Sono una donna di 49 anni, da 11 anni vivo all’estero con mio marito e abbiamo un’attività insieme. Un anno fa mio marito mi ha lasciata ma continuiamo a lavorare insieme, i suoi comportamenti mandano messaggi che mi confondono. Dimostra che ci tiene molto a me ma evidentemente non mi desidera ne mi ama più. Continuando a vivere così mantengo viva la speranza che forse…ma allo stesso tempo credo sia giusto, verso me stessa, ricominciare a vivere con la consapevolezza che ora sono sola e lo posso fare solo creando un distacco totale da lui. Quindi dovrei andare via e ricominciare da zero la mia vita da un’altra parte, ma non riesco a trovare il coraggio e la forza di fare questo passo. Vorrei tanto una risposta che mi illumini la strada da seguire. Mi accontento di poche briciole di gioia ogni tanto, perché la paura mi blocca.
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16 SET 2022
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Buongiorno Lella,
Mi spiace molto per ciò che sta vivendo e per il fatto che la relazione con suo marito sia terminata non per volontà sua .
Lei sente di essere ancora innamorata e il fatto di continuare a lavorare insieme diventa una quotidiana sofferenza che non le consente di andare avanti. Si trova nel conflitto se accettare questo nuovo tipo di rapporto oppure andare via per un'altra strada.
Si faccia accompagnare da uno psicotico che la possa aiutare in questo difficile momento.
La saluto caramente.
17 SET 2022
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Buonasera Lella,
chissà se andare via e ricominciare da un'altra parte le permetterebbe davvero di allontanarsi dal suo ex marito. Quando il nostro cuore, la nostra sofferenza ci parlano (forse) possiamo ascoltarli.
Resto a disposizione per riflettere insieme a lei.
Un caro saluto
Dott.ssa Chiara Paschetta
16 SET 2022
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Buongiorno signora,
tra le sue parole ci sono 11 anni di vita all'estero, una persona che tiene molto a lei, la sua oscillazione tra la speranza che "forse..." e la consapevolezza della situazione e, infine, la voglia di una strada da seguire.
Io credo che in questo momento possa essere utile un percorso psicoterapico, realizzato anche attraverso l'intervento EMDR, per concentrarsi su di sé, per rielaborando quanto accaduto e costruire piano piano il suo futuro e, non ultimo, per affrontare le sue paure, affinché non debba più accontentarsi di poche briciole di gioia.
16 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Lella,
perché dovrebbe accontentarsi di poche briciole di gioia? Non è giusto.
Se la paura la blocca, la invito a intraprendere un percorso psicologico, finalizzato ad approfondire le sue relazioni significative alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserita.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.
16 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Lella, mi spiace molto per la situazione che descrivi, e la comprendo. Sicuramente non è facile da gestire, soprattutto in autonomia. Continuare a vedere una persona con cui abbiamo interrotto un legame affettivo, soprattutto se così longevo ed importante, potrebbe essere complicato. Hai pensato a rivolgerti ad un terapeuta? intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti, per esplorare ed elaborare quelle che sono le motivazioni ed i bisogni sottostanti le tue fatiche, soprattutto di lasciare andare questa relazione.
Resto a disposizione!
AV
16 SET 2022
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Salve Lella, mi spiace molto per questa sua sofferenza e comprendo come possa sentirsi bloccata in questo momento. Mi sembra di capire che inizia a sentire il bisogno di cambiare la sua vita, di concentrarsi su di sé e ricominciare. Allo stesso tempo, comprendo che ci voglia del tempo e del lavoro su sé e sulla motivazione a fare questi cambiamenti. Penso che lavorando su di sé e riscoprendo cosa vuole e cosa le piace veramente piano piano si sentirà pronta a riconcentrarsi sulla sua vita e ricominciare, da sola, per ora. Chissà cosa potrà scoprire e trovare in futuro ;)
Spero di averla aiutata
16 SET 2022
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Cara Lella, non è sempre possibile, forse neanche auspicabile, che sia qualcuno esterno a illuminarci la strada. Piuttosto sarebbe interessante chiedersi perché questa paura, al fine di sbloccare la situazione, e anche domandarsi perché la necessità di chiedere risposta a un altro, che la risposta venga da un altro. Il lavoro terapeutico è utile anche, soprattutto, a questo, riprendere in mano le proprie risorse, che si pensano inesistenti o insufficienti, mentre sono soltanto celate, da mille paure o angosce. La situazione va sbloccata, quando se la sentirà, contatti un professionista, la aiuterà a poter vedere più chiaro dove si trova e dove vorrà andare. Resto a disposizione,
Dott.ssa M. Gorini
16 SET 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Lella, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL