Buon pomeriggio, sono sposata da quasi 6 anni e abbiamo un figlio di 4. Io e mio marito abbiamo conosciuto diverse crisi e problemi comunicativi da quando è nato il bambino, ma negli ultimi tempi sembra che il problema si sia ridotto a una cosa sola: i soldi. Da circa 3 anni, cioè da quando io faccio l'insegnante a tempo pieno, benché precaria, lui sostiene che il mio stipendio sia più alto del suo - che dipende da vari contratti nel corso dell'anno, per cui si tratterebbe di una differenza variabile tra un decimo e un sesto delle sue entrate mensili (che non posso nemmeno verificare perché abbiamo contu separati). Lui ha molti più soldi da parte rispetto a me, ma ritiene che debba essere io a sostenere ogni spesa, dalle bollette agli alimenti e le necessità del bambino, benché il suo svantaggio economico sia, per l'appunto, minimo. A me sembra già di star soddisfando questa richiesta: lui spende solo per le sue personali necessità (ad esempio medicine), per qualche libro e giocattolo del bambino e stop. A sua difesa continua a sostenere di aver pagato sempre tutto lui quell'anno in cui io non lavoravo, tra gravidanza e puerperio, ma, a parte il fatto che non è proprio la stessa cosa, io non ricordo questo fatto delle spese e nemmeno mi risulta. Per giunta, da quando lui ha saputo che si prospetta all'orizzonte per me un'assunzione a tempo indeterminato, prima ancora che sia iniziata la convocazione per l'anno di prova (il che potrebbe anche avvenire tra anni), ha rincarato la dose, pretendendo che io provveda alla sua parte di spese per viaggi, vacanze e regali di matrimoni (oltre alla benzina di una macchina che usa solo lui e che gli ho sempre pagato). Al mio rifiuto mi accusa di essere estremamente avara ed egoista e mi ricatta sottraendosi a viaggi e altri programmi che avevamo già previsto insieme. Mi rivolgo a voi per un consiglio perché non so come gestire la situazione e non ho intenzione di continuare a cedere all'infinito, ma a volte mi sorge il dubbio che le sue non siano pretese del tutto scorrette. Grazie.
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1 LUG 2023
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Buonasera Gaia,
Sembra che lei stia descrivendo una vera e propria lotta per il potere in cui chi guadagna meno sembra non riuscire ad accettarlo, sentendosi forse inferiore e inadeguato, sensazioni pesanti da sopportare che potrebbero condurre effettivamente a reazioni nervose e pretenziose nei confronti di chi guadagna di più che, percependo costanti attacchi potrebbe arrivare a sentirsi in colpa fino a cedere ad alcune richieste, nonostante esse non rispettino l'equilibrio che dovrebbe governare una relazione di coppia sana.
La terapia di coppia potrebbe aiutarvi ad interrompere questa lotta e a canalizzare le vostre energie per riuscire a raggiungere quel compromesso necessario ad accettarvi e aiutarvi reciprocamente.
In alternativa si potrebbe optare anche per una terapia individuale che, attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale potrebbe far luce su ciò che si nasconde dietro il suo senso di colpa e il suo bisogno di aiutare le persone care, permettendole di essere fiera di quegli sforzi che le hanno permesso di ottenere i suoi traguardi, piuttosto che continuare a sentirsi colpevole di ciò che dovrebbe renderla orgogliosa.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
4 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile GaiaBlu,
in effetti non è raro che la nascita di un figlio esacerbi o slatentizzi certe criticità di coppia che, prima di diventare genitori, si mostravano solo parzialmente o tramite, come scrive lei, "problemi comunicativi".
Tutta questa storia della gestione dei soldi, di chi deve pagare cosa e chi, tenuto conto della scarsa differenza fra gli stipendi suo, Gaia, e di suo marito, sembra, ma è solo un'ipotesi di lavoro, riflettere una questione di "potere e posizione" nella coppia, forse un ruolo mutato, appunto, dopo la nascita del figlio.
Certo, questo continuo rinfacciare le differenze salariali e il dire/sentirsi dire chi debba pagare cosa non è certo qualcosa che possa essere tollerato in eterno perché, alla lunga, la coppia si logorerebbe.
Cosa fare?
La prima cosa, la più semplice, e che magari è anche stata già fatta, è porsi di fronte al suo compagno con serenità (non recriminando!) e dirsi preoccupata per voi come coppia (non per i soldi!) perché questo tema ricorrente delle spese e dei guadagni vi sta logorando come coppia. Fare questo perché? Per capire se il suo compagno avverte che questo tema, e come viene portato avanti, è deleterio per voi. Insomma, capire come la vive lui psicologicamente.
Spero di averle dato un qualche spunto di riflessione utile,
dopodiché, GaiaBlu, se volesse dialogare con me per comprendere meglio e farmi comprendere meglio la dinamica, sono disponibilissimo e sa come trovarmi qui.
Un grande in bocca al lupo
dott. Alessandro Pedrazzi
3 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Gaia,
Capisco che la situazione che sta vivendo sia molto difficile e stressante. Le questioni finanziarie possono essere molto complesse in un matrimonio e possono portare a tensioni e conflitti.
La comunicazione è fondamentale in ogni relazione, soprattutto quando si tratta di questioni finanziarie. Parlate apertamente dei vostri problemi finanziari e cercate di capire il punto di vista dell'altro. Potrebbe essere utile avere queste conversazioni in un ambiente neutro e tranquillo, dove entrambi vi sentite a vostro agio.
Potrebbe essere utile consultare un consulente finanziario o un consulente matrimoniale specializzato in questioni finanziarie. Questi professionisti possono aiutarvi a capire meglio la vostra situazione finanziaria e a trovare soluzioni che funzionino per entrambi.
Provate a stabilire un budget o un piano finanziario insieme. Questo può aiutare a ridurre le tensioni perché entrambi avrete un'idea chiara di dove vanno i vostri soldi e di come vengono spesi.
È importante rispettare le opinioni e i sentimenti dell'altro, anche se non siete d'accordo. Ricordate che siete una squadra e che dovete lavorare insieme per risolvere i problemi.
Se i problemi persistono, potrebbe essere utile cercare l'aiuto di un terapeuta di coppia. Un professionista può aiutarvi a navigare attraverso questi problemi difficili e a trovare soluzioni che funzionino per entrambi.
30 GIU 2023
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Salve, ciò che sembra evidente è una competizione sul piano economico ma potrebbe essere in realtà una competizione di potere all’interno della coppia. Bisogna dire che la lotta di potere è nociva per la tenuta di un legame sentimentale. È vero che molte relazioni si strutturano sulla lotta di potere e si cronificano in tal senso, ma è anche certo che sono relazioni ad alto coefficiente di stress emotivo e sfibranti alla lunga. E poi cosa c’entra il rapporto di potere con il sentimento? Bisogna sgombrare il campo relazionale dalla competizione di potere.
Dott. Pietro Salemme
30 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Gaia,
Mi sembra di capire che "la questione economica" simboleggia una "questione relazionale". Quindi il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista per esplorare bene la fitta comunicazione che avviene durante queste dinamiche e quale significato stanno assumendo i soldi all'interno della vostra relazione, in maniera tale da trovare delle strategie utili per gestire questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
30 GIU 2023
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Gentile GaiaBlu,
Mi sembra una situazione dove c'è un giorno di potere in corso basato sul pretendere.
Lei non ha il dovere di mantenere suo marito, nella coppia è importante trovare un equilibrio che venga incontro ai bisogni di entrambi. Cedere alle sue pretese rischia di metterla in una posizione asimmetrica in cui lui detta legge e lei subisce le sue pretese, dinamica che rischia di prospettarsi decisamente dannosa per la vostra famiglia.
Le suggerisco di chiedere un suggerimento a un mediatore per capire meglio possibili modi di affrontare la cosa. Inoltre le suggerirei di valutare anche un percorso psicologico per comprendere meglio come sta lei in questa relazione e come gestire queste pretese che vanno a minare il senso della coppia.
30 GIU 2023
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Cara Gaia,
i soldi sono sempre un argomento delicato e le gestioni economiche possono essere proprio una delle cause di "discordia" nella coppia.
Più che dedicarmi al mero aspetto finanziario, mi colpisce la componente relazionale ed emotiva che è sottesa.
Non volendo mancare di rispetto alla situazione e sapendo molto poco della vostra relazione e di te Gaia, che ti rivolgi a noi, posso consigliarti di valutare un consulto con uno psicologo, con il quale potrai aprirti più profusamente in merito e insieme potrete valutare se mantenerlo come un percorso individuale per aiutarti a capire meglio come ti senti e come ti poni rispetto alla situazione (dato che hai parlato di non sapere per quanto altro tempo potrai "cedere"), oppure trasformarlo in un percorso di coppia, per agevolare la vostra comunicazione e la gestione degli aspetti quotidiani.
TI mando un caro saluto e rimango a tua disposizione, anche online!
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa (individuale e di coppia), Consulente sessuale e Counselor professionista (Torino e online)
30 GIU 2023
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Salve Gaia, la nascita di un bambino è un momento unico nella vita della coppia, purtroppo in alcuni casi questo momento felice innesca alcuni comportamenti, in questo caso del padre, difficilmente comprensibili. Questi modus operandi di suo marito erano già presenti prima della nascita ma un evento così stravolgere per la vita di coppia ed individuale può far emergere delle criticità e sviscerare alcuni aspetti caratteriali che si ripercuotono sulla vita di coppia. La madre, pur forte che sia, rimane più vulnerabile perchè ha una spinta innata per l'accudimento( tranne alcuni casi ovviamente che leggiamo nelle cronache) che la porta a giustificare tante cose per il benessere del bambino, accettare la superficialità/ irresponsabilità (nel suo caso) per difendere quel legame che si crea tra madre e figlio.. A prescindere un padre deve comunque provvedere per quello che può e prodigarsi per garantire cibo e cure al proprio figlio ed è tenuto anche per legge al ''sostentamento della prole'' oltre che all'impegno preso con il matrimonio di condivisione con la moglie. A suo marito sarebbe utile un percorso di crescita personale (più che una vacanza) mentre un percorso di coppia sarebbe utile per ridefinire i ruoli, ricordare le promesse e le responsabilità di entrambi e riscrivere la vita di coppia.
Rimango a disposizione qualora volesse approfondire od iniziare un percorso.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina
30 GIU 2023
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Buongiorno signora
Gli dica che quando si sta insieme, le spese si affrontano insieme, bisognerebbe comprendere meglio, sotto questa avarizia che cosa vi è.
Sotto.
A lei consiglio dei colloqui per avere più forza
Per vivere questa situazione.
Sembra una fuga dalla coppia. Bisognerebbe comprendere meglio.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
