Dubbi e confusione

Inviata da lulu · 24 mar 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, mi scuso in anticipo per lunghezza della mia storia. Ho 26 anni e da 10 sto insieme a un uomo più grande di me di 11 anni. Lui è praticamente il mio primo e unico fidanzato. Ci siamo conosciuti su internet, con lui mi trovo in profonda sintonia, quasi in simbiosi ormai, spesso ci intendiamo al volo senza neanche parlare. Tuttavia, vivendo molto lontani l'una dall'altro, io al nord e lui al sud, abbiamo portato avanti per un bel po' di anni una relazione essenzialmente a distanza, a parte sporadiche visite da parte sua quando riusciva a permetterselo. Io invece andavo ancora al liceo e non potevo andare fare viaggi così lunghi e dispendiosi, anche perché non avevo il coraggio di raccontare a mia madre (i miei genitori sono separati e io sto con lei) di questa relazione per paura che fosse contraria. Soltanto quando ho cominciato l'università sono riuscita ad andare io da lui quando tempo e soldi me lo permettevano, grazie anche alla maggiore indipendenza, poiché ero fuori sede. Finita la triennale ho comunicato a mia madre la volontà di non continuare l'università e "trasferirmi" per un po' dal mio ragazzo e cercare lavoro, sia perché la situazione in casa mia mi faceva stare sempre male (ho un pessimo rapporto con uno dei miei fratelli maggiori che vive con mia madre), sia perchè finalmente volevo recuperare un po' del tempo che avevamo perduto passandolo senza mai avere un'interazione fisica decente, un po' di privacy, insomma una relazione normale. Quindi mi sono trasferita al sud e qui occorre spiegare la situazione del mio ragazzo: lui vive ancora coi genitori (madre e padre si detestano e anche lui ha un rapporto molto difficile con loro, ma tutti continuano a stare insieme per quieto vivere e per convenienza), ha avuto svariati problemi con l'università che non ha finito, in seguito alla quale ha deciso di trovarsi un lavoro aprendo un'edicola. Poi il covid ne ha causato la cessazione nel 2021. In quello stesso anno io, che intanto non stavo trovando lavoro, e lui, che lo aveva perso, abbiamo deciso di ritornare all'università. E qui cominciano i problemi che riguardano la situazione di cui vi vorrei parlare: io sono sempre stata una persona molto chiusa e introversa, con difficoltà a instaurare rapporti di amicizia (ho solo un amico dai tempi del liceo) e ancora di più rapporti sentimentali, a causa della mia bassissima autostima e della paura che provo nell'uscire di casa e fare nuove esperienze, "darmi alla pazza gioia" insomma, quindi molte delle mie conoscenze, tra cui il mio ragazzo, le riuscivo a fare solo stando a casa al computer. Durante la triennale, poi, questo disagio si è fortemente acuito: gran parte del tempo la passavo sempre a letto, stavo da sola e avevo paura di uscire fuori la sera e quindi, come di consueto, tutte le sere le passavo su skype col mio ragazzo. Ora, invece, da quando ho cominciato la magistrale al sud mi sono ripromessa di darmi da fare per instaurare legami e fare esperienze, di superare le mie insicurezze e paure e vivere un po' più serenamente (seppur ancora con molta fatica). Questo atteggiamento però mi ha portato a riflettere profondamente sulla natura della mia relazione, a pormi dubbi sull'amore che provo per il mio ragazzo, se è ancora forte o no, se è sincero o no, se sto andando avanti per inerzia, seguendo una routine ormai consolidata da 10 anni, o no, ecc...Vivendo di più la vita universitaria sto provando attrazione per altri ragazzi, per uno in particolare, con cui mi sento ogni tanto ma solo per 2 chiacchiere innocue, ma in realtà io sento che ci vorrei flirtare. D'altro canto io col mio ragazzo sto bene, come detto, per me rappresenta un grande sostegno, abbiamo la stessa visione del mondo e stessa sensibilità per certe cose, forse dovuta al fatto che abbiamo due vissuti famigliari piuttosto simili, ma allo stesso tempo non siamo mai riusciti ad avere rapporti sessuali a causa di un mio problema ginecologico che ancora non riesco a inquadrare e che mi frustra profondamente (non tanto il mio ragazzo, perchè è già abbastanza soddisfatto di come stiamo ed è solo dispiaciuto per me) e che spesso mi pensare "se non posso fare sesso col mio fidanzato, figurati con altre persone che mi potrebbero piacere, quindi non ha senso flirtare con altri, non potrei combinarci niente". Tutto ciò fa sentire questa relazione incompleta e fa sentire me non sessualmente capace e attraente. In sostanza col mio ragazzo mi sembra di fare solo cose che si farebbero tranquillamente anche con un amico e quindi non sto trovando più un senso al nostro essere fidanzati. In più, sebbene io stia nella città dove ho l'università e lui sia rimasto a casa sua in provincia a pochi km di distanza, sono sempre io che nei fine settimana torno da lui e mai lui che ogni tanto viene da me per stare un po' da soli senza la presenza dei genitori e l'atmosfera spiacevole che si avverte in casa. Questo accade perchè purtroppo la madre non è ben disposta nei confronti di eventuali spostamenti di suo figlio, è questo è uno dei motivi del pessimo rapporto che lui ha con lei soprattutto. Il "guinzaglio" della madre che vincola me e il mio ragazzo sta pesando molto a entrambi, ma a me specialmente, perchè mi sto accorgendo sempre più chiaramente che ho passato 10 anni inconcludenti, senza un senso, col costante timore che le cose rimarranno sempre così senza cambiare mai. 10 anni in cui non ho potuto sperimentare la leggerezza dei flirt, delle storielle adolescenziali prima di maturare sentimentalmente e farmi un'idea chiara del tipo di relazione stabile che avrei voluto avere. Invece ho saltato questo step e mi sono catapultata fin da subito in una relazione che ora definirei quasi matrimoniale. Eppure tare con lui mi rassicura, mi dà certezze, ma allo stesso tempo mi lascia frustrata e insoddisfatta, piena di problemi che altri ci causano. Mi fa venire voglia di recuperare a quasi 30 anni quello che non sono riuscita a fare a 16, di sentirmi attraente per qualcun altro e provare nuove forme di eccitazione. Non so cosa fare.

