Mio marito non vuole figli cosa posso fare?

Inviata da Sara · 14 nov 2014 Terapia di coppia

Io e il mio compagno abbiamo 10 anni di differenza, io 29 e lui 39, stiamo insieme da un anno e tutto sembrava andare per il meglio quando abbiamo iniziato a parlare di andare a vivere insieme. Arrivano così i suoi primi ripensamenti, malumori e infine è uscito fuori tutto: lui ha paura che mettendo le basi per un rapporto duraturo con me non mi possa dare la vita che voglio. Tutto questo si traduce nel fatto che in futuro non vuole avere figli al contrario di me, perchè dice di essere troppo grande per crescere un figlio. Alla base c'è che suo padre lo ha avuto a 40 anni e lui lo cita sempre come esempio negativo dell'avere figli in età matura. Inoltre lui esce da una storia di 8 anni che lo ha lasciato molto provato e che è finita perchè non sono riusciti ad avere figli. Ora io rispetto il suo pensiero ma non vorrei mettere la testa sotto la sabbia e fingere che questa problematica non ci sia fino al momento in cui sentirò il desiderio di avere un figlio nè tantomento prendere una decisione ora che questo desiderio non ce l'ho ancora e siamo molto innamorati.
Grazie mille

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Miglior risposta 17 NOV 2014

Gentilissima Anna,
è corretto che inizi a riflettere su questa tematica che probabilmente in futuro potrebbe costituire fonte di conflitti nel vostro rapporto.
Mi pare che nella storia del suo compagno ci siano degli elementi che vadano approfonditi: il rapporto col padre, la relazione terminata nella quale esisteva quindi l'intenzione da parte di entrambi di procreare, e per quale motivo poi ciò non è avvenuto.
Gli suggerisca di rivolgersi ad uno psicologo, che lo aiuti a capire meglio questi elementi, per poi poter fare una scelta libera da pregiudizi.
Dott.ssa Cristina Pavia
Bologna

Dott.ssa Cristina Pavia Psicologo a Bologna

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18 NOV 2014

Gentile Anna, mi sembra umano da parte sua porsi questi interrogativi che potrebbero diventare difficoltà all'interno della sua relazione di coppia generando conflitti interni a se ed interpersonali con il suo compagno. Questo stato d'animo mi sembra che non le lasci vivere serenamente il presente. Da ciò che scrive il suo compagno ha dei vissuti molto delicati rispetto alla paternità o all'essere figlio, di cui forse non sempre è consapevole e che varrebbe la pena approfondire. Può rivolgersi lui stesso a qualcuno per chiedere aiuto, o immagino che possiate farlo insieme per il vostro rapporto di coppia.
Dr.ssa Bruna Spica

Dr.ssa Bruna Spica Psicologo a San Giorgio a Cremano

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17 NOV 2014

Cara Anna è chiaro che il tema della generatività e della genitorialità è per il suo compagno un nodo importante. Per una coppia invece condividere un progetto di vita insieme è fondamentale per andare crescere insieme: essere troppo protettivi rischia soltanto di spostare in avanti i problemi o aumentare la distanza emotiva tra i partner.
Provi a parlare con il suo compagno non rinunciando ai suoi bisogni. in questi casi è possibile ed utile chiedere una consulenza di coppia con uno psicoterapeuta ad approccio sistemico-relazionale.
Buona Giornata

Dott. Alessio Orlando Psicologo a Ferrara

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17 NOV 2014

Gentile Anna
forse un elemento che fa parte di questo "blocco della progettualità" mostrata dal suo compagno non è tanto il discorso figlio quanto quello che vi sta dietro e cioè una insicurezza riguardo al rapporto stesso.
Sebbene entrambe abbiate una età "adatta" per poter vivere insieme ponendo in tal modo le basi di una famiglia, il tempo che siete coppia non è eccessivamente lungo, infatti un anno passa in fretta e così sarà stato anche per voi.
Forse il suo Lui sente di non essere ancora entrato a sufficienza in "proiezione futura" con lei e ha bisogno di vivere ancora nel presente.
Presente di un rapporto che vorrebbe essere ancora gioioso ed esperieziale per continuare a conoscersi ed apprezzarsi.
Ognuno ha i tempi che ha e vanno rispettati.
Se quello che dico ha qualche fondamento.. non resta che aspettare ancora.
Potrei anche essere del tutto fuori strada però!
Riprenda il sereno dialogo col suo uomo e verifichi un poco.
Dovesse essere che lui ha proprio paura di un figlio e dovesse essere che si sente "troppo vecchio" per averlo allora la problematica va oltre e dovrà essere affrontata con l'aiuto di uno Psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta Studio in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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17 NOV 2014

Cara Anna, le consiglio di affrontare assieme al suo compagno il discorso relativo alla progettualità comune all'interno del vostro rapporto. La convivenza di per sè non prevede un tipo di rapporto che definire giorno dopo giorno, ma ha solitamente alla base una progettualità condivisa, all'interno della quale vanno inclusi e racchiusi i bisogni di ognuno. Se il bisogno di avere un figlio (anche non adesso) non fa parte dei questa progettualità condivisa, è bene che affrontiate il discorso, anche se le sembra presto, perchè come ha scritto lei, sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia e far finta che non esista un problema che al contrario le crea disagio, visto che si è rivolta a questo sito di professionisti.
Le faccio i miei migliori auguri e spero che riusciate a trovare un punto di incontro.

