Non ho ricordi della visita ginecologica

Inviata da Giulia · 22 ago 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve sono una ragazza di 19 anni e scrivo qui per spiegare una cosa successa oggi che mi ha un po’ scosso.
Ho dovuto fare una visita ginecologica per delle probabili infezioni; la prima volta vado da questo ginecologo è molto professionalmente mi visita, mi mette a mio agio e indossa i guanti.
Essendo vergine non potevo fare una visita completa, quindi prendiamo appuntamento per fare un tampone in ospedale.
Oggi vado, premetto che avevo dormito 3 ore ed ero distrutta, entro mi spoglio e mi fa questo tampone, allargando con le dita (non dentro all’esterno).
Io ero ovviamente imbarazzata per la situazione quindi cercavo di non guardare, l’unica cosa che non ricordo che mi assilla è il fatto se lui avesse i guanti o meno.
Perché ricordo le sue mani solo senza è la prima cosa che ho pensato è stata “dové il cestino per i guanti?”
Inoltre non ho sentito nessun rumore dei guanti quando vengono inseriti o tolti, e ora ho vivamente paura che possa avermi toccato senza mettere i guanti.
Sto provando a ripercorrere la scena da stamattina ma la cosa mi logora, perché ho un frame di lui che prima di farmi il tampone aveva una mano senza guanto la destra, dato che il lettino era traballante e nella mia mente con la mano mi tiene il poggia-gambe ma non so se me lo sto inventando non mi ricordo più, perché sul momento ero tranquilla dato che la prima volta è andato tutto bene.
Peró una cosa che ricordo è che alla fine aveva un po’ fretta, è anche vero che gli ospedali sono affolati peró non so
Io mi sento davvero male per questa situazione, non so come scoprire la verità perché mi sento abusata
Peró dall’altra pRte non vedo perché farmi un tampone per le infezioni senza guanti, peró ho il ricordo delle sue mani senza.
Sopratutto a fine visita dove mi ha scritto nome e cognome mentre impugnava la penna.
Inoltre dal tatto non si capiva perché era molto lieve credo solo per spostare le labbra dato che limene è intatto.
Vorrei solo tornare indietro nel tempo e sapere la verità, stare un attimo più attenta.
Non ne ho ancora parlato con i miei genitori dato che è una persona che in primis conosciamo è effettivamente io non ho certezza di quelle che è successo.
Cosa posso fare per ricordare?
È possibile che il mio cervello abbia inventato quando la sua mano teneva ferma il poggia gambe, non so davvero che fare.
Poi lui alla fine era girato di spalle perché io dovevo vestirmi quindi non so, peró era meno professionale dell’altra volta perché la tendina non mi copriva io non so proprio che fare, voleva approfittarsi di me? Ho anche paura che non avesse i guanti perché all’inizio ha provato a mettere il tampone senza spostare le labbra per vedere bene , si è accorto all’ultimo che non era comodo? Ma comunque perché toccarmi senza guanti non capisco

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Miglior risposta 23 AGO 2022

Buongiorno Giulia,
comprendo il suo turbamento ma purtroppo non potendo tornare indietro nel tempo anche se le venisse in mente qualche particolare in più non basterebbe a toglierle completamente il dubbio. Credo che in certe situazioni sia necessario andare oltre e avere un minimo di fiducia nella professionalità delle persone, anche perchè questo medico avrebbe corso un rischio tanto grande a comportarsi così. Magari la prossima volta cercherà di stare un pò più attenta in modo da non avere in seguito dei dubbi che la possano disturbare. Le dico questo non per sminuire il suo vissuto ma perché quello che è importante è questo suo pensarci e ripensarci continuamente. Questa modalità non può che portarla a stare peggio e ad incrementare la sua insicurezza e le sue paure. A volte quando si teme tanto qualcosa ci si può ritrovare ad andare in confusione e a dimenticare, o a creare delle immagini che supportano la nostra paura quindi il ripensarci non è sinonimo di verità in assoluto. Non si arrovelli ulteriormente e vedrà che questo episodio rimarrà come un ricordo incerto, che magari la lascerà sempre nel dubbio, ma che non le avrà creato inquietudine e stati d'animo spiacevoli.
Cordialmente
Dott.ssa Loredana Luise

Dott.ssa Loredana Luise Psicologo a Ponte San Nicolò

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23 AGO 2022

Salve Giulia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle molto utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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23 AGO 2022

Buongiorno Giulia,
Mi dispiace per il disagio che hai vissuto.
Forse era senza guanto perché aveva difficoltà a fare la manovra con lo stesso.
Mi dispiace se l'hai vissuta come esperienza di abuso.
La volta prossima potresti cercare una ginecologa donna se ti fa stare più a tuo agio e chiederlo ai tuoi.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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23 AGO 2022

Cara Giulia, il suo racconto fa emergere il malessere provato per questa situazione. Il suo racconto fa trasparire l'urgenza con cui vuole ricordare ciò che è successo. Comprendo la sua volontà, ma non focalizzi il suo pensiero solo su questo. Provi a rilassarsi, a riposarsi. E in un secondo momento provi a ripensare a ciò che è successo. Magari la differenza di ambiente di visita, prima ambulatorio privato poi visita in ospedale, i ritmi frenetici richiesti da una struttura sanitaria possono averlo portato ad avere due modi diversi di approcciarsi alla visita e questo può averlo fatto sembrare meno professionale ai suoi occhi. Mi sembra di capire che il professionista di cui parla è una persona che conoscono anche i suoi genitori, questo mi porta a pensare che abbia agito con la massima professionalità.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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