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Miglior risposta 26 MAR 2022

Gentile utente,
la dinamica descritta sembrerebbe legata all’illusione delle proprie aspettative, quando queste vengono disattese, quando le cose non vanno come ci saremmo aspettati che andassero.
La rimuginazaione sembra essere forte e predominante nel suo sentire generando un vissuto di forte sofferenza e dolore.
Uno spazio cdi contenimento dove poter elaborare e approfondire le dinamiche descritte potrebbe essere molto utile.
Cordialmente
Studio Associato Dott Ferrara Diego Dott.ssa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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27 MAR 2022

Ciao Lulu,
Grazie per la condivisione e la chiarezza.
Ci sono molte questioni da sviscerare di questo tuo racconto. Sarebbe importante capire come la vostra storia è iniziata, come stavi, cosa ha rappresentato nel corso del tempo, il tuo compagno, per te.
E' fisiologico, alla tua età, porsi le domande che ci presenti: hai subìto un cambiamento importante in termini di esperienza privata e sociale. E' anche normale provare attrazione fisica per altri ragazzi, specialmente se la tua esperienza di vita non ti ha permesso di sperimentare determinate situazioni, come dici.
E' comprensibile che tu voglia provare nuove emozioni e che il tuo rapporto ti appaia monotono, la cosa importante è capire le tue necessità al fine di poter essere guidata verso una presa di coscienza e una decisione consapevole che possa soddisfare i tuoi bisogni.
Noto anche delle situazioni familiari delicate, che meriterebbero attenzione, al fine di dare più senso ai vissuti di entrambi, rispetto alla vostra storia.
Ti invito a prendere in considerazione la possibilità di essere accompagnata da un professionista in questo tuo periodo di incertezza così da poterti concedere la possibilità di approfondire la natura delle tue mancanze e ristabilire le priorità nella tua vita.
Resto a disposizione online
Dott.ssa Eleonora Giulia Bono Psicologa

