso di sentirlo finché non riappare magicamente. È questa cosa mi fa impazzire tant'è che fino ad un mese o due fa me ne stavo chiusa in casa nel letto o sul divano senza uscire e con crisi di pianto pazzesche, poi ho deciso che questa vita non volevo più farla ma ciò non significa che mi sia ripresa perché lui questi comportamenti li ha sempre. Mi rendo conto che forse dovrei affrontare una terapia da uno specialista perché è passato diverso tempo e non riesco ad uscire da sola ma sto temporeggiando in questa cosa perché sono sempre stata una persona chiusa e per quanto io abbia due genitori fantastici che mi adorano e mi aiutano in ogni cosa non sono mai riuscita a raccontargli queste cose e siccome al momento non ho un lavoro e sono mantenuta da lavoro all'università ecc mi dispiacerebbe chiedergli un altro aiuto economico per un eventuale terapia anche se so benissimo che non me lo negherebbero.
Chiedo scusa per l'infinito sfogo, e ringrazio in anticipo a chi mi risponderà.

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Miglior risposta 31 OTT 2015

Gentile lettrice,
credo proprio che la cosa migliore da fare è parlare con i suoi genitori e confidarsi con loro sui suoi problemi di autostima che si riflettono inevitabilmente sulle sue difficoltà relazionali e probabilmente anche sul suo rendimento all'Università.
Lei ha davvero bisogno di un percorso di psicoterapia perchè la sua autostima e la sua assertività sono a un bassissimo livello e questo potrebbe compromettere anche il tono dell'umore aumentando i suoi problemi.
Se è certa che i suoi la aiuteranno, questo è un motivo in più per rivolgere loro questa richiesta perchè è per una buona causa.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 OTT 2015

Buongiorno gentile Signorina,
credo di aver risposto già ad un suo consulto sullo stesso tema, se non uguale, e restano valide le indicazioni che le furono date. E' necessario per lei un percorso psicologico de visu. Può richiedere una valutazione psicologica e un percorso anche presso la sua ASL di appartenenza o al consultorio familiare più vicino a casa sua. Cosi il problema economico risulterebbe risolto.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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