dott.ssa Marianna Padovano
Studio Psicologico Anemos

Dott.ssa Marianna Padovano - Studio Psicologico Anemos Psicologo a Guidonia Montecelio

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17 NOV 2014

Cara Anna, condividere desideri ed aspettative comuni aiuta la coppia ad essere più stabile ed unita. Da quello che scrive, il problema non riguarda soltanto le divergenze sull'avere o non avere figli ma lei afferma che il suo partner "esce da una storia di 8 anni che lo ha lasciato molto turbato". Una psicoterapia di coppia potrebbe aiutarvi ad affrontare meglio questi aspetti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giselda Attanasio

Dott.ssa Giselda Attanasio Psicologo a Benevento

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17 NOV 2014

Gentile Anna,
penso ci siano molti punti da chiarire in merito al tema che è stato sollevato come ad es. quali sono le cause, se note, per cui non ha avuto figli in precedenza, cosa comporti realmente avere un figlio dopo i 40 anni ecc..
Alcuni di questi aspetti sarebbero meglio esaminati ed affrontati con l'ausilio di uno psicologo che potrebbe aiutarlo e aiutarvi. Se lui non volesse recarvisi puoi sempre andarci tu poichè lo psicologo dovrebbe comunque riuscire a migliorare la comunicazione tra voi e quindi a smussare e risolvere i problemi relativi.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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17 NOV 2014

Gentile signora Anna,
si tratta di parlare e riparlare col marito anche se necessario attraverso mediazione psicologica
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a Udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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17 NOV 2014

Salve,
sono d'accordo con la dottssa Milesi che mi ha preceduta.
Per il momento sei ancora nella magica fase dell'innamoramento, ma ciò non toglie che la tua riflessione sia giustificata e sarà il tempo a stabilire se più avanti, desiderando tu stessa di mettere al mondo un figlio, ti troverai in sintonia con lui.Auguri
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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17 NOV 2014

Gentile Anna,
trovo che lei sia una persona molto saggia se si pone questa domanda prima di andare a vivere con il suo compagno. Effettivamente è vero: non potrà mettere la testa sotto la sabbia e reprimere tutta la vita un desiderio di questo tipo. Conoscere prima la volontà del suo compagno le permette di scegliere per il suo futuro.
In base a ciò che scrive dice che sa già che vorrà dei figli per cui rifletta bene e magari si faccia aiutare da un professionista per comprendere quale sia la scelta migliore per lei in questo momento.

Cordialmente,

Daniela Ferusso - Psicologa a Torino e Racconigi

Dott.ssa Daniela Ferusso Psicologo a Torino

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17 NOV 2014

Cara Anna, comprendo le tue perplessità e i tuoi timori riguardo al fatto che tu e il tuo compagno al momento sembriate avere due prospettive e aspettative diverse riguardo il futuro su un argomento molto delicato: i figli. Da una parte tieni in considerazione che il comportamento del tuo compagno denota un timore e un'ansia rispetto all'essere genitore che in qualche modo racchiude in sé anche un aspetto positivo: la serietà con cui valuta questa esperienza. Al momento in effetti sembra un pò prematuro discutere seriamente e concretamente di questa ipotesi ma chissà che un passo alla volta costruendo la vostra realtà e condividendo la vostra vita, raggiungendo un livello più profondo del rapporto possa lui spontaneamente cambiare il proprio approccio verso il discorso "figli". Naturalmente non c'è alcuna certezza. E'possibile che un percorso psicologico posso aiutare il tuo compagno a prendere consapevolezza di quegli aspetti del rapporto con il padre o della relazione di molti anni finita male che hanno condizionato il suo modo di considerare la paternità ma è una decisione che deve prendere lui solo. A te spetta la scelta difficile di decidere di restare e investire in questo rapporto nel quale ad oggi il tuo partner dichiara di non voler figli. un saluto,
Dr.ssa Ilaria Beltrami, Psicologa Clinica - roma

Dr.ssa Ilaria Beltrami Psicologo a Roma

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17 NOV 2014

Cara Anna,
Se lei pensa di volere avere dei figli deve mettere in conto che il momento critico arriverà. Potreste rivolgervi a quel punto ad un terapeuta di coppia.
Cordialmente,
Dott.ssa Gerbi

Dott.ssa Martina Gerbi Psicologo a Asti

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14 NOV 2014

Gentile Anna, in effetti il problema "figli" è prematuro, ma impone una riflessione il discorso della convivenza, del mettersi davvero in gioco nella relazione da parte del suo compagno. Questi aspetti vanno affrontati dal suo compagno con uno psicologo e, se ciò non fosse possibile o contemplabile, dovrebbe chiedersi se quest'uomo può darle ciò di cui lei ha bisogno.
Un saluto
Maria Rita Milesi
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo e a Milano

Dr.ssa Maria Rita Milesi Psicologo a Bergamo

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