Dott.ssa Eleonora Giulia Bono Psicologo a Vibo Valentia

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25 MAR 2022

Cara Lulu,
è stata molto precisa ed esauriente. Le direi che ha messo bene a fuoco molte delle aree che la fanno soffrire. Credo sia molto importante per lei in questo momento prendersi del tempo per focalizzarsi sulla situazione e analizzarla per scoprire quali sono i suoi bisogni e desideri. Emerge la paura di aver perso qualcosa forse per sempre. A questo proposito mi sento di
dirle che non esiste un tempo limite entro cui fare le proprie esperienze, quello che può variare è il modo in cui si fanno queste esperienze. Forse è arrivato il momento di far spazio a questa sua parte vitale.
Se le va di approffondire questi aspetti potrebbe, perchè no, contattare un professionista.
Un caro saluto.
Dott. Murad Khalil

Dott. Murad Khalil Psicologo a Trieste

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25 MAR 2022

Cara,
hai scritto tante cose e mi arriva il disagio che stai provando con la voglia di cambiare vita.
Aver vissuto per così tanto tempo in una relazione sin dall’adolescenza e non aver avuto altre esperienze, anche sessuali, comprensibilmente può portare a pensare e sentire ciò che racconti. Inoltre sembra che tu sia andata avanti rispetto ai tuoi 16 anni, ma, da quanto racconti, il tuo partner non molto.
Alla luce di tutto ciò ti invito ad intraprendere un percorso con una terapeuta che sia psicosessessuologo clinico, che può aiutarti su tutti i fronti.
Risolvere il problema sessuale è parte fondante della tua serenità Relazionale, con chiunque tu stia, oggi e in futuro, è un atto d’amore verso te stessa.
Resto a tua disposizione per aiutarti!
Ti auguro di vivere una vita in linea con i tuoi bisogni e di comprendere presto cosa fa al caso tuo e cosa no.
Un caro saluto,
Dr.ssa A. Signorelli, esperta in sessuologia clinica, vita Relazionale e di coppia (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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25 MAR 2022

Carissima Lulu, Buongiorno ,osdefvo che l ultima parte del suo racconto e' molto chiara e le puo' offrire un feedback di riscontro alla sua incertezza eai suoi dubbi sulla relazione che sta vivendo .
Manifesta chiaramente frustrazione e insoddisfazione " e mi arriva das cio che racconta una sensazione di blocco , di non riuscire a proseguire nella sua vita con entusiasmo . I sentimenti che prova di frustrazione e insoddifzione hanno peso , e Le suggersisco di poter dare ascolto a questo sentire per poter liberare altre parti di se che meritano di essere viste e vissute.
Per ulteriori approfondimenti non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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25 MAR 2022

Cara Lulu, i vissuti che ha qui riportato sono molto intensi e mi fanno capire come vadano ad influire negativamente sulla sua quotidianità.
Ha iniziato in giovane età una relazione duratura, portata avanti negli anni nonostante la distanza. Mi sembra di capire che il suo trasferirsi più vicina al suo fidanzato sia stato accompagnato, oltre che dalla voglia di stare insieme e recuperare gli anni di lontananza, dal desiderio di concretizzare maggiormente questa relazione; cosa che, però, non sembra stia accadendo.
Sicuramente iniziare una relazione importante nel pieno dell'adolescenza ha i suoi pro e i suoi contro. L'adolescenza è un periodo di cambiamento, dove si iniziano a fare le prime esperienze e dove le emozioni sono vissute al massimo, le relazioni amorose vengono vissute con grande entusiasmo e sono cariche di aspettative. L'altra faccia della medaglia, come accade sempre nelle relazioni, è che non si è completamente liberi di sperimentare perchè non si è soli. E' comprensibile che ora che è una giovane donna, frustrata e insodisfatta come si è definita lei, senta il bisogno di vivere quella parte di adolescenza che non è riuscita, in qualche modo, a godersi prima.
Se ha piacere resto a disposizione per un consulto anche online, anche con il suo fidanzato.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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